Elis@Provinciali-
Questo articolo devo per forza scriverlo in prima persona…si, perchè ho conosciuto Michele che era un bambino della primaria, timidino, ma già deciso sulle cose che gli piacevano,silenzioso e riflessivo, se ne usciva all’improvviso con frasi azzeccate e da adulto; giocava con i miei figli e volentieri, restava a cena con noi, apprezzando in particolare il mio minestrone alla genovese. La mamma Gabriella era mia collega di catechismo, e spesso ci frequentavamo, per i bambini o altro…una bella amicizia che non e’ mai venuta meno, pur se gli anni sono passati, e non ci si vedeva piu’ tanto. Un bel giorno, smanettando su FB, mi imbatto in in un bel ragazzo che suona con perizia una tastiera, poi passa ad una chitarra acustica e….lo riconosco immediatamente, anche se mai mi sarei aspettata un cambiamento del genere, essendo stato Michele un bambino di poche parole, non portato ad esibirsi; sono ragazzi che ti sorprendono con cose che non avresti mai pensato…. e cmq si rivelano con exploit che dici <<Ecco a cosa pensavi, Michele, cosa escogitavi per il tuo futuro!>>
Allora, questi social tanto vituperati, e’ vero che fanno rincontrare le persone, anche dopo vent’anni e piu’…. Il resto e’ storia di questi giorni e con grande piacere ho chiaccherato con il “cantautore praino”, avendo la conferma che , nella vita, se ami la musica, essa diventa parte profonda del tuo essere e per lei, dedichi tutte le tue energie per migliorarti. Le persone cambiano,ma non poi tanto, “in nuce” nella testa di un bambino vi sono già dall’infanzia tante potenzialità…Scopro che ha studiato presso l’Accademia Teresiana di Arenzano, pianoforte e tastiera, andando avanti a perfezionarsi con rigore e costanza…facendo ogni tanto qualche esibizione, a scuola, giusto per vedere l’effetto che fa…Poi, i ragazzi crescono , anche la passione e’ andata crescendo ed ora, sono già alcuni anni che Michele (Mike, prego) si unisce a progetti musicali di altri artisti o gruppi, suonando nei festival locali , nelle serate per grandi strutture giovanili, con i cosiddetti “emergenti”, a Milano, a Roma, a Forli’,in tante città d ‘Italia. Si inserisce in un Collettivo artistico che fa capo ad a serie di tecnici condivisi, video maker, grafici, stilisti e quant’altro occorre per perfezionale il prodotto finale. A volte cambiano i soggetti, ma l’impronta resta una, il piu’ professionale possibile.
Volendo saperne di più come chiedo a Mike come definirebbe la musica che fa <<Beh, in certe tracce ha una prevalenza la parte strumentale, a me piace tanto sia la tastiera che la chitarra, in altre, essendo in parecchi, seguiamo testi autoprodotti, ogni cantante e’ anche coautore, sempre seguiti dagli specialisti tecnici di Arenzano , che ci aiutano a rifinire il progetto definitivo.
Parlami di un momento particolarmente bello che hai vissuto suonando << Recentemente, nel corso del festival di Sanremo,si svolgevano eventi collaterali per noi giovani artisti e presso l’Hotel des Anglais, il nostro gruppo , 95% Nero, ha vinto il primo premio in un contest: e’ stata una grande gioia e soddisfazione>>
Ci credo…ma come vedi il tuo futuro? Pensi o vorresti sia possibile vivere di musica, guadagnando e divertendoti?
<<E’ proprio quello che desidero, infatti comunque gia con le serate e lezioni di musica ho alcune entrate e poi mi sto perfezionando, per essere un artista completo, mi sono iscritto allAccademia delle Belle arti teatrale Ligustica di Genova…>>
Allora il mio “in bocca al lupo” ti accompagni per tutto il tuo percorso…tiemini al corrente di ogni sviluppo e complimenti di cuore….saro’ felice di vederti famoso e poter dire di averti intervistato ai tuoi esordi!
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