Inaugurato al terminal PSA Genova-Pra’ il secondo binario “ultimo miglio”

Elis@Provinciali –

Ringraziando pubblicamente amministratori, Rfi, Primo Canale ed il senatore Rossi, insieme a tutti i collaboratori che hanno contribuito alla realizzazione, Gilberto Danesi esprime grande soddisfazione alla presentazione del raddoppio ferroviario di servizio al suo terminal. “ Circa due anni di lavoro, contingentando al massimo i tempi e trenta milioni di investimenti, ci consegnano oggi un primo tassello nello sviluppo del terminal. Saranno possibili operazioni in simultanea, aumenta la quota di traffici su ferro, il che significa almeno 300.000 Tir circolanti in meno con relativa riduzione di emissioni inquinanti, vogliamo arrivare al 30% di TEU movimentati con le linee ferroviarie.”

Paolo Emilio Signorini, presidente di Autorità di Sistema Portuale, sulla stessa linea di pensiero, plaude al risultato raggiunto “il porto di Pra’ continua lo sviluppo di infrastrutture che gli consentono il primato italiano dei traffici mercantili, con il completamento del 3° Valico, il trasporto di merci da e verso il nord-Europa viene incentivato. Ovviamente, non dimentichiamo che vi saranno immissioni acustiche da limitare e mitigare, per la contiguità con l ‘abitato.”

Anche Vincenzo Macello, Rfi, si unisce nei ringraziamenti e soddisfazione per la realizzazione, che dovrà essere completata con ulteriori fasci di rotaie da 750 mt, e farà di Genova la porta di uscita ed ingresso privilegiata con i paesi nordeuropei, anche perchè competitiva nei tempi, ovvero 4 giorni netti di anticipo sulle rotte per raggiungere le mete.

Claudio Chiarotti, presidente del nostro Municipio , porta la voce del territorio, auspicando che “ la cittadinanza acquisisca la percezione di Porto Amico, ma perchè ciò avvenga, occorre che accanto alla progettazione di opere come questo raddoppio ferroviario, vengano previste le misure compensative dei disagi che inevitabilmente si andranno a creare nei cittadini, isolamento acustico in primis. Va fatto, ma con tempi brevi e certi: non come la fascia di rispetto ed il Parco Dapelo, per i quali si sono aspettati decenni, chiedo di fare insieme opere e misure mitigative. I cittadini non possono certo attendere oltre anche per l’insonorizzazione del parco ferroviario, che è destinato ad aumentare.”

Parla il sindaco, Marco Bucci, che auspica anch’egli una sinergia armoniosa porto/città. “le due cose devono coesistere, non in compromesso al ribasso, ma in prospettiva win-win, ovvero il porto si sviluppa, produce business, reddito, e la città beneficia di tale ricchezza, attraverso misure di compenso, come ad esempio il parco delle dune, i nuovi waterfront, il progetto San Benigno. Dobbiamo trovare soluzioni condivise, Genova è una città vincente per il suo porto, e quest’ultimo deve integrarsi al massimo con le esigenze dei cittadini. Importante però potenziare le strade, le linee ferroviarie, affinchè Genova e Pra’, ritornino ad essere competitivi attraverso le Alpi, in una visione di sistema integrato. Del resto, siamo un pezzo importante dell’economia dell ‘intero Paese, facendo da locomotiva e traino nel comparto sia mercantile che crocieristico.”

La stessa visione di sistema invoca Edoardo Rixi, già ministro delle infrastrutture, che deplora ” i tempi allungati in modo irragionevole, il governo centrale deve capire che se si potenziano le infrastrutture, diventiamo più performanti, e recuperiamo le nostre capacità di collegamento…la tragedia del ponte Morandi ci dimostra come sia possibile contrarre al massimo i tempi. (Il giorno dopo, è stato finalmente nominato il commissario per il Nodo di Genova n.d.r.)

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, concorda: ” Ho già firmato due intese per il terzo valico, speriamo questa sia la volta buona, perchè pur apprezzando moltissimo questo raddoppio, sono convinto che la singola opera acquisisce il suo valore in un’idea di sistema. Un paese normale non frena i progetti, ma vuole più opere, binari, gallerie, ponti, autostrade del mare, quando tutto questo sarà ordinario e normale, avremo raggiunto il nostro scopo.”

Gli esponenti di SuPra’tutto-Fondazione Primavera, nel ringraziare PSA per il cortese invito, e per l’impegno verso il paese, ritengono di condividere tante osservazioni ascoltate, ma, riallacciandosi al pensiero di Chiarotti, affermiamo che di tutto questo sviluppo, la città ed il territorio devono beneficiarne, in modo concreto e tangibile ovvero il porto destìni una cospicua parte dei suoi introiti ai progetti di compatibilità, senza che queste risorse facciano il giro all’erario di Stato: i profitti restino in buona parte a Genova, a Pra’ e vengano utilizzati ad esempio, da un’organismo ad hoc, composto da cittadini, Università, imprenditori locali, amministratori dell’enclave, risorse umane prestigiose dei paesi che ospitano i porti e consentono loro di prosperare.