Finalmente riapre il “Nuovo Cinema Palmaro”

Elis@Provinciali –

Prezzi modici, ampia programmazione, con una vasta gamma di orari e repliche per ogni fascia di utenza, la sala offre confort e svago tutto l’anno salvo i mesi dell’estate, e spesso ospita rassegne cinematografiche di interesse culturale.

NUOVISSIMO PROIETTORE DIGITALE 4K, SISTEMA AUDIO DOLBY DIGITALE , SALA CON RICAMBIO ARIA POTENZIATO, ACCESSO E SERVIZI PER PERSONE DISABILI,

Sito internet dedicato, opportunità di sconti e convenzioni. E’ possibile iscriversi ad un servizio di notifica della programmazione sia per E-mail che tramite Wattsapp, si sa che comunicazione digitale  estremamente efficace…e comunque, Supratutto pubblica ogni settimana da anni i films in programmazione, e spesso, anche dettagliate recensioni di proiezioni particolarmente di successo e di valore artistico. Qual e’ l’opera con cui esordisce la stagione cinematografica 2019/2020 del Nuovo Cinema Palmaro? Si e’ scelto di aprire con un grande classico, per grandi e piccini, “Il Re Leone”.

Riportiamo un brano delle osservazioni di Simona Santoni, su “Panorama” <Venticinque anni dopo,Il Re Leone, l’amato classico dell’animazione Disney, torna al cinema, dal 21 agosto nelle sale italiane. Non più in veste di cartoon ma in quella di film di animazione computerizzata fotorealistica. Quindi sì, sempre di animazione si tratta. Il leoncino un po’ boriosetto e ingenuo, costretto a fare i conti con le sue debolezze, sembra uscito davvero dalle africane “Terre del branco”, in carne e artigli. Questo “effetto realtà”, però, poco aggiunge al cartone che nel 1995 vinse il Golden Globe come miglior film commedia o musicale(e altri due Globe per le musiche) , più due Oscar per canzone e colonna sonora. Anzi, toglie un po’ di magia. Quindi… perché, ora, questo rifacimento?

La risposta sembra chiara: 497 milioni di dollari, gli incassi attuali del film negli Stati Uniti, dove è stato rilasciato il 19 luglio. A livello mondiale: 1 miliardo e 438milioni. Senza tener conto dell’inflazione, ha già superato il suo capostipite del 1994, che incassò 968.483.777 >.  Personalmente, non credo ad una operazione meramente commerciale, fa gioco la tecnologia di realtà aumentata che deve essere mostrata, esibita, da una colossale società come Disney, che detiene costantemente la leadership del prodotto, e che pertanto, funge da apripista ed esempio nelle novità espressive del cinema per famiglie, una grossa fetta di mercato certamente. Mi piace ricordare una frase arcinota dello stesso Disney <Non faccio films per fare soldi, ma faccio soldi per poter fare altri film >…ed anche < Se lo puoi sognare, lo puoi fare! >  Penso, piuttosto, ad un’ occasione per rivedere quello che fu un capolavoro nel genere, e del quale ricordo perfettamente la magia, le splendide canzoni, il doppiaggio, la resa degli ambienti sconfinati della savana, la caratterizzazione dei personaggi, e l’intreccio narrativo, nel quale l’esordio doloroso per la morte di papa’ Mufasa, maestoso leone sovrano, impone al piccolo Simba un lungo percorso di autodeterminazione per superare il dramma e riappropriarsi della propria identità di Re Leone. Inconsueto, un film che nei primi minuti presenta un’evento sconvolgente, ricordo i miei bambini molto commossi da cio’, ma l’evoluzione della storia volge naturalmente al lieto fine, e lancia un messaggio positivo ai piccoli spettatori, di coraggio, costanza, dignità.  Gli animali, parlanti ed antropomorfi, sono “tipi”, anzi, archetipi, come ai tempi di Esopo e La Fontaine: il perfido Scar, le melliflue Iene, Pumbaa e Timon, facocero e suricato, strani esseri di un altro continente, il magico babbuino Rafiki, la coraggiosa leoncina Nala rappresentano altrettanto aspetti caratteriali. Si capisce che il film era piaciuto tanto anche a me? Comunque sia, godiamoci la visione e manteniamo viva l’attività del Nuovo Cinema Palmaro, che per le figure degli addetti al botteghino ed altro, si avvale di personale volontario, come è nelle sue radici di cinema della comunità parrocchiale.

Un grazie di cuore ad Antonella, Daniela, Domenico, Francesca, Gabriella C., Gabriella P.,Giacomo,Giorgio, Giovanna, Margherita, Mary, Marinella, Marisa, Michele B., Michele P.,Paolo,Patrizia B.,Patrizia S., Remo, Rita, Silvana, Simona, Stefania,Valentino, che impegnano tanto del loro tempo ed energie, per fornirci un servizio pluristellare…e non dimentichiamoci di Giacomo Firpo, il proiezionista entrato nel mito come “L’uomo con gli occhiali scuri anche in inverno”. Alto ed imponente, burbero e scontroso come si conviene ad un genovese DOC, ma all’occorrenza, disponibilissimo, credo che abbia passato più ore della sua vita in sala proiezioni, che fuori…Da tempo immemorabile, è una colonna portante del Nuovo Cinema Palmaro.