Elettrificazione delle banchine quasi conclusa, lavori delle dune ben avviati; ora la mitigazione si deve spostare a ponente.

Luciano Bozzo –

Mercoledi 29 luglio si è tenuta una riunione in seduta congiunta delle Commissioni comunali V e VI. In questa riunione, avvenuta in videoconferenza su piattaforma web, l’Assessore comunale allo sviluppo economico portuale e logistico Francesco Maresca ed il Dirigente del Servizio Impianti e Ambiente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Giuseppe Canepa hanno informato i Consiglieri sullo stato di avanzamento dei lavori per l’elettrificazione delle banchine del porto di Pra’ e per il potenziamento delle dune di separazione tra il porto stesso e la Fascia di Rispetto, due opere molto importanti per la mitigazione dell’impatto ambientale del porto a vantaggio degli abitanti praesi I lavori per l’elettrificazione delle banchine stanno ormai per essere completati, molto probabilmente già nel prossimo mese di settembre. Seguirà la fase dei vari collaudi al termine della quale ci si aspetta che gli accosti elettrificati a disposizione del PSA siano funzionanti già entro la fine dell’anno. Il costo complessivo di questa opera, essenziale per abbattere l’inquinamento gassoso e sonoro prodotto dallo stazionamento delle grandi navi portacontenitori, è di 8 milioni di euro, finanziati dall’Autorità di Sistema Portuale. Canepa ha puntualizzato come l’elettrificazione delle banchine sia ormai una strategia di politica nazionale, fortemente incoraggiata dal Ministero dell’ambiente, una strategia che l’Autority genovese persegue da tempo, ha già adottato nell’area delle Riparazioni navali, sta ora portando a compimento a Pra’ e che prossimamente realizzerà anche sulle banchine dei traghetti e delle navi da crociera a Genova e quindi anche nell’area crociere di Savona. Dopo avere (finalmente) le banchine elettrificate occorre però che tutte le navi in ormeggio siano obbligate o quanto meno incentivate ad utilizzarle a pieno, come hanno richiesto e sottolineato alcuni consiglieri ed anche il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti che ha preso parte all’incontro insieme anche ad alcuni rappresentanti della FondAzione PRimA’vera. Secondo l’Autorità Portuale già oggi circa l’85% delle navi che attraccano nel porto di Pra’ sono dotate di “attacco elettrico” mentre l’assessore Maresca ha parlato di un tavolo di incontro dell’amministrazione pubblica e dell’Autorità Portuale con gli armatori che si dovrebbe tenere a settembre o in autunno proprio per cercare di avere la totalità delle navi pronte all’uso delle banchine elettrificate. L’Autority sta anche   chiedendo al governo italiano una diminuzione delle accise per le navi che le utilizzeranno e per questo obiettivo chiede anche la collaborazione dei politici liguri.  Intanto si sta anche facendo il banchinamento del sesto modulo che chiude definitivamente ogni possibile timore di una futura espansione a levante del porto; lo sta facendo un privato, Nuovo Borgo Terminal Containers e la speranza e la richiesta delle associazioni dei cittadini praesi è che anche sul lato di levante possano proseguire la pista ciclo-pedonale e gli spazi per le attività sportive ed il tempo libero.  Per quanto concerne le dune di separazione, il progetto di innalzamento e potenziamento di quelle oggi esistenti a ridosso della pista ciclabile a sud del Canale di calma, come noto, si divide in due fasi ben distinte. Una prima fase, la cosiddetta “Duna 1”, in cui verranno innalzate le dune nella parte di ponente e di levante del tratto interessato ed una seconda fase, la “Duna 2”, che opererà invece nel settore centrale, il cui terreno è in buona parte composto dalla loppa proveniente dalle acciaierie di Cornigliano ed è da diversi anni sotto sequestro da parte della magistratura anche se non costituirebbe una fonte di inquinamento ambientale o di rischio per la salute visto che il sequestro è dovuto ad irregolarità amministrative. I lavori di realizzazione della Duna 1 sono oggi in corso dopo anni di ritardo come hanno osservato sia l’attuale presidente del Municipio Chiarotti che il suo predecessore ed oggi Consigliere comunale Mauro Avvenente; circa lo stato dei lavori Canepa ha rivelato che si è arrivati a completare il 40-50% di quanto previsto. Come primo passo è stato innalzato un muro prefabbricato sul lato sud per una lunghezza di circa 300 metri a ridosso dell’azienda che si occupa della gestione e manutenzione di contenitori vuoti; successivamente sul lato nord si va ora a modellare la nuova duna che risulta più ampia e alta: viene infatti innalzata da 3 metri a 7 e poi (da settembre) piantumata con alberi. I lavori, avviati nei primi mesi di quest’anno hanno però dovuto subire un arresto ed un conseguente ritardo di circa 3 mesi a causa del “lock-down” perchè l’impresa non poteva lavorare né rifornirsi del materiale necessario. La Duna 1 attenua il rumore almeno nella parte medio-bassa di Pra’ e limita l’impatto paesaggistico, coprendo parzialmente la vista del porto anche se la sua efficacia è molto limitata invece per i quartieri più   elevati. Il costo della Duna 1 è di circa 1,7 milioni di euro. La Duna 2 verrà invece destinata a parco fruibile dalla cittadinanza come espressamente richiesto dalla Giunta comunale, ragione per cui il materiale usato risulta più costoso; anche il dover rimuovere il terreno attualmente presente sul sito fa lievitare e non di poco il costo per l’appalto della Duna 2 che si aggira sui 10 milioni di euro. Il suo finanziamento rientra tra quello delle opere previste e finanziate dal “Decreto Genova” e, ha sottolineato l’assessore Maresca, fa parte del progetto di riqualificazione del waterfront di ponente che deve andare di pari passo con la tutela della salute dei residenti che vivono a stretto contatto con il porto grazie a opere quali l’elettrificazione delle banchine e la prosecuzione verso ponente della Fascia di Rispetto. Il cammino del progetto della Duna 2 sta muovendo oggi i primi passi e si trova nella fase di verifica e discussione in conferenza dei servizi in attesa di liberatoria. Ad onor del vero non sono mancate alcune perplessità da parte sia dell’attuale che del precedente presidente del Municipio in relazione agli alti costi della Duna 2 e al fatto che forse si sarebbero potute adottare soluzioni più economiche, rinunciando magari anche all’idea di destinare questa parte delle dune all’uso di parco pubblico, per impiegare parte dei fondi così risparmiati per tutelare anche i quartieri di Pra’-Palmaro e Pra’-Ca’ Nova estendendo verso ponente il sistema di dune e iniziando a realizzare una Fascia di Rispetto anche davanti a questi sestieri. E proprio la necessità, non più rinviabile, di creare quanto prima un cuscinetto di mitigazione dell’impatto ambientale del porto e del parco ferroviario merci ad esso collegato anche per questi sestieri che ne subiscono invece oggi tutto il peso e l’inquinamento è stato il tema sollevato da molti consiglieri e anche l’argomento principale degli interventi dei rappresentanti della FondAzione PRimA’vera. Le idee, le proposte e i progetti non mancano e sono anche oggetto dell’attività e dei lavori del Tavolo Tecnico Pra’lmarium, creato dall’assessore Maresca e dalla Giunta Comunale su richiesta dei cittadini e a cui partecipano l’amministrazione pubblica, il Consiglio di Comunità Praese e le associazioni locali e i vari enti coinvolti (Ferrovie, Autostrade, Autorità Portuale, concessionari portuali, Università di Genova) ed in grado di operare positivamente per favorire una convivenza sostenibile e reciprocamente rispettosa tra la città e le infrastrutture presenti, a partire naturalmente dal Terminal container. Si va dalla creazione di una prima Fascia di Rispetto a ridosso delle abitazioni e delle ville storiche nella striscia di territorio che nei prossimi anni sarà liberata dalle ferrovie, alla prosecuzione della riqualificazione di via Pra’ secondo quanto già realizzato con i fondi del POR, (una riqualificazione da estendere anche al borgo storico di Pra’-Palmaro e a Villa de Mari) e infine alla creazione del Porto isola con la estensione a ponente del Canale di Calma e della Fascia di Rispetto come disegnato dalla proposta di nuovo Piano Regolatore Portuale del 2016. La fase progettuale di queste opere, ripetiamo essenziali e non più rinviabili, sta andando avanti anche nella sede del Pra’lmarium ed anche con la collaborazione preziosa dell’Università di Genova, ma come hanno sottolineato i rappresentanti della FondAzione, è necessario individuare e reperire i finanziamenti per poterle realizzare al più presto.
L’elettrificazione delle banchine, l’innalzamento delle dune esistenti sono ottime cose, costituiscono indubbiamente grandi risultati ma il diritto alla salute e ad una buona qualità della vita di chi vive nei sestieri di ponente di Pra’ non può davvero attendere tempi troppo lunghi né tollerare ulteriori rinvii.