I velieri di Pra’ al Boschetto di Camogli

Velocifero –

Arroccato sulle alture di Camogli, subito a ponente della galleria della Ruta, si trova l’antico Santuario di Nostra Signora del Boschetto, famoso per ospitare una preziosa collezione di quadri “ex voto” degli armatori, capitani e marinai di Camogli, “la Città dei mille bianchi velieri”. Ebbene, e non a caso, anche lì è possibile ritrovare le tracce della gloriosa storia del cantieri navali praesi, quelli che, sulla spiaggia, nell’Ottocento, costruivano brigantini a palo, brigantini e golette, rinomati a tal punto da essere tra i preferiti degli esigenti armatori di Camogli. Navi che hanno solcato i mari di tutto il mondo, la cui robustezza e tenuta del mare hanno spesso contribuito in modo determinante a salvare la vita dei loro equipaggi, tra tempeste e marosi. Sulle note della popolare canzone dei “Trilli” che recita “Sabbo a Camoggi, domenega a Pra’” il museo degli ex-voto di Camogli merita senz’altro una visita. Le navi di Pra’ si manifestano in numerosi quadri e pannelli informativi, come ad esempio il grande brigantino a palo “Industria”, costruito a Pra’ nel 1873, raffigurato in un bellissimo dipinto di Angelo Arpe, mentre, il 6 febbraio 1883, supera un uragano in Altantico, a 500 miglia al largo dell’Irlanda, o come il brigantino “Giorgina”, costruito a Pra’ nel 1845, alle prese con un fortunale in mare Adriatico nel 1865. Molto bello l’acquerello di Domenico Gavarone, altro grande pittore specializzato in ex-voto e raffigurazioni di navi a vela, che raffigura il brigantino “La Vergine”, costruito a Pra’ nel 1857, travolto da un colpo di mare presso Capo Frasborguh, canale d’Irlanda, nel 1859. Perfettamente resa la drammaticità del colpo di mare che colpisce il fianco e spazza la coperta dove l’equipaggio è impegnato nelle manovre per ristabilire la governabilità nonostante il fiocco strappato e solo una vela piena, “a botte”. Un altro acquerello, questa volta di Giovanni Canella, raffigura il Brigantino “La Cora”, costruito a Pra’ nel 1857 mentre si salva da una bufera di vento al largo di Capo Finisterre, nel 1862. Ancora di Domenico Gavarone è l’acquerello della bombarda “N.S. del Boschetto”, anch’essa costruita a Pra’, nel quale si esprime il ringraziamento alla Madonna del Boschetto del Capitano Giuseppe Mortola, scampato ad un infortunio in navigazione nel mare Adriatico. Trovandosi a Camogli si può abbinare la visita al piccolo, ma bellissimo in quanto autoctono e genuino, Civico Museo Marinaro Giò Bono Ferrari, dove sono conservati alcuni altri bellissimi dipinti raffiguranti i velieri di Pra’, documenti d’epoca e modelli che ci possono aiutare ad immaginare la spiaggia di Pra’ nell’ottocento sulla quale spiccavano i grandi scafi dei velieri oceanici che, proprio lì, vennero costruiti, a centinaia, contribuendo al successo dell’armamento nazionale.