L’ avifauna di Pra’

Gianni Lucchi#

Forse non tutti sanno che nonostante l’intensa urbanizzazione, il deturpamento ambientale, la presenza del porto commerciale etc., Pra’ ricopre tuttora un ruolo fondamentale per l’avifauna di passo e svernante in Liguria. Le ragioni di questa importanza sono molteplici. La zona si trova all’apice settentrionale del mar Mediterraneo occidentale, fatto che determina il formarsi una sorta di “imbuto” naturale che convoglia le rotte migratorie degli uccelli provenienti dall’Africa e diretti sia in nord Italia che in nord Europa. La presenza di aree tranquille ed appartate, di piccoli corsi d’acqua, di vegetazione rigogliosa, costituisce, per questi viaggiatori, una provvidenziale, insostituibile opportunità di sosta per riposarsi e rifocillarsi. Nonostante il progressivo cambiamento del paesaggio dovuto all’intervento umano, infatti, la memoria genetica delle specie che transitano nella zona ha fatto sì che le rotte rimanessero quelle di sempre.
Chi frequenta il canale di calma avrà notato, specialmente negli inverni più rigidi, vari birdwatchers, provenienti un po’ da tutto il nord Italia, percorrere le sue rive alla ricerca di rare specie svernanti. L’inverno del 2013/14, ad esempio, è stato particolarmente fortunato per la presenza di gazza marina, orchetto marino, strolaghe, svassi e smerghi, tutti ampiamente fotografati da frotte di appassionati visitatori. Come mai proprio lì? La zona del canale e dell’avamporto crea, anche per gli uccelli, una sorta di protezione dal mare, con acque abbastanza tranquille e relativamente ricche, a seconda delle preferenze alimentari, sia di pesci che di molluschi o crostacei. A condizione che non vi sia un continuo disturbo da parte delle imbarcazioni in transito, gli uccelli affaticati dalle avverse condizioni invernali e dal lungo viaggio (spesso provengono dal nord Europa) si sentono al riparo e vi possono sostare da pochi giorni sino ad alcuni mesi. Stessa cosa avviene, in primavera, nei giardini della Fascia di Rispetto e nella parte terminale del torrente Branega. Entrambi costituiscono un rifugio ideale per varie specie di passeriformi transhaariani, ardeidi e limicoli. I passeriformi, ad esempio, (codirossi, stiaccini, saltimpali etc.) migrano soprattutto di notte e non è raro, di prima mattina, trovarne parecchi tra i cespugli e gli alberelli delle aree sopracitate.

Durante l’anno 2011/12 è stato eseguito un monitoraggio nella zona compresa tra il tratto terminale del Branega , la fascia di rispetto ed il canale di calma. I risultati sono stati sorprendenti, con 65 specie (tra stanziali e di passo) nel tratto terminale del Branega, 59 specie nei giardini della fascia di rispetto e 56 specie presso il canale di calma. Altro fiore all’occhiello per la cittadina di Prà, per quanto concerne l’avifauna, sono le sue alture che, pur essendo state devastate da un susseguirsi di incendi, riescono sempre a regalare emozioni agli osservatori interessati al passaggio migratorio, al punto che la località di costa Fagaglia è ormai diventata piuttosto nota tra gli appassionati birdwatchers italiani. Sopra quel sito, infatti, transitano, sia in primavera che in autunno, migliaia di rapaci di varie specie, oltre a cicogne, gru ed una grande varietà di uccelli di media e piccola taglia. I dati rilevati dal monitoraggio primaverile del 2015, nei mesi marzo, aprile e maggio, ci dicono che sono passati più di 2000 bianconi, oltre 4500 gru, più di 4000 falchi pecchiaioli e numeri considerevoli di aquile minori, nibbi, falchi di palude etc. Tutto ciò è un patrimonio importante, che non appartiene a noi ma al territorio a cui noi stessi apparteniamo e, se vogliamo essere fieri della nostra Prà, dobbiamo essere consapevoli e fieri anche delle nostre ricchezze ambientali.
Se sapremo rispettare e valorizzare questi scrigni di Natura, così sorprendentemente celati tra le pieghe delle nostre distratte città, non solo faremo un grande favore a tutti gli esseri alati che sono i nostri compagni di viaggio, ma potremo godere a lungo della Bellezza della Natura e tramandarla alle generazioni a venire. Riferimenti in rete per il birdwatching in Liguria LiguriaBirding: www.liguriabirding.net Rete Osservatori Liguri: reteosservatoriliguri.jimdo.com.