Guido Barbazza –
A poco a poco che il POR – Pra’ Marina completa e svela i suoi vari lotti è chiaro che l’opera può e deve essere, oltre che il recupero e la valorizzazione del litorale di Pra’ così barbaramente devastato dal porto, anche un’occasione per il rilancio ed il decollo di tutta la delegazione praese, nella visione di una “Pra’ Futura” bella, seppur in modo diverso, come un tempo. Per il “POR”, la FondAzione PrimA’vera è stata profetica sia nell’individuarne, sostenerne ed indirizzarne le potenzialità, sia nel sottolinearne i limiti e i difetti, nell’ottica di un proattivo approccio volto alla risoluzione dei problemi. Le problematiche evidenziate, sin dall’inizio, e poi sottolineate e ricordate in ogni riunione del “Comitato di monitoraggio”, di cui la FondAzione fa parte, e che non è stato possibile eliminare completamente con modifiche ed aggiustamenti in corso d’opera o comunque concordati e programmati sono sostanzialmente due. Primo: le superfici di muri e muretti in cemento armato grezzo, che la FondAzione ha chiesto di rivestire integralmente con pietre naturali. E’ arcinoto come il cemento armato a vista 
conferisca freddezza e bassa qualità estetica alle opere con esso realizzate, oltre che una superficie ideale per maleducati imbrattatori. Tra le varie cose, nel caso dei giardini di piazza Bignami è veramente brutta e sgraziata l’aggiunta di un’opera dalle linee moderne in cemento armato ad una, ottocentesca, rivestita in pietra a spacco grigio-verde. Chissà cosa ne direbbero, se interpellate, le Belle Arti o uno come Vittorio Sgarbi. Grazie alle 
pressioni della FondAzione alla fine è stato ottenuto di rivestire in lastre di pietra grigio chiaro e grigio scuro il “muro” di separazione delle due carreggiate della nuova via Pra’ nella zona di Sapello e dei muretti parapetto dell’obbrobrioso “scolmatore” sul Rio San Pietro. Non si è però riusciti, almeno fino ad oggi, ad ottenere altrettanto per l’analogo muro tra le carreggiate a Longarello, per i muri e muretti delle varie aiuole e per quelli della parte nuova dei “giardinetti” di piazza Bignami. Resta il fatto, sconcertante, che in quel di Pegli la passeggiata, con 
tutti i suoi muri, muretti, cordoli e aiuole, è stata a suo tempo correttamente ed accuratamente fasciata con pietra di colore beige, e non certo lasciata in cemento armato a vista. Forse i cittadini di Pra’ sono “Figli di un Dio minore” rispetto a quelli di Pegli, pur facendo parte dello 
stesso Municipio ? Forse un tempo era anche così, ora non lo è più. Secondo: il “motto” della prima ora della FondAzione in merito al POR è stato “zero verde in basso, tanto verde in alto”, quindi evitare aiuole ed erba che Comune e Municipio hanno purtroppo storicamente e palesemente dimostrato di essere incapaci a mantenere nel decoro in linea con le aspettative dei cittadini, e piantare molti alberi frondosi, e/o palme, di alto fusto, sia per motivi estetici, sia per maggior facilità di manutenzione, sia per dare ombra ai passanti e a coloro che aspettano gli autobus alle fermate. Per questa seconda tematica molto poco si è ottenuto, per incomprensibili tecnicismi e burocrazia agronomo-comunale. Per quanto riguarda la FondAzione ed i cittadini di Pra’, comunque, la questione non è certo finita qui: forse ci vorrà una “Lunga marcia” anche per questo, ma state certi che, come il POR sarà completato, se nel frattempo le richieste e le proposte non saranno state completamente accolte e realizzate, si chiederà a gran voce e si perseguirà l’attivazione di un “POR – Pra’ Marina 2.0”, per rivestire in pietra tutte le superfici residue in cemento armato a vista, allargando lo scopo anche agli indecorosi, varchi di accesso “Pre-POR”, tra la Fascia di Rispetto e le passeggiate “Spiaggia di Pra’ “ e “Cantieri Navali di Pra’ “ in cementaccio grezzo, sporco, scrostato e super-imbrattato, e per piantare tanti, tanti, tanti, alberi e palme, di alto fusto, nell’area del POR e della Fascia di Rispetto. I candidati alle prossime elezioni comunali e muncipali faranno bene a farsi trovare preparati sul tema.
Benissimo, condivido e sottoscrivo.
Il cemento a vista va azzerato. Se rivestito, il colpo d’occhio dell’insieme sarà completamente diverso e qualitativamente molto, ma molto superiore a quel che si vede. Per i disfattisti del paesaggio, che sono sempre dietro l’angolo, e’ vero … il paesaggio non apparecchia la tavola, ma assicuro che un bel vedere migliora il benessere collettivo. Sul tema del verde, che notoriamente, mi sta a cuore in modo particolare, esprimo la mia più assoluta delusione. E il mio totale disappunto. L’infilata di alberi che doveva accompagnare e impreziosire l’Aurelia da cima a fondo si è ridotta alla piantumazione di qualche oleandro, nemmeno sfruttando tutti gli spazi disponibili. Le aree di sosta non saranno ombreggiate come sarebbe stato sensato aspettarsi e il verde “orizzontale”, che trionfa a dispetto di quanto si era richiesto, è già in sofferenza, infestato dalla gramigna che nessuno estirpa e dalla “rumenta” degli incivili. Ho letto che gli alberi ALBERI comportano costi elevati di manutenzione (potatura e compagnia bella) e le palme, ahimè, sono preda del punteruolo rosso, quindi … capitoliamo, COMODAMENTE, prima ancora di essere attaccati. Allucinante, non ho altre parole. Ottuso, insensato, PERDENTE. Di qualunque iniziativa vi facciate promotori in questo senso, vi sostengo dalla A alla Z.
Sante parole, concordo anche io in pieno. E’ increadibile che per non capire concetti basilari e non seguire le sagge ed equilibrate indicazioni della Fondazione Comune e Municipio corrano il rischio di fare flop consegnando un’opera che poteva essere fantastica ed invece rischia di essere una mediocre colata di cemento ed aiuole sporche. Spero che alla fine prevalga il buon senso e si piantino tanti alberi e si faccia sparire il cemento sotto dei bei rivestimenti in pietra. I Praesi aspettano quest’opera da decenni ed ahanno tutto il diritto di ottenerla realizzata come si deve.
Il raccordo tra cemento armato e le pietre verdi ottocentesche dei giardini di piazza Bignami è orrendo e grottesco. Sveglia Comune, qui a Pra’ non siamo sudditi, SIAMO CITTADINI, CIOE’ I VOSTRI AZIONISTI DI RIFERIMENTO. OCCHIO CHE TRA POCO CI SARANNO LE ELEZIONI.