Il Comitato per Pra’ inaugura lo “scolmatore” sull’Aurelia, nuova grande attrazione turistica di Pra’

Luciano Bozzo #

Sabato 12 Aprile il Comitato per Pra’ ha chiamato nuovamente a raccolta i cittadini praesi invitandoli ancora una volta a scendere in piazza e proseguendo nel suo percorso di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi del P.O.R. e della riqualificazione del paese.   Per questa terza manifestazione dall’inizio dell’anno si è scelta l’arma dell’ironia tagliente e del sarcasmo. E così si è voluto ribaltare l’ottica con la quale si guarda alle famigerate P.O.R.cate e agli elementi di maggior disagio che per l’occasione diventano invece sarcasticamente attrazioni turistiche meritevoli quindi di un vero proprio tour della gente di Pra’.
Il clou viene riservato allo scolmatore, quell’ ”astruso manufatto” costruito abbastanza inspiegabilmente sull’ Aurelia proprio sopra il nuovo ponte alla foce del Rio San Pietro.  Il Comitato per Pra’ ha inscenato una vera e propria inugurazione con tanto di cerimonia con taglio di nastro, bambini e palloncini. “Lo inauguriamo prima noi anticipando anche i politici che vengono a tagliare il nastro  giusto pochi giorni prima delle elezioni”  ironizza Nicola Montese che poi rincara la dose celebrando la bellezza turistica di questa specie di orribile bunker proprio nel mezzo della strada:  “Pare che anche l’Architetto Renzo Piano e perfino il Principe Carlo d’Inghilterra vogliano venire a vedere questa opera d’arte”.  Lo stesso spirito burlesco ed irridente viene riservato al Vespasiano di Piazza Sciesa, costruito due anni fa proprio nella bella piazza oggetto del recente e pregevole rifacimento, parzialmente deturpato però da questo inopinato servizio igienico che peraltro da allora è sempre rimasto chiuso; ecco quindi una targa polemica che annuncia il suo ingresso nel “guinnes dei primati”  come il terzo gabinetto pubblico mai aperto nemmeno per un giorno, dopo quelli all’interno del Parco Achille Dapelo e dei Giardini Capponi (ex Elah) sempre rigorosamente chiusi da dieci e più anni, quasi che i Vespasiani chiusi fossero ormai una specialità tutta praina, una specie di curioso prodotto D.O.P,  un amaro marchio di fabbrica del nostro territorio.
Il corteo di protesta che ha visto partecipare alcune centinaia di cittadini si snoda in una bella giornata di sole tra queste particolari “opere d’arte”, la Via Aurelia, le vie interne di Borgo Foce, il Parco Dapelo, mantenuto in brutte condizioni  e la pista ciclabile a fianco del canale di calma su cui incombono minacciose alte ed invasive cataste di container.
L’ironia non risparmia naturalmente l’amministrazione pubblica  rea di organizzare importanti consigli municipali nel pomeriggio del lunedi in orari impossibili per chi lavora e di annunciare opere non all’altezza delle aspettative della gente. “Vengono qui, organizzano incontri alle due del pomeriggio alla presenza del sindaco e per presentare cosa poi ?:  una pista ciclabile lunga 350 metri ed il restyling di una pista di atletica che non esiste nemmeno” dice ancora Montese, che però forse nella circostanza confonde la pista di atletica con il campo di regata per il quale in effetti Comune e Municipio hanno presentato un progetto di ripristino sia del campo nel canale di calma che delle zone attigue grazie ai fondi residui delle Colombiane del 1992 proprio nel Consiglio Municipale a cui fa riferimento (N.d.R.).
Prima del corteo gli organizzatori della manifestazione hanno preso la parola in Piazza Sciesa.
Andrea Di Fresco del Comitato per Pra’ ha ricordato il diritto-dovere di tutti i praesi di iscriversi a Pra’Viva, l’ente di gestione della Fascia di rispetto, per dare un segno di partecipazione e per poter influire sulle scelte dell’ente a favore del territorio più che dei posti barca gestiti; nell’occasione si sono raccolte numerose adesioni per l’iscrizione con l’obiettivo posto dal Comitato di arrivare ad almeno tre o quattrocento adesioni.
Mara Schiavo del Comitato dei genitori di Pra’ ha posto l’attenzione sulla Fascia di Levante che prossimamente dovrebbe ospitare gli impianti sportivi della cittadella “Pra’ to sport” fortemente voluta e proposta dallo stesso comitato. Il Municipio conta di riuscire a realizzare una buona parte degli impianti entro la fine del prossimo anno: lo skate park, la pista di atletica con annesso campetto sportivo e la pista ciclabile; resterebbero fuori la palestra ed il campetto coperto in attesa e con la speranza di riuscire a reperire ulteriori fondi anche per questa opera.  I Comitati peraltro sottolineano la necessità della nuova palestra anche ad uso di campo sportivo polivalente per venire incontro alle esigenze dei ragazzi e delle numerose società sportive che oggi gravitano tutte sulla palestra della scuola Thouar (che per questo è ampiamente sovrautilizzata), nonché di tutti i residenti; inoltre non sembrano riporre molta fiducia nelle promesse del Comune. Si teme di non  riuscire a vedere realizzati i tanto sospirati impianti sportivi e di avere invece solo una semplice bonifica e recinzione della vasta area davanti a Longarello, area che, come tristemente risaputo, oggi langue peraltro nello stato di più totale abbandono e degrado.
“Però il Comitato dei genitori, preventivi alla mano, ha portato al Sindaco ed agli uffici del Comune alcuni esempi di come in altre realtà italiane gli impianti sportivi, compreso addirittura una piscina, siano stati fatti  con più o meno lo stesso budget a disposizione del Comune (circa 2 milioni e 180 mila Euro)” sostiene   Schiavo, aggiungendo poi  di aver dato anche un paio di suggerimenti su come risparmiare utilizzando la recinzione della linea ferroviaria che corre sul lato mare di questo settore della Fascia e gli spazi già esistenti a sud del Palamare per i parcheggi.
I ragazzi del Collettivo Rotta 334 hanno introdotto il tema della lotta agli sfratti, della difesa degli sfrattati, e di chi subisce la pesante situazione economica odierna, del diritto ad avere spazi pubblici per fare cultura, musica, sviluppare legami di socialità ed hanno annunciato l’iniziativa del “Baratto” e dello scambio di beni tra le persone per l’indomani domenica 13 aprile in Piazza Sciesa.
Nicola Montese ha ribadito la necessità della partecipazione di tutti alle riunioni bisettimanali del comitato e alle manifestazioni a favore del nostro paese per evitare di continuare a subire altre servitù, altre decisioni sbagliate, altri danni.  Ci sono in ballo le battaglie ed i temi a cui il comitato  ha dedicato spazio, iniziative e proposte in un percorso che è ripartito dalla  manifestazione di gennaio e dagli incontri aperti e partecipati nei giorni di presenza sulla Fascia  e che deve continuare con il contributo e la partecipazione più ampia possibile: la sicurezza della Fascia stessa, la manutenzione del verde, la bonifica ed il recupero dell’area ex San Giorgio, i container che devono lasciare liberi il sestiere di Palmaro e la pista pedonale lungo il canale, il rapporto con P.S.A. ed Autorità portuale, la copertura dell’autostrada nel tratto ancora scoperto di Palmaro.
A fronte di queste intenzioni, pienamente condivisibili, in tutta onestà va detto che in quest’ultima occasione la partecipazione popolare è apparsa minore rispetto alle precedenti iniziative del Comitato per Pra’, e un po’ al di sotto delle aspettative, forse anche per un fattore fisiologico visto che tre manifestazioni di piazza in quattro mesi non sono certo poche.