Finalmente restaurata la mitica “fontanella” di Palmaro

Elisa Provinciali – Colgo lo spunto dall’articolo precedente ”La Piazza”, dove si ricorda appunto la graziosa fontanella che, nell’angolo di via N.S.Assunta, da tempo immemore dissetava i viandanti…. ricordo che, al ritorno dalla spiaggia, noi ragazzi ci davamo una buona sciacquata alle gambe, altrimenti, le mamme, le sentivi! per la sabbia che rimaneva intrappolata nei saldali. Naturalmente, era pure l’occasione buona per “schizzarci” a vicenda, e c’era altresi chi cercava un po’ di refrigerio all’afa estiva, mettendo direttamente la testa sotto il getto scrosciante, i maschi, preferibilmente.

I bimbi piccoli, pasticcioni, magari si sporcavano mangiando un Mottarello, e c’era lei, che permetteva una rapida pulizia al viso ed alle manine.

Anche i cani, cui i padroni aprivano il rubinetto (di quelli antichi, di ottone, a vite), volentieri bevevano alla fontanella, con lunghe e rumorose lappate nel “troggetto” in fondo.

Si vedevano spesso anche taluni pescatori sciacquarvi le esche, o riempire secchielli per tenere al fresco qualche buga, o “loasso”, quello che avevano catturato.

Non era infrequente la presenza di chi riempiva taniche o bottiglioni, convinto delle particolarita’ benefiche della sua acqua.

Era una presenza amica, come dire, faceva parte integrante del passaggio e dei riti e miti estivi di una Palmaro ancora balneare, naive, a misura d’uomo.

Poi, un brutto giorno, la fontanella ha smesso di dispensare il suo fresco e scrosciante getto: addirittura, ferita alla base da un’ampia fessura, stava negletta e silenziosa, a ricordarci la sua passata utilita’, e tanti abitanti si chiedevano come mai non venisse ripristinata, mentre il tempo trascorreva.

“Il Praino”, epico giornale che ha preceduto “SuPra’tutto”, aveva pubblicato un mio scritto, in cui si chiedeva a nome dei cittadini, di provvedere alla sua riparazione e messa in opera: lo illustrava un’immagine di Teo, dolcissimo labrador, con la sua padrona Cinzia, titolare dell’omonimo negozio di calzature, che aveva raccolto i desideri espressi dai passanti in tal senso. Avevamo interpellato il Municipio, ma non erano previsti interventi di questo tipo, e la cosa fini’ nel dimenticatoio delle belle speranze.

Finalmente, un giorno fausto, abbiamo iniziato a vedere gli operai Comunali intenti a lavorarvi; per un po’ di tempo la fontanella stava isolata dalle solite strisce rosso-bianche che circondano i cantieri, fino a che e’ stata restituita agli abitanti e non solo, in tutto il suo splendore, laccata di verde intenso, e con un rubinetto (moderno) nuovo di zecca!

E’ stato come rivedere una persona cara, un tempo acciaccata, tornare pimpante ed in piena salute. Tutti contenti, ed anzi, Cinzia Maino, che vediamo nell’immagine con Nial, sorellina di Teo, (andato a riposare nel paradiso dei bravi cagnoloni), propone di fare qualcosa di piu’. “Parlando con tanta gente, ci piacerebbe restaurare il muro grigio e scrostato alle spalle della fontanella, magari mettere un alberello e perche’ no, una piccola panchina…sarebbe un angolino grazioso, tradizionale, di sosta e refrigerio. Si potrebbero forse spostare di pochi metri le affissioni dei defunti, ed evitare il parcheggio per uno spazio limitato intorno. Dal negozio, potrei tenere d’occhio che nessuno danneggi nulla, ed anzi, se si tratta di dare un po’ d’intonaco nuovo, lo possiamo anche fare noi!”

Personalmente, la trovo un’ottima idea…Molto spesso, i cittadini contribuiscono a realizzare cose positive per il loro quartiere. Non sarebbe la prima volta, ed anzi, creare un bene comune fa si’ che lo si curi con maggiore attenzione. Municipio, se ci sei, batti un colpo!