Elettrificazione delle banchine ed innalzamento delle dune tra Porto e Fascia di Rispetto. Autorità Portuale ha presentato i due progetti per abbattere il rumore del porto a partire dal 2015

Luciano Bozzo #

Il Presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo aveva annunciato il progetto per l’elettrificazione delle banchine del porto di Pra’ ed il conseguente inizio dei lavori a fine 2015 già nel corso del Convegno Pubblico “Disegniamo insieme Pra’ futura” organizzato a Pra’ dalla FondAzione PRimA’vera  lo scorso 16 maggio.
Luigi Merlo è tornato nel Ponente un mese dopo per presentare il progetto nel Consiglio Municipale tenutosi a Voltri  mercoledi 18 giugno.  Con lui a fornire maggiori dettagli su modalità e tempi del progetto erano presenti tre dei quattro Direttori di cui si avvale l’Autorità Portuale: Andrea Pieracci, Andrea Calcagno e  Marco Sanguineri.
Genova è il primo porto italiano a dotarsi di un proprio piano regolatore energetico che prevede l’elettrificazione delle banchine, i cui lavori sono oggi in corso nell’area delle Riparazioni navali a Genova; lo saranno a partire dal  2015 anche a Pra’ grazie ad un ulteriore progetto da 12 milioni di Euro.
Autorità Portuale ha inoltre presentato anche un progetto per l’innalzamento ed il rafforzamento delle dune oggi esistenti che separano l’area del porto dalla pista ciclabile e pedonale per una spesa prevista di un altro milione e mezzo di Euro.  Con queste due importanti realizzazioni si dovrebbe riuscire ad abbattere e ridurre notevolmente l’inquinamento acustico che le attività del porto container producono e che rende la vita difficile agli abitanti di  Pra’ e della parte a Ponente di Pegli. Con l’elettrificazione del porto di Pra’ infatti le grandi navi ormeggiate in banchina potranno approvvigionarsi direttamente dall’impianto elettrico presente in loco e non dovranno quindi tenere accesi i rumorosissimi gruppi elettrogeni che rovinano spesso il sonno ai Praesi.  La creazione poi di una vera e propria barriera fono assorbente alta otto metri e coperta di alberi e di vegetazione contribuirà anch’essa a ridurre ulteriormente il livello di rumore percepito dai residenti.
Il progetto di elettrificazione delle banchine è già stato completato ed è oggi all’esame degli enti interessati; entro la fine di quest’anno si dovrebbe completare la fase della Conferenza dei servizi e della condivisione con VTE e Municipio ed avere quindi l’approvazione definitiva del progetto.  La successiva approvazione da parte del  Ministero competente potrebbe avvenire nel febbraio 2015 così da portare il progetto in gara ed avviare i  lavori nella seconda metà dell’anno o comunque prima della fine del 2015.
I lavori saranno svolti in parallelo da Autorità Portuale e da ENEL che realizzerà le cabine di distribuzione e la posa dei cavi interrati sotto le banchine. Se non ci saranno problemi il termine dei lavori è previsto per la fine del 2016.
L’impianto di fornitura elettrica del porto servirà non solo le grandi navi porta-contenitori ma anche le nuove gru di banchina e di piazzale che il VTE sta acquistando e che dovrebbero sostituire molte delle gru a gasolio oggi in uso con una conseguente riduzione anche dell’inquinamento dell’aria.   Le navi porta-container, a differenza di altre, utilizzano corrente elettrica a frequenza e tensione fissa e, a lavori finiti, potranno avvalersi di prese di energia elettrica da 1 a 2 Mega Watt.  Luigi Merlo si dichiara poi ottimista riguardo al fatto che le navi in arrivo saranno attrezzate per l’utilizzo della corrente elettrica prodotta in porto: “Se qualche nave non è attrezzata per sfruttare l’elettrificazione della banchina nel giro di due o tre anni andrà scomparendo e sarà sostituita da nuovi mezzi vista la veloce modernizzazione che si ha in questo settore”.
Risponde quindi all’intervento del Consigliere Chiarotti, il quale denuncia un aumento del rumore delle navi dopo la fine del mandato dell’Ammiraglio Angrisano quale massimo dirigente della Capitaneria di Porto di Genova, e chiede ad Autorità Portuale di sensibilizzare la Capitaneria di Porto per un maggiore impegno nella vigilanza: “La Capitaneria di Porto invia abitualmente lettere agli armatori quando le navi in porto sono particolarmente rumorose. Si tratta delle navi più vecchie in quanto l’innovazione tecnologica riduce anche la rumorosità e l’inquinamento.  Prima di pensare a comminare eventuali sanzioni devo però dire che dagli altri porti container (La Spezia, Gioia Tauro) non arrivano uguali segnalazioni per il rumore delle navi. In attesa del completamento dell’elettrificazione delle banchine, secondo me occorre quindi agire con equilibrio, attuando una sorta di “moral persuasion” se non si vuole correre il rischio di perdere la presenza di navi.”
L’elettrificazione delle banchine e il parallelo innalzamento delle dune che separano il canale di calma dal porto dovrebbe anche costituire l’occasione per risolvere un altro dei problemi presenti nella zona.  Alla fine della pista pedonale-ciclabile sulla testa del sesto modulo ci sono 4 antenne di altrettanti gestori di telefonia mobile. Una di queste, della Wind non è alimentata dalla rete elettrica ma utilizza un proprio generatore a gasolio, rumoroso ma soprattutto inquinante. Questo perchè il cavi-dotto utilizzato dagli altri fornitori è già pieno. Con l’occasione dei lavori per l’innalzamento delle dune anche l’antenna di Wind sarà collegata all’impianto di elettrificazione attraverso cavi interrati e si potrà quindi chiudere questo generatore: Wind si sta accordando con ENEL in tal senso.
Andrea Pieracci entra nel merito del progetto per la nuova duna fornendo interessanti informazioni: “Si lavorerà dietro la duna oggi esistente, erodendo tre metri dalla parte operativa occupata da  “Nuovo Borgo Terminal”, si erigerà un secondo pendio lato mare e si riempirà lo spazio tra i due pendii con terra, materiale vegetativo ed alberi. Si avrà così una lunga duna alta otto metri ben più robusta ed estesa dell’attuale e soprattutto costituita da terra in grado di permettere la crescita di alberi e vegetazione: una barriera verde fono-assorbente che affiancherà la pista ciclabile in tutta la sua lunghezza e la separerà dall’area del porto e dai container.  Per il riempimento della duna si utilizzeranno in buona parte i cumuli già esistenti sul posto anche se per fare ciò occorrerà  superare il fatto che alcuni di questi sono sotto sequestro per scadenza dei titoli demaniali: tra questi quelli utilizzati per l’allestimento del Palazzetto dello sport in occasione di gare sportive.”
Secondo il direttore Pieracci “Il sequestro dei cumuli non è dovuto alla presenza di materiale inquinante; anzi una recente perizia ha stabilito che questi cumuli non sono costituiti da rifiuti.”
Le quattro antenne per la telefonia mobile saranno mascherate all’interno di finti alberi per mimetizzarsi nella nuova vegetazione.
La variazione di bilancio per il piano è stata appena decisa ad inizio giugno dal Comitato portuale per un importo di 1,5 milioni contro i 650 mila Euro stanziati inizialmente; il Ministero ha ora 30 giorni per approvarla.  Seguirà quindi un passaggio, che si spera veloce, in Commissione municipale e Conferenza dei Servizi e l’approvazione definitiva; poi la gara. I lavori dovrebbero quindi eseguirsi nella prima metà dell’anno 2015.
Sembra davvero la volta buona per concludere positivamente una lunga vicenda. Il Municipio chiedeva da tempo il rafforzamento della duna e nonostante un primo piano già presentato e discusso si era poi trovato a dover fare i conti con un parziale quanto inatteso dietro-front di Autorità portuale.  La determinazione del Municipio e dei Praesi, la cui protesta è cresciuta di pari passo con l’aumento del livello del rumore delle navi registrata nelle ultime settimane, ha però convinto l’Autorità Portuale ad investire fortemente per cercare di limitare l’impatto ambientale delle attività del porto e ricercare la via della convivenza e del rispetto delle giuste esigenze dei residenti.
Ricordiamo anche che la presenza di una serie di dune alte ed alberate lungo tutto il confine tra lo spazio del porto e quello della fascia di Rispetto e dell’abitato dalla fine della pista ciclabile fino all’inizio di Voltri è proprio una delle proposte qualificanti dello scenario di piano regolatore portuale promosso dalla FondAzione PRimA’vera, una proposta che Autorità Portuale sta prendendo in seria considerazione.
Il Presidente Merlo, rispondendo ad una domanda dei consiglieri municipali 5 Stelle, conferma che un altro degli obiettivi dell’Autorità è quello di allontanare i container dalla pista ciclabile e dall’abitato di Palmaro e di spostarli in altre zone del porto attraverso l’accordo con le aziende che hanno in concessione quelle aree.
Il Presidente del Municipio Mauro Avvenente, intervistato da SuPra’tutto al termine del Consiglio, non nasconde la propria soddisfazione per i due progetti presentati ma fa esercizio di cautela: “Prima di esultare vorrei essere, come posso dire, più realista del re perchè troppe volte ci hanno detto che sarebbero state fatte delle cose e poi per mille ragioni non abbiamo visto i risultati. Adesso con l’elettrificazione delle banchine e l’innalzamento della duna siamo sul punto di fare un passo avanti decisivo grazie all’impegno congiunto delle istituzioni e delle associazioni locali che hanno saputo fare un salto di qualità passando dalla protesta alle proposte concrete nell’interesse dei cittadini. Le risorse economiche sul piatto sono importanti: 13 milioni e mezzo da Autorità Portuale a cui si aggiungono i quasi 15 milioni per il POR, ma vogliamo vedere il percorso dei  progetti che va avanti senza ostacoli fino alla realizzazione di queste opere.”