Il personaggio: Claudio Chiarotti

Velocifero

C’è chi dice che i Praesi più affezionati al proprio territorio e i più attivi nel difenderlo e valorizzarlo siano quelli che, in realtà, proprio praesi D.O.C. non sono, anche se ci sono sicuramente eccezioni che confermano la regola. Se ciò fosse vero, Claudio Chiarotti apparterrebbe sicuramente alla categoria. Claudio infatti è originario di Pegli, ed in particolare di quell’agglomerato di case che contornano la strada sinuosa che sale in “Val Varenna” noto come “i tre ponti”. Dopo aver passato l’infanzia risiedendo, al seguito della sua famiglia, prima al “Porticciuolo” di Pegli e poi in quel di Sestri, nell’84, appena tredicenne, arriva a Pra’, in via Durante. I primi ricordi, scolpiti indelebilmente nella memoria, sono l’incombente diga foranea che sbarra l’orizzonte con su la grande scritta “Pra’ contro”, la discarica che a poco a poco inghiotte gli ultimi granelli di sabbia della spiaggia, e l’interminabie colonna di betoniere che sale sulla collina, per creare “le lavatrici”. Nonostante il distacco dal suo ambiente adolescenziale vive bene il trasferimento a Pra’, come fosse una sorta di vacanza, in quanto, comunque, a Pra’ “c’era il mare”. Viene su “a guardare il TG”, come tanti ragazzi, in quei tempi, commentando le tematiche con il padre, e comincia ad appassionarsi alla politica. Sente nel sangue pulsioni rivoluzionarie, che sfoga però suonando la chitarra ed il basso elettrico nel praesissimo gruppo pop-rock dei “Declotema”, che provava in una baracca a fianco dei bagni “Saint Tropez”, sull’ultimo lembo ormai interrato di spiaggia del sestiere di Palmaro, e che divenne famoso in zona per il “Concert in Central Pra’ “ mitico evento che attirò oltre un migliaio di spettatori “sulla piazza” per i festeggiamenti di San Pietro. Come molti studenti praesi delle scuole superiori, invece di frequentare un istituto tecnico a Genova centro, si iscrive all’ “ITIS” di Savona, che, con il treno, era altrettanto facile da raggiungere, e si diploma perito industriale capo tecnico. Dopo il servizio militare come fante del glorioso reggimento di fanteria a cavallo “131° Vercelli” per due anni fa il muratore ascensorista alle dipendenze di un artigiano, e poi compie una scelta importante di vita: invece di andare a lavorare nel porto a Pra’, previo viaggio “armi e bagagli” a Singapore per imparare a condurre le grandi gru, sceglie di entrare in AMIU, continuando così una vera e propria tradizione di famiglia, visto che in AMIU operava già il padre e prima di lui il nonno paterno. Seguì anche “il cuore”, visto che non voleva allontanarsi dal suo ambiente e soprattutto da Giuliana, “la sestrina” conosciuta per caso seguendo le partite di pallone dell’amico, anch’egli “praino-trepontino” Enrico Causa, che giocava nella praesissima “Folgore”. Galeotto fu infatti il fratello di Giuliana che giocava proprio in squadra con il suo inseparabile amico.

  Una volta sposati nacque così la figlia Giorgia, un 25 aprile, Festa della Liberazione, cosa di cui Claudio è particolarmente orgoglioso. Una volta entrato in AMIU, la passione politica che covava ancora intensa sotto la cenere, lo portò ad entrare nel sindacato CGIL e poi, ai tempi delle transizioni tra “Partito della Sinistra” e “Democratici di Sinistra” ad avvicinarsi alla storica sezione di Pra’, in via Fusinato. Lo sguardo gli si intristisce, ricordando i tragici fatti dell’alluvione di Pra’, nel ’93, quando “il ponte – da sempre punto di ritrovo e socializzazione per i ragazzi della sua età – non c’era più”, quando tutta la Delegazione fu stravolta nei sui ritmi più intimi, nelle sue abitudini, nei sui simboli. Candidato nel 2002 nella da poco costituita Circoscrizione Ponente risulta uno dei primi non eletti e come tale dopo un paio di anni viene chiamato a sostituire un consigliere uscente dall’allora presidente Roberto Bruzzone, che lo inizia alle arti e segreti della più genuina “politica di quartiere”. Entra così in contatto con l’essenza popolare voltrese e, proprio perchè “foresto” di Pra’, e quindi con una visione indipendente, presiede la commissione di sorveglianza dei lavori per la costruenda passeggiata a mare di Voltri, recependo ed indirizzando le istanze dei cittadini. Accumulerà così un prezioso bagaglio di esperienza che gli verrà estremamente utile ai giorni nostri per gestire, in qualità di Consigliere Delegato del Municipio, attraverso l’apposito “Comitato di Monitoraggio”, il grande e complesso progetto “POR – Pra’ Marina”. Nel 2006 viene eletto nel primo Consiglio di Municipio, e si dedica, anima e cuore, come Presidente delle Terza Commissione “Servizi Sociali, Storia e Cultura” a facilitare l’accesso alle mense scolastiche municipali alle fasce di reddito disagiate, per poi essere protagonista nella nascita e nell’avvio della gestione dei centri civici collinari di via Pavese a Pra’ e di via Pastore a Voltri. Nel primo mandato municipale smorza qualche spigolo caratteriale, modera l’innata irruenza, impara a bilanciare e a fare coesistere le attività lavorative con quelle politiche. Nel 2012 diventa Segretario della Sezione del Partito Democratico di Pra’ e si butta in una instancabile opera di recepimento e di risoluzione di dettagli apparentemente secondari ma che invece rivestono grande importanza nella sensibilità dei cittadini: la cura delle aiuole, la riparazione delle strutture pubbliche, la manutenzione delle strade. Essendo uno dei pochi rappresentanti di Pra’ in un municipio da sempre squilibrato, anche per sua imperfetta costituzione e regolamento, su Voltri e Pegli, sente forte il peso di tale responsabilità. Combattendo a testa bassa e con caparbietà, districandosi in un modo o nell’altro nei meandri della burocrazia riesce prima a far partire il rifacimento di Salita Cappelloni e poi quello ben più grande ed importante di Piazza Sciesa, primo germoglio del POR che sta finalmente cambiando il volto della delegazione praese, suturando la “cicatrice” della vecchia ferrovia e ricongiungendo l’abitato al litorale.    Delegato del Municipio anche nel direttivo di Pra’ Viva, in tandem e collaborazione con lo storico fondatore Ginetto Parodi ne supporta l’evoluzione ed il rilancio, con la visone di un nuovo modello di gestione, riscoprendo gli ideali delle prime origini. Nel 2014, momento del massimo sconforto praese, quando il POR sembrava ormai un miraggio ed il degrado indotto dal porto stava soffocando la caparbia resistenza dei praesi, Claudio capisce la novità e la potenzialità in termini di rottura con il passato forniti dalla rivoluzionaria “scesa in campo” della neonata FondAzione PrimA’vera, con la sua basilare ed effervescente ricetta di passaggio “dalla protesta alla proposta”. Avvia così una proficua collaborazione Municipio – FondAzione che porta Pra’ finalmente al centro dell’attenzione della politica e dell’informazione cittadine, amplificando le positività e minimizzando e risolvendo a poco a poco le negatività. Pra’, la FondAzione PrimA’vera e il Comitato di Monitoraggio del POR – Pra’ Marina diventano un esempio da imitare per tutta Genova. Il segreto per riuscire a fare qualcosa in politica, specialmente in una dimensione municipale, indipendentemente dall’appartenenza politica, secondo Chiarotti è “conoscere la gente e il territorio, ma anche i meccanismi della macchina comunal-municipale, avere la voglia, la resilienza, la forza di rappresentare, incarnare un territorio e una gente che ne ha tanto bisogno. Avere la determinazione di fare delle scelte chiare, circostanziate, e anche di dire di no, quando è necessario, per il bene comune”. Beh, bisogna proprio dire che, in un municipio complesso e variegato come quello di Ponente, Claudio ha un “pedigree” veramente di eccezione, di grande polivalenza. IInfatti, nonostante la sua “sinistrosità “ e’ stato battezzato a Multedo, chiesa di Monte Oliveto, con bellissimi ricordi dell’ambiente parrocchiale, dell’oratorio, che ritiene “elemento di continuita’ e di tenuta sociale fondamentale, come l’Assunta in Pra’-Palmaro”. E chi può avere una migliore conoscenza capillare del territorio del “Settimo Ponente” di uno nato “in Varenna”, cresciuto a Pegli, residente stabilmente a Pra’, che suonava a Crevari, ha una nonna dell’Acquasanta, ha contribuito a realizzare la passeggiata di Voltri ed ha girato e conosciuto il territorio municipale palmo a palmo, per ben quindici anni ? Claudio Chiarotti, un Praese dal “DNA Municipale”.