Il rifugio antiaereo di Pra’

Guido Barbazza –

Forse non tutti sanno che a Pra’ esisteva un rifugio antiaereo sotterraneo. La galleria anti-aerea di Pra’ fu realizzata nella collina “dei Villini” sul lato che sovrasta gli odierni giardini Capponi, dove una volta c’era lo stabilimento dolciario della Elah. Il rifugio fu realizzato in prossimità dell’allora fabbricato sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Pra’, in via Maria Ausiliatrice, realizzato all’interno dello stabilimento Elah, ed aveva due entrate, una in prossimità del Distaccamento dei Vigili del Fuoco, ed una in corrispondenza della confluenza del Rio Fagaglia con il Rio San Pietro. Gli scavi del terreno, costituito da rocce serpentinose, calcaree scistose e grafitose imbevute d’acqua, furono interessati in diverse fasi da scoscendimenti che costrinsero all’impiego di una rilevante quantità di legname d’armatura, in gran parte lasciata in opera. A lavori conclusi, la galleria presentò uno sviluppo di 123 metri ed una larghezza media di 1,50 metri. il rifugio così realizzato, come del resto anche l’edificio, era stato previsto per una forza di 300 Vigili del Fuoco, ma non avendo mai raggiunto l’organico programmato il Comando si trovò con una certa disponibilità di posti, così fu possibile accogliere le pressanti richieste della popolazione della zona e concederne l’accesso del pubblico. Dall’imbocco sul Rio Fagaglia, per un tratto di galleria lungo 41 metri fu possibile fornire la disponibilità per il ricovero di almeno 150 persone, separato dalla zona riservata ai Vigili a mezzo di un muretto di mattoni a vista. Nel tratto di galleria a servizio del distaccamento, che utilizzava l’imbocco più vicino, quello lato mare, erano riservati alcuni posti per il personale della Società Elah, ditta che aveva concesso gratuitamente il vasto fabbricato in cui era stato insediata la casermetta. Il rifugio antiaereo di Pra’ è menzionato nel libro “Memorie del 36°Corpo dei Vigili del Fuoco”, autori l’architetto Massimo Stucchi l’ingegnere Mario Delucchi. E stato così possibile reperire un documento progettuale con i disegni datato 23 febbraio 1944 e alcune foto d’epoca del distaccamento e della costruzione della galleria.