Guido Barbazza #
Nel 1969, una pregevole scultura in pietra bianca di Lorenzo Garaventa, raffigurante Orfeo, personaggio della mitologia greca, l’artista per eccellenza, che dell’arte incarna i valori eterni, venne posta a Pra’, in via Martiri del Turchino, in una piazzetta , estensione di un tornante della via che porta ai quartieri alti del sestiere di Cà Nuova. Forse, la statua, di pregevole fattura, era stata posta proprio lì quale timido tentativo di mitigare con la bellezza dell’arte l’ennesima colata di cemento sulle colline messa in atto dal Comune di Genova con la realizzazione del “Cep”. In ogni caso l’Orfeo del Garaventa era rimasto lì, per quarantacinque annui, a scrutare il mare di Pra’, assistendo impotente all’interramento della spiaggia che, quando fu collocato sul suo basamento, faceva ancora bella vista di sé, giù sul litorale. La statua era stata anche utilizzata come oggetto della rubrica “Indovina dov’è ?” de “il Praino”, il giornale di Pra’, sul numero di agosto 2012. Recentemente la statua è stata traslata in piazza De Ferrari, nel centro di Genova. Più di un cittadino si è insospettito del fatto, segnalandocelo, temendo un altro scippo ai danni della Delegazione. Il Presidente Mauro Avvenente, Presidente del Municipio VII Ponente (Pegli – Pra’ – Voltri) ha informato che: «La statua del Garaventa è stata utilizzata dalla Fondazione Garaventa per una mostra dedicata all’artista genovese e che si è tenuta a Palazzo Ducale. Tempi e modalità della temporanea dislocazione sono stati concordati con il Municipio, con il Comitato Cà Nuova e con il Comitato dei Genitori della Scuola Paganini. Il ritorno della statua e la sua collocazione è stata anch’essa concordata e condivisa con i Comitati di cui sopra». Il sito originario scelto per la collocazione del monumento, isolato e decentrato, non rendeva sicuramente onore alla statua, una volta di ritorno a Pra’ potrebbe essere posizionata in un punto più frequentato e quindi in modo più fruibile dalla cittadinanza. Claudio Chiarotti, Consigliere del Municipio, ha infatti precisato che: «la statua sarà collocata nella piazza della farmacia, al Cep, il cosiddetto “solettone”». Quindi la statua ritornerà a Pra’, a Cà Nuova, il luogo per cui è stata trasformata da informe materia preziosa a espressione artistica dalla maestria di Garaventa.
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