BERRUTI MARCO –
Due sono gli eventi che interesseranno Pra’ in occasione dei festeggiamenti per il Santo patrono dei pescatori: San Pietro.
Mercoledì 28 giugno alle ore 20, presso la Chiesa di San Pietro, verrà celebrata la Santa Messa; una volta terminata, partirà la processione con la cassa del Santo, i tradizionali Cristi e la Banda musicale “Colombi”. Giunti davanti al canale di calma (per gli amanti della precisione: giunti presso la Passeggiata alla Spiaggia di Pra’), San Pietro verrà posizionato su un tradizionale gozzo genovese e solcherà le acque del campo di regata, seguito dalle imbarcazioni dei pescatori, che per l’occasione illumineranno la spettacolare processione in mare con centinaia di lumini galleggianti.
Ma la novità di quest’anno è rappresentata dalla posa della statua di S. Pietro “in scio muggio”. Infatti Giovedì 29 giugno alle ore 18, alla presenza del neo-Presidente del Municipio Settimo Ponente, Claudio Chiarotti, si terrà l’inaugurazione e benedizione della appena restaurata statua del Santo. Si tratta dell’antica statua votiva che si trovava sulla facciata del bar della S.M.S. Pescatori. Questa antica associazione venne fondata nel 1919 per tutelare gli interessi dei pescatori praini, che all’epoca costituivano una comunità molto numerosa; la società di mutuo soccorso costruì una palazzina in muratura su un tratto di spiaggia adiacente la ferrovia, ossia sul più conosciuto “mucchio”, dove vennero stabiliti la sua sede e successivamente un bar, punto di ritrovo per i soci e non solo.
Il 29 giugno 1930, in occasione dei festeggiamenti di S. Pietro, la Contessa Viglietti, figlia del Marchese Giulio Negrone, donò all’associazione una statua, raffigurante il Santo Patrono di Pra’ e dei pescatori, la quale venne collocata in una nicchia sul tetto della “casetta dei pescatori”.
Pra’ negli ultimi anni è stata oggetto di un radicale restyling, il “mucchio” non esite più e la sede della S.M.S. Pescatori si è trasferita lungo il canale di calma. Dove sorgeva la “casetta dei pescatori” ora si trovano un parco giochi per bambini e la “Rotonda Muggio”, entrambe nate a seguito dei lavori del POR Pra’ Marina. Dopo molti anni di assenza, giovedì 29 la statua ritornerà sul “mucchio”, venendo posizionata su un pilone nell’area antistante al Palamare; sarà, inoltre, l’occasione per ripercorre i 98 anni di storia dell’associazione e ricordare i soci recentemente scomparsi.
L’originale della statua è stata restaurata grazie al contributo del Comune di Genova e verrà custodita all’interno della Parrocchia N.S. del Soccorso e S. Rocco, mentre sul “mucchio” verrà esposta una copia in gesso.
Questa speciale giornata si concluderà con un lauto rinfresco.
Bellissimo programma, storia interessante e commovente…anche io, nata a Pra’, certe cose non le sapevo e ringrazio di cuore la Societa’SMS Pescatori Pra’, e l’autore dell’articolo, per aver condiviso un pezzo importante della storia del nostro litorale.Anche le foto d’epoca…
Non manchero’ alla collocazione della statua, alla S. Messa ed alla processione in acqua della barca con la statua del Santo, patrono e protettore dei pescatori, poiché pescatore egli stesso.
In seguito, Gesu’ lo volle-pescatore di anime- e poi divenne il capostipite della nostra chiesa cattolica romana. Naturalmente, queste sono cose note, ma e’ bello ricordare la figura di San Pietro, cosi’ importante per Pra’.
Quando la casetta del SMS e le casette dei pescatori furono improvvidamente ed ottusamente demolite presi posizione affinchè la statua di San Pietro dei pescatori fosse salvata e conservata per ritornare ad essere posizionata in quella che già immaginavo come la PRA’ FUTURA. sono perciò molto contento e grato all’SMS Pescatori Pra’ di avere operato per ricollocarla in bela vista, più o meno nello stesso posto dove si trovata. Viva l’SMS, viva San Pietro, Viva Pra’.
Bellissime tradizioni che conservano e valorizzano la memoria dei tempi andati, le nostre radici che non dobbiamo dimenticare, le usanze e i costumi di quando Prà e il mare erano una cosa sola. Complimenti per l’iniziativa e i ricordi che sono veri cimeli del passato.
Qui respira il cuore antico di Prà.
Emoziona sempre scoprire le tradizioni del luogo dove si vive. Non le conoscevo. Grazie per avercele tramandate. E’ un patrimonio che va conservato