Guido Barbazza #
Se ne stava lì da tanti, tanti anni, sola soletta, aggrappata al muro di “Palazzo Tixi”, in via Airaghi. Ne ha viste di cose, sotto di sé: i bambini vocianti delle colonie marine, tutti con lo stesso vestitino, rosa per le femminucce e azzurro per i maschietti; che scendevano via Ausiliatrice per andare alla spiaggia. Poi, molti anni dopo, le acque turbinose del Rio San Pietro che distruggevano l’antico ponte, trascinando via “La Madonnina”. Si è perfino tappata gli occhi nel vedere le auto che entravano nel negozio di Bistolfi e poi uscivano di lato, attraverso i muri sfondati. Una volta, incantata a guardare i cristi e la cassa processionale della Confraternita dell’Assunta, ha avuto un sussulto e si è spaventata, mentre i nerboruti portatori facevano lo “Stramuo”, e il pesante crocifisso oscillava pericolosamente passando da una spalla all’altra. E poi, quante piccole, grandi storie ha sentito, tendendo l’orecchio, ascoltando la gente che gli passava sotto o che sostava a fare due chiacchiere sul ponte. Sempre, immancabilmente, allegra e sorridente. Nessuno, ma proprio nessuno, l’ha mai vista triste. Anzi, quando cominciava a calare la luce del giorno lei si accendeva, ed irradiava tutto intorno una bella luce gialla che, a Natale e a San Pietro, andava a stringersi la mano con quella delle luminarie. Sì, ne ha viste tante la vecchia insegna di “Sole Sport”, fino a diventare un vero e proprio simbolo di Pra’. “Il negozio di articoli sportivi è stato aperto nell’immediato dopoguerra, verso il 1946/47, dalla signora Molinari, che tutti a Pra’ chiamavano “La Pupa”, poi dopo una trentina di anni è stato ceduto ad un signore di Milano, che lo ha tenuto per 7/8 anni. Io l’ho rilevato nel 1984” ricorda Guido “Gino” Rossi, l’ultimo ed attuale proprietario del blasonato esercizio commerciale specializzato in articoli sportivi di qualità, che ora ha spostato la sua sede da quella, storica, di via Cesare Airaghi, “La Via XX Settembre” praese, in via Fusinato 48. “Il negozio di via Airaghi era molto grande e costoso, abbiamo optato così per via Fusinato, ma lì l’insegna di plastica imbottita di tubi al neon non poteva essere trasferita, in quanto “zona storica”, una “zona rossa” ha aggiunto Rossi. E così, alla fine di gennaio del 2015 il grande sole giallo con la faccetta che ride e la scritta che recita: “Sole Sport” è stata mestamente ammainata e riposta in un magazzino. Gino Rossi ha intenzione comunque di recuperare almeno il sole centrale dell’insegna che, essendo più piccolo e meno “invasivo, forse potrà ottenere l’autorizzazione per essere applicato al muro fuori dal negozio. Ma anche se ciò non sarà possibile la mitica insegna resterà sempre nella memoria dei Praesi che ancora ricordano i bei tempi di quando a Pra’ c’era la spiaggia, e per chi aveva bisogno di costume, pinne ed occhiali era obbligatoria una tappa dal mitico “Sole Sport”.
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