Io sto con Pra’

Niclo Calloni –

La mia vita professionale di manager internazionale è stata brillante, intensa , proficua e coraggiosa, ma mi ha tenuto a lungo lontano da Prà, ed è , forse, per questo motivo che sento di amarla profondamente , per cui mai mi sono sentito di abbandonarla; anzi, per me ha sempre rappresentato un punto fermo, il porto sicuro ed accogliente dove ritornare.
A Prà ci sono le mie radici, innestate tra le vie, intrecciate nella confidenza con la spiaggia e delle colline e poi la gente, quelle facce che ritornano nei ricordi di chi è andato e di chi è rimasto, quella gente di Prà, immortale, nella quale mi riconosco e che mi dice chi sono e da dove vengo.
Per uno come me, che è appartenuto al mondo, avendo calpestato le strade del Sud America, del Nord America, dell’Australia , del Medio Oriente, dell’Estremo Oriente e dell’Europa, in un tempo dove ho visto guerre, da quella del Vietnam, dell’Iraq, del Kuwait , che ha sentito l’odore e visto scorrere il sangue in Israele, in Liberia, a Panama, in Argentina, in Siria, capite che Prà rappresenta il luogo del riposo dell’anima ,il cuscino dove poggiare il capo al sicuro e nella pace.
Prà, per me, rappresenta la dolcezza e la sicurezza della vita.
Potete, quindi, immaginare che significato possa assumere per me il dire: “Io sto con Prà”, anzi , per quanto mi riguarda, io sento di poter dire: Io sono Prà.
Io sto con Prà , non può diventare uno slogan , perché gli slogan sono fatti per essere strumentalizzati e soprattutto da interessi personali.
Stare con Prà è una cosa seria, direi quasi santa, non può diventare lo slogan per la voglia di visibilità di qualcuno che lo usa per interesse personale o per costruirsi una improbabile immagine politica.
Stare con Prà non è una cosa come un’altra, stare con Prà significa spogliarsi di tutte le ambizioni personali, significa cucire il cielo col mare e la terra e non lasciarsi scalfire dalle vicissitudini del passato e del presente , stare con Prà significa essere intelligenti e saper immaginare, pensare e progettarne il futuro migliore possibile , cogliendo tutte le occasioni per provare a realizzarlo.
Leggevo, alcuni giorni fa, che la fascia di rispetto va difesa; è vero , sono d’accordo, ma mi spingo oltre, non è la fascia di rispetto che va difesa, perché chi la pensa così si è già dato un limite, è tutta Prà che va difesa, nella sua cultura, nel suo territorio, nella sua gente, ma soprattutto Prà va difesa dagli imbecilli e dai giochi politici.
Se Prà riuscirà a difendersi dagli imbecilli e dai giochi politici, si potrà dire che un importante passo avanti è stato compiuto ed allora sarà più vero dire: Io sto con Prà, perché lo dico e lo penso io e non me lo faccio dire né dagli imbecilli né da improbabili politici.