Fascia di rispetto: quale futuro si profila all’orizzonte?

Maria Luisa Decotto-

27 aprile 2019, ore 10 , è convocata l’Assemblea Ordinaria di Pra’ Viva per approvare il Bilancio consuntivo del 2018 e quello preventivo del 2019. Ai primi due punti sono previste le consuete Relazioni del Presidente e dei Sindaci Revisori, ma al punto 5 compare un argomento molto importante “Resoconto sulla proposta del nuovo assetto gestionale della fascia di Rispetto”. Perché un argomento molto importante? Perché si andrà a decidere su come sarà gestita in futuro la nostra Fascia e questa gestione influirà in maniera determinante sul futuro della Fascia stessa.

E’ bene ricordare come e perché nacque la Fascia, una striscia di terra e di mare che i cittadini riuscirono a “strappare” all’ingordigia del Porto Container per non perdere del tutto il contatto con l’acqua, un contatto che aveva da sempre segnato e caratterizzato la loro vita. Una separazione dalle attività portuali e uno spazio che doveva compensare almeno in parte la perdita della magnifica spiaggia e consentire ai praesi, in primis, e poi a tutti i cittadini, di continuare a praticare le attività e gli sport collegati al mare: la pesca sportiva e professionale, il canottaggio, il nuoto e la pallanuoto, a cui si aggiunse ben presto l’immancabile calcio, lo sport più amato e praticato da tutti, e poi la bicicletta, la corsa, la camminata veloce, la ginnastica e tutte le varie attività ludico-sportive finalizzate ad aggregare e a creare socialità…  La gestione della Fascia di Rispetto fu affidata ad una Associazione di secondo livello, Pra’Viva, che armonizzando le varie esigenze potesse dare a ciascuno il suo spazio e consentire nel contempo anche la manutenzione del verde, delle passeggiate ciclopedonali, delle aree comuni. Una gestione sociale e solidale, in modo da permettere anche che le varie attività potessero avere un costo sostenibile per i cittadini e per le nostre Associazioni storiche, nate non per lucro, ma per promuovere appunto la socialità… non dimentichiamo che noi abitanti di Pra’ avevamo una spiaggia in cui potevamo andare gratis… Ovviamente, dopo trent’anni, la gestione della Fascia necessita di un restyling, di una revisione che corregga le criticità e migliori l’efficienza. Un’operazione delicata che dovrà salvaguardare lo scopo per cui la Fascia è nata e la sua destinazione. Attualmente ciò che si prospetta è uno spacchettamento per cui ciascuno farà per sé, avrà una sua concessione e verrebbe meno il sistema solidale.  Le preoccupazioni ci sono. Molte delle nostre società sportive riescono a svolgere la loro importante attività sociale rivolta ai nostri ragazzi solo grazie al volontariato e alla profonda passione; se lasciate sole riusciranno a sopravvivere o saranno soppiantate da altre società più “ricche” ? Siamo forse alla soglia dell’atto finale? I cittadini praesi, dopo aver perso la spiaggia, il mare, il silenzio e il buio della notte, l’aria pulita che avevano un tempo, la brezza di mare ormai sparita, si apprestano a perdere anche la loro Fascia? Saremo solo degli “ospiti” là dove sorgeva la nostra spiaggia?La Fascia di Rispetto nacque da un movimento popolare, fu una conquista dei cittadini e forse sarebbe bene che tutti i cittadini fossero coinvolti nella decisione su quale sia la migliore forma di gestione di questo spazio così significativo e importante.