Intervista: Parla Luigi Merlo

Guido Barbazza

Il Dottor Luigi Merlo è, tra i presidenti dell’Autorità Portuali, quello che ha saputo maggiormente ascoltare la voce dei cittadini di Pra’, comprenderne le legittime motivazioni e necessità e, oltre alle parole, fare dei fatti. Con Pra’ e per Pra’. Lo abbiamo intervistato nel suo ufficio, a Palazzo San Giorgio, il 2 marzo 2015, con il Piano Regolatore Portuale appena “sfornato” e presentato, solo il 27 Febbraio, al Comitato Portuale.

Allora, Presidente, alla fine ce l’ha fatta a fare il piano regolatore ? “Sì, è quello che volevo fortemente, lasciare la presidenza avendo completato questa importante opera di indirizzo e pianificazione strategica di cui il porto e la città avevano tanto bisogno”.

Quali sono i prossimi passaggi e tempistiche ? “Il Piano Regolatore è stato presentato il 27 febbraio, e ora è tempo di raccolta di eventuali suggerimenti migliorativi per procedere con l’approvazione formale da parte del Comitato Portuale, prevista per il 28 marzo p.v. Poi dopo 60 giorni si dovrà pronunciare la Regione, per procedere con il ciclo formale di completa approvazione che dovrebbe completarsi entro i primi mesi del 2016”.

A Pra’ ha fatto molto piacere il conferimento del nome esatto del porto, che ora si chiama a tutti gli effetti “Porto di Pra’ “ così come l’esito del Piano Regolatore, che prolunga il canale di calma lungo tutto il litorale praese, ma la gente teme tempi biblici per la sua realizzazione.

“In realtà i tempi potrebbero e dovrebbero essere relativamente brevi. La creazione dello spazio evolutivo ampliato, con modifica del profilo della diga foranea non sarà necessario prima di una decina di anni, considerando la già imponente dimensione dello specchio d’acqua del Porto di Pra’, che consente l’ormeggio a navi da 18.000 TEU, le più grandi operanti al momento, come peraltro evidenziato negli stessi documenti della FondAzione PRimA’vera, mentre l’ampliamento delle aree portuali di ponente e la realizzazione del prolungamento del canale di calma e della Fascia di Rispetto di Pra’ potrebbero vedere un iter realizzativo dell’ordine di grandezza di 5 / 10 anni”.

La FondAzione ha avanzato alcune proposte migliorative al piano, Lei come la vede ?

“Direi che si tratta d’interventi logici e condivisibili, che peraltro non hanno direttamente a che fare con il Piano Regolatore Portuale e che possono essere realizzati nell’ambito della normale programmazione dell’Autorità Portuale”.

Con il nuovo andamento della diga foranea, che verrebbe a creare una sorta di “golfo” a mare, la FondAzione sta accarezzando l’idea di “Ridare la spiaggia a Pra’ “, è pura utopia?  “L’idea di creare una spiaggia fuori dalla diga foranea, come realizzato a Masslavkte, Rotterdam, è senz’altro visionaria, affascinante. Se non dovessero risultare pregiudiziali dal punto di vista tecnico mi pare una idea da approfondire e perseguire. Insieme ai cittadini di Pra’ ”.

La FondAzione sta pianificando di organizzare una seconda conferenza “Pra’ Futura”, per comunicare e illustrare ai cittadini i punti proposti a maggio dell’anno scorso e che stanno tutti, di fatto, diventando realtà. Parteciperà anche lei ? “Con piacere. L’esperienza di collaborazione con la FondAzione rappresenta un caso forse unico, sicuramente il più significativo, di proficua e produttiva collaborazione cittadini – istituzioni su una tematica complessa, e merita perciò attenzione e supporto, oltre che gratitudine, da parte delle istituzioni coinvolte. Io ci sarò”.