In tremila per dire forte e chiaro “Il Ponente non si tocca!”

Elis@Provinciali–

Una marea, un fiume in piena, forse tremila e’ approssimato per difetto: resta straordinaria l’adesione degli abitanti di ogni eta’, ( bambini, ragazzi, famiglie, persone mature) del nostro martoriato ponente che tutti insieme appassionatamente hanno voluto lanciare un messaggio al sindaco Marco Bucci, dopo le allarmanti notizie dilagate a macchia d’ olio. La diffusione e’ stata anzi uno stillicidio, prima i cassoni, da realizzarsi al sesto modulo e poi la fuga di piani e schemi che paventavano uno scenario agghiacciante con nuovi e massicci riempimenti, spostamenti del porto petroli, degli approdi mercantili,altri tombamenti di rivi, a dirla breve un delirio. Il tam- tam dei comitati ed associazioni si e’ messo rapidamente in moto, con un grande lavoro di volantinaggio, discussioni, e passa parola, sui social al telefono, di persona. ed e’ partita la bomba: tutti in strada il 25 mattina, dobbiamo essere tantissimi e sopratutto uniti!

Ed infatti questo e’ stato, mai si ricorda una presenza cosi’ eclatante: rumorosa magari, ma ordinata e vivace (come aveva rimarcato il presidente del Municipio Guido Barbazza in un briefing preliminare, ovvero evitare simboli partitici, sono i cittadini che si vogliono far sentire: a fine corteo, avrebbe avuto luogo una riunione di Giunta nel palazzo municipale di Pegli con gli esponenti dei singoli comitati , per fare il punto).

Quindi dalla stazione di Pra’ ai giardini Peragallo di Pegli, si e’ snodato il corteo, moltissimi gli striscioni con slogan efficaci, anche dai lenzuoli lungo le case sull’Aurelia.La comunicazione da passare era questa:il Ponente e’ stufo, saturo di essere il collettore delle piu’ pesanti servitù, gia’ l’avvento del Porto a Pra’ ha snaturato, deturpato un territorio splendido, affacciato sul mare, un tempo meta di vacanze e sede di ville patrizie per la sua amenità. La vita 40 anni fa, mutò radicalmente, non solo a Pra’ , ma anche Pegli e Voltri furono travolte dal declino, rimasero alcune spiagge minacciate dall’inquinamento delle attivita’ portuali.A Pra’ vi fu un parziale compenso con la Piscina, il Parco, il restyling urbano dei POR, ma l ‘area di Palmaro rimase tale quale come all’inizio dei riempimenti, con l’ attivita’ portuale a pochi metri dalle case. Vivibilita’ compromessa e salubrita’ pure. Fondazione Primavera ultimamente con i gruppi di Palmaro, e la collaborazione di UniGe, ha dato vita ai tavoli Pralmarium, per interagire con l’amministrazione. e la grande capacita’ di resilienza dei cittadini di queste fantastiche delegazioni, ha fatto si che si sia cercato in tutti i modi possibili di risorgere, di non cedere , mantenendo un’intensa attivita’ associativa.

Ma le ipotesi sfornate dal duopolio Comune/ Autorita’ Portuale hanno gettato nella preoccupazione, il popolo che ha reagito con forza e fermezza, respingendo in toto queste ulteriori criticita’ territoriali, avendone gia’ subite negli anni di troppo dirompenti. Basta “ABBIAMO GIA’ DATO “… la misura e’ colma….iL PONENTE NON SI TOCCA.. stop ad ampliamenti del porto di Pra’…il mare e’ nostro e non lo riempirete!..DIFENDIAMO LA SALUTE NOSTRA E DEI NOSTRI FIGLI…” Queste le frasi urlate, scritte sugli striscioni, cantate a ritmo.

Sicuramente, la notizia che il Ponente stava sobbollendo come una pentola a pressione, ha raggiunto gli ovattati uffici di Bucci, che ha prontamente inviato il vicesindaco Pietro Piciocchi a partecipare alla Giunta ed ascoltare i gruppi.

Apprezzabile la istituzionalita’ di Barbazza, che avendo previsto questa riunione, ha dato modo di giungere ad una certa chiarezza nel dialogo, a corteo concluso. Intervistando coloro che vi hanno partecipato , poichè il numero era limitato, sono emersi alcuni aspetti abbastanza positivi . I presidenti dei comitati hanno potuto esprimere le loro istanze, la visione per il loro futuro, e concordemente hanno respinto al vicesindaco le previste opere invasive.

Egli ha ascoltato con attenzione, in pratica con un ruolo di facilitatore di quello che per forza dovra’ essere un incontro con i cittadini , un’ assemblea generale che e’ gravemente mancata all’inizio di questo processo.

Barbazza si e’ impegnato a promuovere entro una decina di giorni tale confronto, che ripeto, avrebbe dovuto precedere qualsiasi discussione in merito, perche’ la gente affida il proprio territorio ai politici, in modo che lo amministrino con saggezza e misura, ma le persone vogliono informazioni preventive, e’ loro pieno diritto.

Infine da parte di tutti e’ emersa la necessita’, indispensabile in questo periodo di grandi cambiamenti, di implementare la condivisione regolarmente con il municipio e gli esponenti del Comune, farla diventare quella “buona pratica” che ultimamente era venuta a mancare. DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA.

Ricordo che domani, 28 c.m. , avra’ luogo la Presentazione del progetto PINQUA” (quello fortemente stimolato dalla Fondazione Primavera e ed associazioni di Palmaro) presso il Municipio di Pra’, p.zza Bignami h 16,30.