La Redazione –
Nella notte di ieri i soliti, stupidi ignoti hanno preso di mira cartelli e piante nel parco Dapelo….lasciando la loro sciocca ed insulsa firma su manufatti che abbellivano i giardini, e che sono costati soldi e fatica a coloro che li hanno realizzati ed installati.
I cittadini sono furibondi, ma certi che il raid venga da fuori.
Si, perché i paesi amano e rispettano cio’ che hanno ottenuto a fatica! Ecco la testimonianza di Maria Luisa Decotto, praina Doc, che ci ha segnalato lo scempio:<< I bei pannelli che descrivono la storia del Parco Dapelo e ne illustrano le specie ed essenze arboree sono stati brutalmente deturpati da ignoti, che non si sono vergognati di imbrattare anche le targhe che riportano il nome del Parco, intitolato ad una delle persone più amate e stimate di Pra’, il dottor Dapelo, medico per vocazione e unica vittima della terribile alluvione del 1993. Sicuramente non si tratta di Praesi, perché nessun vero Praese si sarebbe mai neppure sognato di compiere un simile sfregio. Un proverbio antico dice : : “Fa ciù ùn che desmùggia, che centö che ammùggia”. Nel senso che uno stupido distruttore può in un attimo annullare il lavoro paziente e gratuito di decine di volontari della Fondazione Primavera. Davvero una passeggiata triste, vi mando le foto, non hanno risparmiato nemmeno la povera agave>>
Chiediamo al Municipio di intervenire subito per pulizia e rimozione scritte con idropulitrici e per installare un sistema di video sorveglianza nel parco.
Buongiorno
Purtroppo oltre ai problemi di scarsa manutenzione,carenza di pulizia, concessione di spazi pubblici a privati, assenza di bagni pubblici accessibili ci dobbiamo aggiungere anche questa.
A parte ciò segnalazione inoltrata.
Roberto condivido tutto quello che hai scritto aggiungere però zingari che lasciano vestiti ovunque trafugati dallo staccapanni ..forze dell ordine inesistenti vigili urbani che non rispondono mai se
Interpellati al telefono .. persone che bevono sacchetti ricolmi di birre e vari alcolici lasciandoli per terra … Bisogna avere rispetto ma anche farsi rispettare e se non lo fa chi e delegato a farlo possiamo metterci il cuore in pace.
Purtroppo il nostro livello di civiltà sta crollando in modo spaventoso. E non sono poi tanto sicura che non siano Praini. L’indecenza e la maleducazione regnano ovunque, purtroppo
E’ la naturale conseguenza di vivere in un modo di incivili e teppisti. La prima cosa da fare è quello che si fa per le nostre abitazioni: custodirle, proteggerle e difenderle da deficienti. Il Parco Dapelo lo volevate di libero accesso e senza recinzioni, ora mi sembra del tutto fuori luogo questo grido. Dal nostro punto di vista ha subito pochissimi incidenti considerata la struttura libera. Potremmo dire che l’avevamo detto, ma non lo diciamo… #CerchiBuluOnlus
Il Parco Dapelo appartiene ai cittadini di Pra’ ed è e sarà sempre accessibile ed aperto a tutti. Non ci saranno mai cancelli o barriere che ne possano limitare l’ingresso. Fuori luogo è chi , strumentalizzando i concetti di protezione e difesa, vorrebbe mettere le mani sul parco o zone dello stesso magari per altri interessi. No pasaran . . Il Parco Dapelo appartiene ai Cittadini di Pra’ ed Libero. Aperto ed Usufruibile da tutti, anche dagli Imbecilli.
Il nostro Parco Dapelo è nato così: libero e aperto … e così DEVE RIMANERE… D’altronde l’altro piccolo parco, i Giardini Antonietta Vignolo di via Pieve di Teco sono stati da sempre recintati e chiusi eppure sono stati vandalizzati al punto tale NDA scoraggiare anche i volontari che se ne prendevano cura. NON È CHIUDENDO che risolveremo , infatti gli idioti e i vandali lasciano ovunque le loro stupide tracce. Quello che ci serve ora è un carico di responsabilità collettiva, di vigilanza diffusa, di cura del territorio, insieme con una costante opera di educazione e rieducazione. Chiedo alle scuole di Pra’ di collaborare affinché i ragazzi si sentano pienamente coinvolti nel rispetto e nella cura di ciò che li circonda.
La mamma degli stolti e’ sempre incinta
Concordo con molti commenti che mi precedono: il Parco e’ nato senza confini, direttamente fruibile dal quartiere e tale deve rimanere: poveri noi, se dobbiamo affidare ad un cancello la sua salvaguardia, il primo cancello si chiama educazione, il secondo senso civico,il terzo rispetto…e potrei andare avanti all’infinito.
Costoro possono solo vergognarsi di essere cosi’ scemi ed inutili…