Velocifero-
La Capitaneria di Porto di Genova, nella persona del Capitano di Corvetta Mauro Casanova, ha cortesemente risposto alla richiesta della FondAzione PRimA’vera, che ha fatto seguito alla richiesta del Presidente Onorario della FondAzione, Ingegner Guido Barbazza, avanzata nell’ambito del Tavolo Tecnico “Pra’lmarium”, di «conoscere quanti dei controlli riportati sul sito della Guardia Costiera sono stati effettuati presso il Bacino Portuale di Pra’ che, per la sua specificità, separazione dal resto del Porto di Genova, ed insistenza su un territorio, quello di Pra’, lontano circa 15 chilometri dal centro di Genova, non si ritiene possa rimanere anonimo e non identificato nelle informazioni che vengono messe a disposizione». Il Comandante Casanova ha infatti comunicato che «i controlli eseguiti presso il Bacino Portuale di Pra’ sono stati 9 (documentali) + 7 (con campionamento ed analisi) nel corso del 2018, 13 (documentali) + 6 (con campionamento ed analisi) nel 2019 e 9 (documentali) + 3 (con campionamento ed analisi) nel 2020 (sino al 31 ottobre). In comparazione con il totale dei controlli effettuati in tutto il Porto di Genova (Genova, Sampierdarena, Multedo e Pra’) i controlli effettuati a Pra’ sono risultati così essere il 20 % per i documentali e il 18% per i campionamenti ed analisi nel 2019 e rispettivamente il 18% e il 16% nel 2020. La Capitaneria di Porto ha anche gentilmente comunicato che «sarà cura della Capitaneria di Porto di Genova valutare se sia praticabile un aggiornamento del proprio sito web affinchè le informazioni attualmente pubblicate possano essere suddivise anche in relazione al bacino portuale nel quale ormeggiano le navi sottoposte a controllo» con ciò venendo incontro alla richiesta specifica avanzata dalla FondAzione. Altra informazione interessante fornita è che «i controlli eseguiti dalla Capitaneria di porto in merito all’uso dei combustibili da parte delle navi che scalano il porto di Genova, risultano in linea con le percentuali imposte dalle vigenti disposizioni comunitarie e nazionali» e che «i controlli eseguiti non rimangono fini a se stessi, ma vanno sistematicamente ad alimentare un data-base comunitario di settore denominato “Thetis Sulphur”, all’uopo creato dall’EMSA (European Maritime Safety Agency) per rendere sistematici, coerenti ed uniformi i controlli di settore nell’ambito degli Stati Membri». Il database, tra l’altro, viene consultato sistematicamente al fine di discriminare in modo logico le navi da sottoporre prioritariamente a controllo, in relazione alla storia ispettiva delle navi in arrivo e ad altri parametri evidenziati nell’ambito del medesimo database. «Quanto comunicato – ha inoltre sottolineato il Comandante Casanova – sta a significare l’assoluta coerenza con cui viene eseguita l’attività ispettiva che, oltre a rispondere a precise direttive nazionali e comunitarie, viene costantemente supervisionata dal Ministero dell’Ambiente, “focal point” nazionale per la materia in parola». La Capitaneria di Porto ha anche chiesto di poter poter conoscere su quali fondamenti sia basata l’affermazione della FondAzione «presso il Bacino Portuale di Pra’ non è infrequente notare intense fumate nere, dense di particolati, o giallastre, segno evidente di operatività con combustibili ad alto tenore di zolfo, che risultano in conflitto con la situazione riportata», e la FondAzione ha così provveduto ad inviare le immagini, ricevute da cittadini praesi, di 5 fumate nere ed 1 fumata gialla emesse da navi in sosta o in manovra a Pra’. Al di là degli aspetti tecnici è positivo riscontrare una così intensa e qualificata comunicazione ed interazione tra i cittadini e la Capitaneria di Porto per quanto riguarda il Bacino Portuale di Pra’, importantissimo strumento per migliorare ulteriormente i rapporti tra realtà portuale e cittadinanza di riferimento e continuare nel percorso verso zero emissioni portuali inquinanti, acustiche e di gas in atmosfera.
Importante la collaborazione posta in essere con la Capitaneria…e monitorare con essa la qualità dell’aria nei pressi del Porto di Pra’.
Con tutte le innovazioni tecnologiche per elaborare carburanti sostenibile e senza scorie che colorano il cielo di nero, bruno, giallo ecc.ra, siamo al 100% schierati per avere ZERO emissioni nocive nell’azzurro di Pra’-
Grazie alla fondazione per questa ulteriore azione che si vede è portata avanti da gente che se ne capisce di queste tematiche e che può dialogare alla pari e anche in modo superiore con le autorità preposte. Ho letto con attenzione i numerosi articoli specialistici pubblicati su Supratutto e li trovo sempre più approfonditi dettagliati ed adattati al nostro territorio di quelli del Secolo o altri giornali.
Pietro ha ragione e da speranza quanto scritto su elettrificazione, batterie, gas naturale, la possibilità come dice Ariel di avere ZERO emissioni nocive a Prà è possibile e con la fondazione sul pezzo potrà essere realizzata