Renato Polidoro –
Un Consiglio di Municipio molto importante quello di venerdì 19 maggio, presieduto dall’ Ing. Guido Barbazza. Ordine del giorno: Porto di Pra’ e soluzioni alternative all’ipotesi cantiere “cassoni” diga davanti a Pegli Lido. Partecipanti: il Viceministro delle Infrastrutture, Dott. Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Liguria, dott. Giovanni Toti, il Sindaco di Genova, dott. Marco Bucci, il Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, dott. Paolo Emilio Signorini, l’Assessore Comunale al Porto, dott. Francesco Maresca.
Grande partecipazione di cittadini che, oltre alla capienza aumentata a 50+ posti nel salone consiliare avevano a disposizione due maxi-schermi e un impianto di amplificazione per seguire i lavori dalla strada (transenna e chiusa al traffico) antistante il palazzo municipale e dai giardini di piazza Gaggero, visto che la maggior parte degli spazi all’interno era stata quasi tutta occupata dai rappresentanti dei Comitati, dai Consiglieri Comunali e Regionali e dagli inviati delle testate giornalistiche e televisive.
Prima dell’inizio della seduta Laura Michelini, a nome dei Comitati di Pegli, Pra’ e Voltri e della FondAzione PRimA’vera, che hanno veicolato la protesta dei Cittadini, ha letto una “nota sintetica” nella quale erano riassunte le osservazioni, le richieste e le domande che da mesi aleggiano su questo territorio e che hanno portato alla grande manifestazione del 25 marzo e, citando infine Karima Delli Presidente della Commissione Europea dei Trasporti, ha concluso con la frase “La città non deve subire il Porto, ma è il Porto che deve adattarsi alle esigenze della città “. Una copia del documento corredata di foto è stata consegnata ai rappresentanti delle Istituzioni, insieme al pacchetto contenente più di tremila firme cartacee e il richiamo alle altre duemilacinquecento raccolte on-line. Da ricordare che su iniziativa di “SuPra’tutto” all’inizio dell’“affare cassoni” erano state inviate dai Cittadini un paio di migliaia di e-mail di protesta a Sindaco e Presidente di Autorità Portuale.
Primo atto del Consiglio è stato una commossa e sentita commemorazione della giovane Consigliera Municipale, Eleonora Bruzzone, scomparsa da pochi giorni, da parte del Presidente Guido Barbazza, che ha chiesto un minuto di silenzio in suo ricordo, e dall’”Espressione di sentimento” del gruppo politico di appartenenza di Eleonora, “Vince Genova”. Erano presenti la mamma e le due sorelle e a loro è stato consegnato il mazzo di rose bianche che segnava il posto che lei occupava.
Poi, dopo la premessa del Presidente Barbazza che ha elencato le mozioni, gli ordini del giorno e le mail PEC con le quali il Consiglio e la Giunta Municipale hanno espresso “la loro contrarietà alla fabbrica dei cassoni a Pra’ e la ferma richiesta di non iniziare alcun tipo di attività in merito”, sono iniziati i lavori con l’intervento del Presidente Signorini, sottolineato da grandissimo disappunto da parte dei cittadini presenti e soprattutto dalla piazza sottostante che fischiava e gridava “vergogna” all’ipotesi di costruire cassoni di piccole dimensioni e di un cantiere “logistico” sul dentino del sesto modulo, tanto da non cogliere neppure la nota positiva che conteneva il suo discorso e cioè che non ci sarebbe più nessuna nuova struttura a mare (impalcato) oltre il “dentino stesso”. Il disappunto purtroppo è continuato perché né il Sindaco né il Presidente Toti dicevano ciò che tutti auspicavano, finché finalmente un applauso ha accolto le parole del Viceministro Rixi, che ha confermato il suo impegno, già iniziato da tempo in collaborazione con il Presidente del Municipio, e avviato a buon fine, al fine di costruire tutti i cassoni nella fabbrica di Vado Ligure.
L’On. Rixi ha sottolineato quali sono i molteplici motivi per cui è preferibile quella soluzione: la migliore connessione autostradale, il fatto che il cantiere è pronto e già attivo, la molto maggiore distanza da insediamenti abitativi. Altro aspetto importante da lui sottolineato è decidere quali aree continuare a dedicare alla produttività portuale e quali invece destinare ad attività ludico sportive e il sesto modulo potrebbe essere una di queste. Ferma intenzione del Ministero è migliorare la qualità di vita di chi convive con le attività portuali e trovare una giusta armonia tra porto e citta. La vicenda potrà dirsi conclusa quando ci saranno tutte le autorizzazioni, il cui iter è già in corso. Intanto il Vice Ministro ribadisce chiaramente che i cassoni a Pra’ non si faranno e non si costruirà niente oltre il dentino. Questa prima parte del Consiglio ha visto diversi interventi dei consiglieri di maggioranza e di minoranza, è emersa la difficoltà di convivere con il Porto di Pra’, la paura di veder peggiorate le condizioni di vita degli abitanti, il timore che un ipotetico cantiere sul dentino del sesto modulo oltre ai disagi temporanei possa essere portatore di ulteriori ampliamenti o servitù industriali, del tutto incompatibili con la vicinanza delle case e delle strutture scolastiche, sanitarie e sportive. Un richiamo a titolo esplicativo è stato fatto sull’incongruenza che vede da una parte l’innalzamento delle Dune a mitigare la presenza del porto e dall’altra la crescita in altezza del tiro dei container posti dietro, una vera presa in giro. Altro aspetto importante evidenziato l’impossibilità di utilizzo da parte delle navi ormeggiate dell’alimentazione elettrica da terra, già pronta da anni in due punti, e la risposta da parte di Signorini ha aperto un possibile scenario positivo, probabilmente entro l’anno.
Dopo due ore abbondanti il Consiglio, che si è svolto in modo esemplare per condotta, organizzazione, contegno, è stato sospeso per consentire ai rappresentanti delle Istituzioni di lasciare la sala. Una considerazione: mai era accaduto che così tante e autorevoli personalità fossero presenti ad un Consiglio Municipale. Questo deve essere dovuto sicuramente all’importanza del tema, alla mobilitazione generale dei cittadini, ma altrettanto al continuo e instancabile lavoro del Presidente del Municipio Guido Barbazza.
Durante la sospensione una riunione dei Capigruppo, partendo da un documento presentato dalla Minoranza, intensivamente emendato e modificato, ha portato alla condivisione di un Ordine del Giorno condiviso e presentato da tutti e poi votato all’unanimità, alla ripresa dei lavori. L’Ordine del Giorno votato conferisce un forte mandato al Presidente Barbazza per continuare ad operare affinché la fabbrica dei cassoni non si realizzi a Pra’ e si prolunghino pista ciclo-pedonale e dune lungo il lato di levante del terrapieno portuale.
I cittadini attendono con speranza una conclusione finalmente positiva della vicenda “cassoni” e rimangono in vigile attenzione nei confronti del paventato cantiere ”logistico” di stoccaggio del quale non è stato possibile capire né la natura, né la durata, e soprattutto non ne comprendono la necessità se non come una ulteriore caparbia ostinazione da parte di Autorità di Sistema Portuale di non ammettere di aver sbagliato individuando il sito di Pra’ per i cassoni.
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