Anita Ferrantin –
Il giorno 28 ottobre le classi 2°A e 2°B della scuola Assarotti e la 2°D della scuola Villa Ratto hanno avuto il piacere di presenziare all’inaugurazione di “Piazzale Bartolomeo Decotto”, dedicato all’illustre antenato praese della signora Maria Luisa, che ha inventato la ricetta del pesto. La famiglia Decotto vanta numerose generazioni di marinai e condottieri valorosi; oltre a Bartolomeo è stato citato Luigi, un esploratore che ebbe il coraggio di doppiare il pericolosissimo Capo Horn. Torniamo però ora al protagonista di questa storia… Bartolomeo, capitano di Galea, ha partecipato alla prima crociata della storia al fianco di Guglielmo Embriaco, detto “Testa di Maglio” (doveva essere un bel personaggio, con questo soprannome…), a cui hanno anche dedicato una statua sulla facciata di Palazzo San Giorgio. Se l’Embriaco ha portato a Genova il Sacro Catino (custodito nella Cattedrale di San Lorenzo) il nostro Bartolomeo, venuto a conoscenza delle proprietà curative del basilico, ha deciso di portare con se qualche sacchetto di semi, così una volta rientrato a Genova avrebbe provato a creare qualche medicina o qualche pomata al basilico, per curare piaghe e altre malattie. Secondo la leggenda, durante un tentativo di mettere in pratica la ricetta, per errore ne ha rovesciato un po’ sul pane e, a quel punto, preso dalla curiosità ha deciso di assaggiarlo, e… beh, potete immaginarlo! Da più di novecento anni, quindi, il pesto non viene usato per curare le piaghe, ma altre due malattie… La fame e il cattivo umore! Da allora, inoltre, tante famiglie hanno cominciato a coltivare il basilico nelle proprie terre e, per alcune, questo è diventato un lavoro che si tramanda di generazione in generazione; a ragione quindi, questa piantina che ormai è conosciuta nel mondo è viene vista come il nostro “oro verde”. Io abito vicino ad alcune serre e, soprattutto in primavera ed estate, quando esco da casa sento quell’inconfondibile profumo di basilico. Chissà cosa penserebbe il Cavalier Bartolomeo del pesto senza aglio e, soprattutto, di quello preparato con altri ingredienti che si trova nei supermercati. Probabilmente… organizzerebbe un’altra Crociata per far sparire tutti quei vasetti dagli scaffali!
Da Pra’ è tutto, grazie per avere letto questo articolo.
Anita sei una cannonata! È molto interessante vedere questo evento “con i vostri occhi” ci apre nuove prospettive. Effettivamente il Capitano Bartolomeo Decotto ha portato qui da noi un vero tesoro, perché tale è il basilico. Il mio nonno materno, che era di origine contadina, grande estimatore e coltivatore di basilico, tanto da fare continui “esperimenti” nel senso che piantava basilico ovunque ( persino a Lourdes, nell’aiuola grande al centro dell’Esplanade…) una sera, tantissimi anni fa, mentre tornavano a casa in una notte di luna piena mi disse: ” Guarda la luna lassù, come è grande… Un giorno riusciremo ad andarci (effettivamente fu profetico) e CI PIANTEREMO IL BASILICO…
Brava Anita! Simpatico e spigliato resoconto di una giornata importante per la comunità praese!
Il pesto è davvero conosciuto e apprezzato ovunque ma il migliore è sicuramente quello delle nostre terre!!
Desde argentina mandamos un grannsaludo esperando co ocer alnrestonde la familoa decotto. Desde pehuajo (bs.as) y goya (corrientes) ya nos veremos