Finalmente attivati i semafori intorno a piazza Sciesa

Luciano Bozzo –

Nell’articolo sui “semafori orbi di via Pra’ ” dello scorso 3 ottobre avevamo riportato la questione dei numerosi semafori presenti da anni e mai attivati per gli attraversamenti pedonali in via Pra’ all’altezza di piazza Amatore Sciesa e subito a levante di essa. Da anni il Municipio e il Comitato di Monitoraggio sul POR chiedevano l’attivazione di questi semafori per rendere più sicuri gli attraversamenti dei pedoni. Tanto più che oltre a non essere mai entrati in funzione i semafori creavano anche degli equivoci negli automobilisti che talvolta, per effetto del sole, erano indotti a fermarsi ad un falso rosso; per tale motivo, in attesa che gli uffici predisposti alla Mobilità del Comune di Genova potessero finalmente dare il via libera alla loro attivazione, lo “specchio” dei semafori a partire dallo scorso anno era stato coperto così da rendere i semafori “orbi”, come scherzosamente riportato nel nostro precedente articolo.
Venerdi 23 ottobre finalmente i semafori sono stati accesi come documentato dalle nostre fotografie. A tal proposito il Consigliere municipale Roberto Ferrando (delegato dalla Giunta municipale alle questioni relative al POR Pra’ Marina) ha fatto sapere che:  <<Finalmente, dopo le innumerevoli mail inoltrate ai vari enti comunali di competenza, in mattinata sono state attivate le lanterne del complesso semaforico di piazza Sciesa. Attualmente i semafori funzionano in fase intermittente, in entrambi i sensi di marcia e quantomeno segnalano agli automobilisti la presenza degli attraversamenti pedonali>>.

Dopo alcuni giorni di funzionamento in modalità provvisoria, con luci intermittenti, i semafori hanno preso a funzionare normalmente ed hanno anche prontamente innescato qualche discussione su Facebook con la tipica ed inevitabile abitudine italiana a dividersi e fronteggiarsi su schieramenti contrapposti, in questo caso tra coloro che guardano alla ridotta scorrevolezza del traffico veicolare e coloro invece che vi antepongono la maggiore sicurezza dei pedoni; ma forse, a guardar bene, anche questa nostra spiccata attitudine alla “partigianeria” sempre e comunque ed alla conseguente schermaglia dialettica, nel bene e nel male, può essere considerata come un segno distintivo della nostra cultura e parte del nostro patrimonio nazionale.