I 50 anni della Chiesa di Nostra Signora del Soccorso e San Rocco

15 dicembre 2019: le celebrazioni per i 50 anni della chiesa

Luciano Bozzo

Il 2019 che si va a concludere è stato anno di importanti e significativi anniversari per Pra’; abbiamo infatti celebrato i 150 anni dalla nascita della Banda Colombi, nata come Banda musicale municipale dell’allora Comune di Pra’ nel 1869, ed i 100 anni della Società di Mutuo Soccorso degli Armatori, Capitani, Marinai e Pescatori di Pra’, sorta nel 1919 (oggi S.M.S. Pescatori Pra’).
Cinquant’anni fa poi, il 18 dicembre 1969 la Chiesa di Nostra Signora del Soccorso e di San Rocco veniva consacrata ed aperta al culto divenendo la nuova chiesa e sede parrocchiale.
Pochi giorni fa, domenica 15 dicembre, i cinquant’anni della chiesa sono stati ricordati e festeggiati dall’Arcivescovo di Genova Cardinale Angelo Bagnasco che vi ha celebrato messa nel pomeriggio e dal parroco Don Andrea Robotti. Il Cardinale Bagnasco nel corso dell’omelia ha affermato: << Noi celebriamo oggi 50 anni della Consacrazione di questa chiesa. Consacrare significa dedicare totalmente una cosa, una persona a Dio e questo tempio è stato dedicato 50 anni fa dal Cardinal Giuseppe Siri totalmente a Dio, per il culto, per la preghiera, per la adorazione, per l’ascolto della parola di Dio, per la crescita della fede, per le gioie e le lacrime che ognuno di noi e di coloro che sono venuti prima di noi, ha fatto qui davanti all’altare.>>

15 dicembre 2019: l’Arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco celebra i 50 anni della chiesa di N.S. del Soccorso e San Rocco

La parrocchia di Nostra Signora del Soccorso e di San Rocco era stata creata nel maggio 1943 come Prevostura per decreto dell’allora Arcivescovo di Genova Cardinale Pietro Boetto ed aveva inizialmente sede nella omonima chiesina che a cominciare dai secoli XV e XVI sorgeva sul lato di ponente della piazza del Popolo, piazza in seguito dedicata al patriota Amatore Sciesa. L’antica chiesa venne però demolita in maniera scellerata alla fine del 1955 per ampliare la viabilità tra piazza Sciesa e via Fusinato e così già nel 1948 la sede parrocchiale fu trasferita in un ex cinema al centro di via Fusinato (il “Praese”) adattato allora a chiesa, mentre oggi ospita un supermercato.

La vecchia chiesa in un’immagine del 1918.

Parallelamente furono progettati i lavori per la costruzione di una nuova grande chiesa immediatamente alle spalle di Piazza Sciesa; a causa di vari ritardi i lavori, come recita anche una targa posta all’ingresso della chiesa, iniziarono però solo il <<30 ottobre 1965 con il concorso dello stato su progetto dell’architetto Giuliano Forno sorretto dalle offerte dei parrocchiani e dagli amici benefattori>>.
Nella targa vengono anche citati il direttore dei lavori l’ingegnere Giovanni Canepa, lo scultore Stelvio Pestelli (autore del grande Crocifisso in legno che sovrasta l’altare), l’impresa Antonio Loria e figli che si occupò della costruzione e Mons. Bartolomeo Pesce che ne ispirò la progettazione.

Il 18 dicembre del 1969, come detto, ci fu la consacrazione con cerimonia ufficiale celebrata dall’Arcivescovo di Genova Cardinale Giuseppe Siri. Nella foto di quella celebrazione che vi mostriamo si possono notare a sinistra i due parroci che hanno avuto un ruolo di grande rilevanza nella storia non solo della parrocchia ma della Delegazione di Pra’ rimanendo giustamente nel cuore dei Praesi e che anche il Cardinale Bagnasco ha ricordato nel corso della sua omelia; in primo piano Don Giorgio Parodi che fu parroco dal 1977 al 2004 e dietro di lui, vestito di rosso, Don Federico Pironi, parroco dal 1948 al 1977.

18 dicembre 1969: l’Arcivescovo di Genova Giuseppe Siri consacra la chiesa

Un’altra targa in marmo sempre all’ingresso della chiesa ricorda la figura di Don Pironi: <<per 28 anni Prevosto a San Rocco di Pra’ dedicò tutta la sua attività sacerdotale per la realizzazione di questo complesso parrocchiale>>. I suoi resti riposano in un sarcofago nella parte destra della chiesa. Don Giorgio Parodi è ricordato come un sacerdote energico ed attivo, generosamente presente e sempre in prima linea sui temi sociali ed ambientali più scottanti della nostra terra praese.

Le campane e l’imponente organo della nuova chiesa vennero inaugurati e benedetti dal Cardinale Siri, rispettivamente il 15 novembre 1975 ed il 21 maggio 1984.

L’abside della chiesa; ai lati del Crocifisso di Stelvio Pestelli le due tele della scuola del Guercino e di Evasio Montanella,

L’attuale chiesa, ad una sola navata, molto ampia e di aspetto decisamente moderno ospita alcune delle opere che arricchivano un tempo la vecchia chiesa. Don Robotti, che guida la parrocchia da circa un anno, e Nando Campanino del Comitato Culturale Praese ci hanno fatto gentilmente da guida alla loro scoperta. Ci riferiamo alla grande pala posta in alto a sinistra dell’altare; la tela, dipinta ad olio, raffigura Nostra Signora del Soccorso ed i Santi Rocco e Sebastiano ed è attribuita alla scuola del Guercino, risalente quindi con buona probabilità al Seicento. Altrettanto antica è anche la sua cornice dorata perfettamente conservata. Provengono dalla vecchia chiesina anche un pregevole medaglione “della Pietà” in marmo

Il medaglione in marmo proveniente dall’antica chiesina di San Rocco e N.S. del Soccorso

bianco con antica cornice in legno dorato, posta sulla parete di sinistra della chiesa e forse anche un dipinto raffigurante probabilmente San Carlo collocato nella parte destra vicino alla parete di ingresso.
Una statua lignea di San Rocco con ai piedi il suo fedele cane, conservata oggi nella Sacrestia adornava invece la chiesa di via Fusinato nei primi decenni del dopoguerra.

La statua in legno di San Rocco

Purtroppo le antiche argenterie di San Rocco vennero vendute per finanziare la costruzione del nuovo tempio.
La chiesa attuale espone anche due capolavori del pittore praese Evasio Montanella: Gesù crocifisso che abbraccia San Paolo, dipinto posto in alto a destra dell’altare ma originariamente pala d’altare della cappella di Torre Cambiaso. Una seconda copia di questo quadro si trova anche sulla parete opposta a sinistra dell’ingresso alla chiesa. La seconda opera di Montanella è un olio su tela del 1939, raffigurante un sacerdote (Prè Scilaea) che sul colle di Torre Cambiaso impartisce “la benedizione delle patate”, attorniato dai contadini, per scongiurare i danni arrecati alle colture dalle dorifere o “bagoin de patatte”; è collocata sulla parete in fondo alla chiesa a sinistra dell’abside.

La statua di San Pietro

E non va certo trascurata, sulla parete di destra della chiesa la statua di San Pietro dei pescatori, una statua in pietra bianca del XVI secolo che nel 1930 venne donata dalla contessa Negrone Viglietti, figlia del marchese Giulio Negrone alla Società di Mutuo Soccorso degli armatori, capitani, marinai e pescatori di Pra’ e che da allora e fino quasi alla fine del secolo scorso è rimasta sulla facciata della sede e del bar della stessa società nella zona del “Mucchio” (“O Muggio”), luogo del tradizionale mercato del pesce. Dopo molti anni di oblio, nel giugno 2017 la statua è stata collocata all’interno di questa chiesa mentre una sua copia si trova sulla Fascia di Rispetto nel luogo dove un tempo era il “Muggio”. Accanto ad essa, sempre sulla parete di destra della chiesa, un’altra antica statua bianca della Madonna di origine incerta.

Notevole infine il grande Crocifisso in pregiato legno di Iroko, opera dello scultore Pestelli, sospeso sopra l’altare e fissato alle due colonne di settentrione così come l’altare, l’ambone ed il battistero, realizzati dallo stesso artista con la “pietra di Finale”, dal caldo colore ambrato ed ormai introvabile sul mercato.

15 dicembre 2019: celebrazioni per i 50 anni della chiesa
15 dicembre 2019: celebrazioni per i 50 anni della chiesa
Don Andrea Robotti, qui nel corso dei festeggiamenti per i 150 anni della Banda C. Colombi

 

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