Fantozzi e il Vecchio e il Mare nella serra del basilico

Giuseppe Bruzzone –

A Genova nel 2007 viene fondato il Teatro Pubblico Ligure dal direttore
artistico Sergio Maifredi, una impresa teatrale impegnata in
rappresentazioni teatrali nazionali e internazionali, festival, mostre d’
arte con l’ intento di valorizzare beni artistici e paesaggistici della
nostra Liguria.
Quest’ anno col sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di
Genova ha ideato una manifestazione chiamata “Pellegrinaggi
metropolitani, passi parole e musica per rammendare i margini” lo
scopo è di animare alcune località periferiche di Genova: a Cornigliano,
a Certosa, e a Pra’ in due zone: alle Serre di Pra’ in via Rolando
Ascherio 3 a, e a San Pietro di Pra’ nella omonima chiesa medioevale in
via Camillo Sivori 10.
Una serra del basilico della famiglia Bruzzone e Ferrari, noti produttori
di basilico che lo trasformano nella salsa fredda più conosciuta al
mondo: il pesto, è state scelta come ambiente teatrale.
Dal 19 al 21 ottobre così in una “stuffa” (così noi a Pra’ chiamiamo la
serra), si sono esibiti diversi artisti.
Il 19 all’ interno della serra profumata di basilico alle ore 17,30 il patrun
di casa: Stefano Bruzzone e l’ideatore delle serate, il regista Sergio
Maifredi, l’ assessore ai lavori Pubblici del nostro VII Municipio
Davide Siviero hanno salutato il pubblico e spiegato lo scopo dell’
iniziativa, dopo sul palco, posto al fianco di un campo di basilico, uno
scenario incredibile e inusuale è salito il famoso attore genovese Tullio
Solenghi che ha portato in scena uno spettacolo brillante: Una serata
Pazzesca, Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio.
“ La corazzata Potiomkin è una ca..ta pazzesca” la frase iconica che
contraddistingue il personaggio di Paolo Villaggio; il ragionier Fantozzi,
è riecheggiata nel moderno tunnel di basilico. Ha ricordato le gesta di Fantozzi, i suoi compagni: la moglie Pina, il ragionier Filini, la contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, il
Megadirettore Galattico, il prof. Zingales, Fracchia e ” Di chi voi viene
adesso” del professor Kranz, raccogliendo calorosi applausi. Tra una
lettura e l’ altra ha ricordato l’ironia di un grande attore ligure: l’
alassino Carlo Dapporto, il nostro attore iconico il grande Gilberto Govi,
una splendida lettura della canzone scritta da Paolo Villaggio “ Carlo
Martello “ per il suo Amico Fabrizio De Andre’ come l’ avrebbe letta un altro gigante del teatro: il genovese Vittorio Gassman, altri momenti di
incontri con: il Trio, Pippo Baudo, Raimondo Vianello.
Un Solenghi ispirato che ha dilettato circa cento cinquanta spettatori
divertiti, usciti col sorriso sulle labbra. Il 21 sera hanno chiuso il trittico sempre alle 17,30 Roberto Alinghieri
e l’ Ensemble Hemingway, tutti di La Spezia.
Uno spettacolo per attore ed orchestra’, letture di brani dal ” Il vecchio e
il mare” di Ernest Hemingway ( tradotto dalla nostra Fernanda Pivano)
con la colonna sonora del omonimo film, composta da Dimitri Tiomkin (
compositore di colonne sonore di importanti film tra gli anni 30 e 60),
vincitrice dell’ Oscar cinematografico 1959 come colonna sonora.
Roberto Alinghieri, spezzino attore diplomato al Teatro Stabile di
Genova è un attore a tutto campo: cinema, tv, in teatro dal 1985,
autore di testi di cabaret.
La lettura dei principali brani del “Vecchio e il mare” e’ stata splendida;
partita in sordina con: i saluti al giovane Manolin, il pescatore Santiago
che parla da solo durante la navigazione verso il largo, i dialoghi con se
stesso sono via via esplosi con la cattura del grosso pesce spada
Marlin, la battaglia con i famelici pescecani. Una lettura in crescendo,
emozionante; le lenze, le preghiere, la lunga sfida con i pesci, le mani
ferite, gli scrolloni, le mascelle dei pescecani, la fiocina, sembrava di
essere a bordo della barca!
La lettura è stata accompagnata dall’ Ensemble Emingway; un sestetto
spezzino formato da Giuseppe Bruno ( Piano e direzione, nonchè
Direttore del conservatorio di La Spezia), e dai professori: la cinese Kou
Kou Ge ( flauto), Valentina Renesto (sax alto e voce), Francesca
Simonelli (sax baritono e tenore), Danilo Grandi( contrabasso) Valerio
Giannarelli (violino ), le musiche facevano da contrappunto ai silenzi
del mare e agli stati d’ animo del vecchio Santiago, due canzoni
splendidamente interpretate da Valentina Renesto “ I am your dream”e
”Old man and the sea” hanno completato l’opera.
Alla fine degli spettacoli gli spettatori hanno degustato l’ aperitivo locale
dell’ asinello (il Corochinato) prima delle trofie al pesto, e ricevuto un
grazioso omaggio: una confezione di pesto abbinato a un segnalibro a forma di pestello con su scritto una frase: “Anche i paesi hanno la loro
bellezza. La bellezza dei desideri di milioni di esseri umani che li
abitano, e dobbiamo aiutarli a realizzare.”
Renzo Piano