Forza Pra’, che ce la fai !

Guido Barbazza #

Forza Pra’, che ce la fai ! Sembra impossibile, dopo decenni di fregature, negatività, servitù, delusioni, frustrazioni, che tutto ciò possa accadere. Così presto, in un modo apparentemente così facile. Ad un anno dalla nascita della FondAzione PRimA’vera, che con il suo stile ottimista, propositivo, responsabile, innovativo, ha portato Pra’ nell’agenda e tra le priorità della politica cittadina, si susseguono cose positive per la Delegazione. E’ cominciato tutto con la Conferenza “Pra’ Futura” nel maggio dello scorso anno, che ha visto grande partecipazione della cittadinanza e una presenza massiccia, pressoché totale, dei vertici del Comune, del Municipio, dell’Autorità Portuale, della Regione, delle Ferrovie. Tutti insieme. Cose mai viste a Pra’. E da allora è successo di tutto e di più, e sempre in chiave positiva. Prima l’approvazione dei progetti e lo stanziamento dei fondi per la realizzazione delle dune alberate di separazione Porto – Abitato di Pra’ e degli impianti elettrici per l’alimentazione da terra delle navi ormeggiate, vera e unica soluzione del problema del rumore e delle emissioni di gas di scarico durante la sosta in porto. Poi, anche grazie all’intervento determinante della FondAzione presso l’Unione Europea, a Bruxelles, sono stati finalmente sbloccati i fondi per il P.O.R. – Pra’ Marina, il cui primo cantiere, quello di Ponente, è già attivo. Ancora, con la decisione di spostare a mare di circa 30 metri la ferrovia nel tratto davanti ai sestieri di Pra’-Palmaro e Pra’-Cà Nuova, dal Rio Branega al Rio San Giuliano, per realizzare una passeggiata di estensione verso Ponente della Fascia di Rispetto di Pra’, con studi di fattibilità in corso per la realizzazione di un canale di acqua di mare che alimenti e rinfreschi l’acqua del canale di calma di Pra’, secondo la visione “Ridiamo il mare a Pra’-Palmaro e Cà Nuova”. Sul fronte dell’identità della Delegazione è stata ottenuta l’attribuzione ufficiale della corretta denominazione del porto, che da settembre del 2014, per Decreto dell’Autorità Portuale, si chiama, finalmente, ufficialmente, con il suo giusto nome: “Porto di Pra’ “. Ma non solo, anche la Società Autostrade alla fine ha capitolato, accettando di modificare la denominazione sbagliata del casello di Pra’, che non si chiamerà più, erroneamente, “di Voltri”. Ma la vera “bomba” è di questi giorni, con la pubblicazione del Piano Regolatore Portuale definitivo. La portata della cosa è d’immane rilevanza per Pra’, per il suo territorio e per la sua gente, in quanto i tre scenari preventivi prefiguravano ulteriori, massicci, riempimenti solo ed esclusivamente davanti a Pra’, con una estensione abnorme del terrapieno portuale, per un vero e proprio “seppellimento” definitivo della Delegazione. Ciò a fronte di contropartite variabili tra la mediocrità e il nulla. E qui si è visto il valore del confronto qualificato e costruttivo tra cittadini e istituzioni, con un piano ufficiale che ricalca in concetto di “Isola” proposto dalla FondAzione PRimA’vera, che vedrà il canale di calma estendesi a lambire tutto il litorale di Pra’, fino al Rio San Giuliano, con contestuale estensione della Fascia di Rispetto. Un passaggio epocale, che costituisce una pietra miliare fondamentale per il disegno di Pra’ Futura, per una Pra’ che, come la mitica “Fenice”, rinasce dalle sue stesse ceneri e spicca il volo verso un destino di felicità e prosperità. E non è finita qui, considerando il considerevole numero di progetti e proposte migliorative su cui sta lavorando la FondAzione. Certo, è lunga la strada per riportare “al top” un paese devastato, umiliato, asservito, persino eliso, come Pra’, ma la “Lunga Marcia” ormai è iniziata, e non si fermerà. Sì, adesso possiamo veramente gridare: “Forza Pra’, che ce la fai ! “.