Inaugurato il “Muro della Memoria” in ricordo delle giovani vittime delle mafie

#Luciano Bozzo

Lunedi 14 maggio è stato inaugurato il “Muro della Memoria” dedicato alle giovani vittime delle mafie; si tratta del muro divisorio alla foce del Rio San Pietro posto tra la Rotonda omonima e la Fascia di Rispetto, noto a Pra’ anche come “scolmatore”.
Sul Muro della Memoria sono state collocate 31 piastrelle in ceramica a forma di palloncino; ognuna di esse è dedicata ad una giovane vittima di mafia ed è stata realizzata e decorata dagli studenti genovesi di oltre trenta classi delle scuole elementari e medie di Pra’, Pegli, Cornigliano, Sestri, Teglia, Campomorone, Quezzi e San Teodoro con la collaborazione dei loro insegnanti che a questi temi hanno dedicato con i ragazzi varie lezioni ed iniziative di formazione. Su ogni piastrella si possono leggere nome, cognome ed età della giovane vittima ed un pensiero commosso che gli studenti genovesi, spesso loro coetanei, hanno voluto dedicare a questi sfortunati bambini e ragazzi le cui giovanissime vite sono state spezzate dalla brutalità della criminalità organizzata
L’iniziativa è stata promossa dal coordinamento genovese di Libera, l’associazione che si distingue nella lotta alle mafie, nella promozione della cultura della legalità e nella gestione virtuosa dei beni sequestrati ai mafiosi. Le scuole hanno anche potuto fare affidamento sulla collaborazione e il sostegno del territorio di Pra’, in particolare dell’associazione Pra’ Viva e del Municipio VII Ponente, che ha patrocinato l’iniziativa.

Lunedi mattina, nonostante la pioggia, circa quattrocento studenti hanno così partecipato alla cerimonia di inaugurazione a cui ha preso parte anche il presidente onorario di Libera Gian Carlo Caselli che ha poi incontrato e parlato ai ragazzi al Palamare. <<Una giornata come questa riempie il cuore di allegria – ha detto Caselli – I ragazzi sono stati commoventi>>.
Il referente regionale di Libera Stefano Busi ha precisato che il percorso del progetto è durato quasi due anni scolastici e che <<i ragazzi hanno scelto di realizzare il muro per le vittime di mafia minorenni a Prà proprio in un’area riconquistata dalla città>>.
All’incontro era presente anche l’assessore alle pari opportunità del Comune di Genova Arianna Viscogliosi e il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti.

Grazie a questa bella iniziativa i ragazzi delle scuole praesi e genovesi hanno avuto modo di confrontarsi ed impegnarsi su temi importanti quali il contrasto a forme particolarmente odiose ed intollerabili di sopraffazione e violenza e sul rispetto della legalità, condizioni basilari ed essenziali per la convivenza civile e pacifica di ogni comunità umana e per poter perseguire una vita dignitosa e felice. Questi ragazzi oggi sanno che la mafia è vigliacca, che non è vero che risparmia donne e bambini, sanno che i bambini vittime delle mafie sono oltre 100, hanno adottato alcuni di loro e non vogliono dimenticarli.
Tutti noi che viviamo a Pra’ poi, a partire da questa mattina, potremo anche avere sul nostro territorio un muro ed un punto che, se certo non rappresentava fino ad oggi un particolare motivo di vanto nè estetico nè artistico, grazie a queste significative decorazioni che urlano al mondo la follia inaccettabile della violenza criminale, offre una eloquente testimonianza di questa assurda violenza e più di uno spunto per commuoversi e riflettere.