Velocifero- Giovedì 16 Giugno i media genovesi sono stati pervasi da notizie in merito al procedimento penale avviato dalla Magistratura genovese nei confronti di Aldo Spinelli per i rumori emessi dal distripark del Porto di Pra’, ed in particolare per i rumori prodotti dai mezzi in azione per la movimentazione dei container, che disturbano la quiete dei cittadini dell’abitato di riferimento, quello del sestiere praese di Palmaro, specialmente nelle ore notturne. I dati presi in esame si riferiscono al periodo tra «il 4 e il 18 marzo di quest’anno, arco di tempo in cui il limite di decibel consentito è stato superato per 3 volte su 14 in orario notturno (il 23% delle volte) e addirittura 9 su 14 in orario diurno (pari al 64%)». Proprio la FondAzione PrimA’vera è citata da Primo Canale come protagonista delle battaglie per ridurre i rumori e gli impatti ambientali del Porto di Pra’. Effettivamente non sembra proprio casuale il fatto che il procedimento penale in questione avvenga proprio dopo la pubblicazione, da parte della stessa FondAzione, di un importante e dettagliato dossier sull’impatto ambientale del Porto di Pra’, sia per quanto riguarda le emissioni acustiche sia quelle di gas di scarico in atmosfera, documento pubblicato e scaricabile su www.supratutto.it. La FondAzione è stata infatti la prima ad eseguire rilievi acustici dettagliati e certificati che hanno permesso di stabilire con certezza come i livelli di emissioni acustiche davanti
all’abitato di Pra’ superino spesso e volentieri i limiti stabiliti dalle leggi e dai regolamenti applicabili. La linea della FondAzione non ha previsto fino ad oggi il ricorso alla Magistratura, in questo caso pare attivata dalla denuncia di un privato cittadino, ma ha tenuto piuttosto un atteggiamento di influenza e di sensibilizzazione, dati alla mano, per ottenere la messa in cantiere di azioni ed opere atte alla diminuzione dell’impatto ambientale del porto praese. Sono state così progettate, approvate e finanziate dall’Autorità Portuale di Genova due importanti opere quali le dune alberate di separazione Porto-Fascia di Rispetto di Pra’ e l’elettrificazione delle relative banchine, che diventeranno realtà a breve. La FondAzione ha attivato anche contatti con le Ferrovie e con PSA per ridurre i rumori generati da treni e mezzi di movimentazione dei containers, con il PSA che sta pianificando l’introduzione di mezzi elettrici silenziati di ultima generazione. Secondo le informazioni ricevute dai cittadini, prezioso elemento di indirizzo per le attività della FondAzione, da qualche tempo il rumore generato da navi e movimentazioni portuali si è ridotto, pur presentando ancora momenti di picco assai iintensi e fastidiosi. La FondAzione ha posto le basi e messo in discussione lo “status quo” del degrado facendo capire alla gente che cambiare si può. Anche influendo sul vocabolario dei politici nel rispettare l’identità di Pra’ e la corretta denominazione del suo Porto. Infatti, anche Alice Salvatore, del M5S ha finalmente fatto specificatamente riferimento al “Porto di Pra’” nella sua dichiarazione. «C’è un procedimento penale nei confronti del Distripark di Spinelli, al porto di Pra’, per superamento dei limiti di inquinamento acustico». La visione della FondAzione di costruire una Pra’ Futura bella, seppur in modo diverso, come un tempo, sta ormai a poco a poco diventando realtà. Come da convinzione della stessa FondAzione, sarà una “Lunga Marcia”, ma ormai “l’influenza di FondAzione” è tale da rassicurare sulla possibilità che il Porto di Pra’ diventi veramente un “Porto Amico”, come da mesi stanno richiedendo migliaia di cittadini praesi che partecipano alla “Petizione E-Mail” di SuPra’Tutto.
Alla fine, siamo giunti al “redde rationem”…era inevitabile, e come giustamente sottolinea l’autore dell’articolo, la Fondazione ha, da tempo, interrotto il circolo vizioso dell’accettazione passiva dello sfascio e degrado ambientale, con azioni precise, mirate, come il Dossier cui si fa riferimento
Non tutti gli operatori portuali si sono resi conto in tempo che continuare in questo modo, in spregio delle normative antinquinamento (ed aggiungo, del rispetto dei cittadini, sopratutto in area Pra’-Palmaro), alla lunga, avrebbe prodotto un contenzioso del genere.
“Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino”.
Erano decenni che i cittadini di Pra’-Palmaro sporgevano denunce, e non li ha mai considerati nessuno, il rapporto causa effetto tra i rilievi acustici ed il dossier della fondazione e il procedimento a Spinelli è chiaro come il sole. Ora le altre proposte dela fondazione per Pra’ potranno realizzarsi più velocemente.
In generale non mi piaciono i metodi cruenti/conflittuali, ma a volte non se ne può fare a meno. Bene la FondAzione che riesce a far accadere le cose con il dialogo e l’influenza.