Gli Alpini, gloria nazionale, si insediano anche a Pra’

Gianluca Ferrantin –

Se c’è una divisa che ha sempre messo d’accordo tutti, è quella degli Alpini. Il loro nome fa subito pensare a sacrificio, solidarietà e allegria. Dal 24 ottobre anche Pra’ può vantare un suo gruppo, con sede in Via Capoverde, a due passi da Via Fusinato e Piazza Sciesa. Negli anni abbiamo incontrato più volte, passeggiando per Pra’, il loro tipico cappello con la piuma; ad esempio durante le “castagnate”. In prima fila, a collaborare col C.I.V. del presidente Mauro Rossi, c’era sempre Franco Zoncheddu, nato in Branega e capogruppo della sezione di Sestri. Col tempo al signor Franco è cresciuta sempre più la voglia di creare un gruppo nel quartiere suo e di molti altri praesi che negli anni hanno fatto gloriosamente parte degli Alpini e, finalmente, il sogno di è avverato. Non è stato facile, soprattutto perché il progetto è stato portato avanti durante questi mesi di pandemia; ma alla fine, il gran giorno è arrivato; tra i primi obiettivi del gruppo ci sono il reclutamento di nuove leve e la possibilità di trovare una sede che permetta loro di devolvere più soldi per le   attività solidali. La cerimonia di inaugurazione non poteva cominciare che con l’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno di Mameli. A rendere omaggio, oltre ai vari gruppi appartenenti alla sezione di Genova, c’erano parecchie autorità; madrina della manifestazione è stata l’assessore comunale Paola Bordilli; per il Municipio Ponente erano presenti il presidente Claudio Chiarotti e il consigliere Roberto Ferrando. Non ha voluto inoltre mancare il giovane presidente dell’ANPI di Pra’, Silvano Chierotti, che in occasione della deposizione della corona ai caduti in Piazza Bignami ha letto la toccante lettera del partigiano Armando Amprino scritta dal carcere il 22 dicembre 1943 e con cui annunciava ai genitori la condanna a morte. La lettera si concludeva con l’esclamazione “Viva gli Alpini!”, a testimonianza di quanto certi valori possano accumunare persone che nella vita abbiano preso strade differenti. Il corteo si è poi recato presso la chiesa di San Rocco, dove don Andrea ha officiato la messa in loro onore.. Non poteva mancare infine il momento conviviale, con il “rancio” servito nel salone della parrocchia; fra una portata e un bicchiere di buon vino non sono mancati i canti e i ricordi di una vita.

Viva gli Alpini!