E ora tutti per Pra’ Palmaro: cronaca dell’incontro del 16 dicembre **VIDEO INTEGRALE**

#Luciano Bozzo

Sabato mattina 16 dicembre la sala riunioni dell’ex palazzo municipale di Pra’ è ancora una volta gremita. “E ora tutti per Pra’ Palmaro” è il titolo e la parola d’ordine scelta dalla FondAzione PRimA’vera per questo nuovo incontro e presentazione pubblica, ed indica chiaramente quali siano i temi e le necessità di cui si vuole parlare. Tutta la comunità praese dovrebbe unirsi per cercare di difendere i diritti di chi abita nella parte di Pra’ che sicuramente soffre maggiormente la presenza invasiva di grandi infrastrutture quali il porto commerciale, l’autostrada e la ferrovia, tutte presenze molto ingombranti poste a diretto contatto con le abitazioni. Tutti i cittadini e le associazioni di Pra’ che hanno a cuore le sorti ed il futuro del proprio paese dovrebbero in qualche modo interessarsi e cercare di contribuire a migliorare il territorio in cui vivono e la propria qualità di vita, concentrandosi in primis sul sestiere di Palmaro che, oltre ad essere il più penalizzato dalla stretta vicinanza di tutte queste servitù, non è neanche stato interessato finora dalle opere di riqualificazione e di parziale risarcimento di cui in qualche modo hanno potuto godere i sestieri più centrali di Pra’, quelli di Borgo Foce e Sapello; la Fascia di Rispetto con il Canale navigabile, le passeggiate e gli impianti sportivi arriva infatti solo fino al Rio Branega ed anche i recenti lavori di risistemazione urbana del P.O.R. si arrestano a ponente all’altezza di Via Taggia. Adesso è venuto il momento di pensare seriamente ad intervenire in maniera positiva anche a Pra’ Palmaro.
All’incontro è presente il Presidente del Municipio VII Ponente (Voltri, Pra’, Pegli) Claudio Chiarotti. Ernesto Soressi introduce e modera l’incontro;  e va subito al dunque quando afferma che “la partecipazione attiva è l’elemento essenziale per continuare a migliorare Pra’ e per cercare di ottenere prima di tutto una convivenza sostenibile tra il porto e l’abitato, un punto essenziale nella visione di Pra’ Futura proposta dalla FondAzione; il porto container deve diventare finalmente “amico” della città riducendo enormemente il proprio impatto ambientale ed inquinante e contribuendo con una parte dei propri guadagni al miglioramento del territorio che lo ospita e della vita dei cittadini che vivono accanto ad esso. Gli altri punti qualificanti della visione di Pra’ Futura tendono a caratterizzare e a valorizzare Pra’ come capitale mondiale del basilico, cittadella dello sport e città giardino.”

E per raggiungere questi obiettivi ora Pra’ può avvalersi di un’arma in più che viene presentata così da Niclo Calloni, Presidente della FondAzione: “il Consiglio di Comunità Praese è nato da pochi mesi per riunire e coordinare le varie associazioni, società sportive e realtà storiche presenti sul territorio indirizzando con sempre maggiore forza e coesione idee, proposte ed iniziative in favore di Pra’ e dei suoi sestieri.
Il Consiglio di Comunità raccoglie infatti le necessità e le idee dei cittadini ed attiva azioni per trasformarle in realtà utilizzando la forza unita di tutte le realtà associative in un concetto di – Uno per tutti, tutti per uno, tutti per Pra’ – “. Ad oggi ne fanno parte 16 associazioni e società tra le più antiche ed importanti dei sestieri storici di Pra’, Palmaro e Sapello. In rigoroso ordine alfabetico esse sono: Alemante Friends, Associazione Borgo di Palmaro, Associazione Pra’ Viva, C.I.V. Pra’ Insieme, Circolo GS Palmarese, Comitato Culturale Praese, Consorzio Associazioni per Villa De Mari, Croce Verde Praese, FondAzione PRimA’vera, GSD Olimpic Pra’ Pegliese, GSD Regina Margherita, GS Speranza, Scuola e Banda Musicale Carlo Colombi, Società di Mutuo Soccorso Genova-Pra’, SMS Pescatori Pra’, Superbamente. Nel prossimo futuro il numero delle associazioni rappresentate sarà ulteriormente ampliato e verrà quasi certamente esteso anche alle realtà presenti nei sestieri più periferici di Longarello, Cà Nuova e San Pietro. Ed il Consiglio di Comunità Praese, ancorchè nato da poco, si è subito attivato per presentare e spingere presso le istituzioni le idee e le istanze di miglioramento del territorio con tutta la forza ed il peso che una comunità reale e coesa fatta di associazioni di cittadini può indubbiamente rappresentare. Come conclude Calloni nel proprio intervento “una voce sola fatta di tante voci che si esprime con forza e decisione per il miglioramento di Pra'”.
Guido Barbazza, Presidente onorario della FondAzione PRimA’vera, ricorda che “questa è la terza tappa del percorso propositivo di Pra’ Futura, in quanto la prima è servita a scongiurare futuri possibili scenari portuali ancor più devastanti, con nuovi mega riempimenti senza alcun vantaggio per i residenti, la seconda ha voluto spingere per avviare i lavori del P.O.R. ed evitare che parte dei finanziamenti europei fosse dirottata altrove. Questa terza tappa è invece tutta incentrata sulle necessità del quartiere di Palmaro e sulle azioni per restituire finalmente al quartiere vivibilità, salute e decoro.”
A tal proposito le idee della FondAzione si articolano in progetti di lungo, medio e breve periodo.
Nel lungo periodo (10-15 anni) c’è la creazione del Porto isola in cui il porto container si stacca e si allontana dall’abitato grazie alla prosecuzione del Canale di calma navigabile e della Fascia di Rispetto a ponente fino al Rio San Giuliano al confine con Voltri. “Grazie anche all’intervento della FondAzione ed al dialogo avviato con l’Autorità Portuale di Genova ora questo disegno è contenuto nei documenti del Piano Regolatore Portuale approvato dalla stessa Autorità.” afferma Barbazza.

“Alcune cose sono sicuramente da migliorare con meno riempimenti nella parte di ponente e con un diverso disegno della diga sempre a ponente in modo tale da non creare problemi e non allarmare gli amici di Voltri”. Altro aspetto positivo: “P.S.A. ha convenuto nel concentrare contributi e sponsorizzazioni soprattutto a Pra’, il territorio di riferimento su cui il porto insiste e crea la gran parte dei disagi.”

Nel medio termine (5-6 anni) ci si pone l’obiettivo di tradurre in realtà, almeno in parte, il progetto “Ridiamo il mare a Pra’ Palmaro” con la creazione di una passeggiata ciclo-pedonale alberata, che corra accanto, se possibile, ad un piccolo canale di acqua corrente; tutto ciò al fianco di Via Pra’ nei sestieri di Palmaro e Cà Nuova dal Branega al Rio San Giuliano al posto dell’attuale linea ferroviaria che si sposterà a sud di circa 20-30 metri a seconda dei diversi punti. Nei propositi della FondAzione questa piccola fascia di vivibilità restituita ai cittadini dovrebbe essere separata da ferrovia e porto da una serie di piccole dune verdi fono-assorbenti per rendere questo spazio meglio riparato e protetto. Il Presidente Chiarotti conferma che questa mini-fascia è già prevista dal Piano Urbanistico Comunale approvato lo scorso anno oltre che dallo stesso Piano Regolatore Portuale. La sua realizzazione è legata a doppio filo allo spostamento a mare dei binari contestualmente ai lavori del nuovo nodo di Genova nella sua parte di ponente, lavori che porteranno ad avere un servizio di linea metropolitana di superficie tra Voltri e la stazione di Piazza Principe con alta frequenza di treni ed una nuova fermata di Pra’ Palmaro all’altezza di Villa De Mari. La previsione per la fine di questi lavori è ora slittata in avanti al 2021 visto anche che l’avvio dei lavori a Pra’ è condizionato dal ritardo con cui sta procedendo lo spostamento a ponente del cavalcavia di collegamento tra porto e casello dell’autostrada. Diverse varianti al progetto del nuovo cavalcavia, l’ultima delle quali ne diminuisce le corsie previste da 4 a 3 ne ha fatto ritardare di qualche anno la realizzazione e R.F.I. sostiene che senza lo spostamento preliminare del cavalcavia non si può procedere con lo spostamento a mare dei binari.

Il progetto originale della FondAzione a dire il vero prevedeva la presenza di un più ampio canale navigabile al posto degli attuali binari, una vera e propria prosecuzione a ponente del Canale di calma e della Fascia di Rispetto assai più vicina all’abitato di quanto disegnato oggi dal Piano Regolatore portuale, “ma quando tre anni fa l’abbiamo proposto ai vertici di R.F.I. in sede di tavolo tecnico con la Regione e l’Autorità Portuale” ricorda Barbazza “ci siamo sentiti rispondere che ormai era tardi ed era impensabile buttare all’aria per questa cosa il progetto del nuovo nodo ferroviario di Genova dopo un iter di approvazione quasi decennale per riavviare un nuovo percorso di chissa quanti anni. Certo che se qualcuno ce lo avesse chiesto dieci o dodici anni prima, hanno sostenuto i dirigenti delle Ferrovie, allora sarebbe stato diverso. Dov’era Pra’ dieci anni fa ? è stato il loro commento”. Conclude Barbazza: “E’ per questo che è importante che i cittadini siano informati e presenti nei momenti in cui si decidono le cose che hanno poi ricadute importanti sul nostro territorio, anche per non perdere occasioni come questa”.
A dire il vero Chiarotti segnala però che ad esempio negli ultimi 5 anni R.F.I. non ha di fatto mai risposto alle richieste di informazione e di dialogo da parte del Municipio visto che in questo periodo ha avuto quasi solo la Regione Liguria come vero interlocutore; ora per fortuna le cose sono un pò cambiate ed il Municipio, insieme alla Fondazione ha potuto incontrare i nuovi dirigenti che paiono assai più propensi alla collaborazione. E ci sono quindi anche i primi risultati positivi: la stazione ferroviaria di Pra’ ad esempio è stata elevata al grado di fermata di primo livello ad alta frequentazione e grazie a questa promozione R.F.I. sta mettendo a disposizione risorse importanti per migliorarne il servizio e per effettuare un vero e proprio restyling al termine del quale l’accesso alla stazione sarà regolato da tornelli e consentito solo a chi è in possesso di biglietti ed abbonamenti. I rifiuti della prima fase dei lavori del nodo di Genova che R.F.I. ha stoccato davanti a Palmaro dovrebbero essere portati via a breve. Anche l’attuale griglia di separazione tra l’Aurelia e la ferrovia dal rio Branega alla Verrina sarà sostituita ed abbellita; la proposta della FondAzione è di porre dei pannelli fono-assorbenti che possono essere dipinti con disegni che richiamino le facciate delle ville storiche presenti sull’altro lato della strada. La FondAzione PRimA’vera intanto ha realizzato a proprie spese delle targhe informative proprio per la valorizzazione di queste ville, delle chiese e dei monumenti storici praesi, targhe che attendono da tempo solo il via dal Municipio per essere installate.

Gli obiettivi di breve periodo (2-3 anni) sono l’allontanamento dei container che fronteggiano l’abitato di Palmaro e la loro ricollocazione lontano dalle case nella parte a ponente del terrapieno portuale che si sta ora asfaltando dopo 40 anni di colpevole ed inspiegabile abbandono allo stato di discarica. Questa ampia zona del porto deve essere infatti impiegata per alleggerire il disagio ed il peso che la vicinanza delle attività portuali causa agli abitanti di Pra’ Palmaro e degli altri sestieri di Pra’; pensare invece di utilizzarlo per collocare nel Ponente ulteriori servitù nonchè nuove fonti di problemi ed inquinamento è invece semplicemente vergognoso ed inaccettabile.
C’è poi la copertura del tratto autostradale che corre in mezzo alle case del sestiere; contando di poter saltare un passaggio di intoppi burocratici Autostrade per l’Italia punta a partire con la gara di assegnazione dell’appalto nel 2018 e di terminare i lavori nella seconda metà del 2019.

Il Presidente del Municipio Chiarotti nel suo intervento fa un richiamo a quanto detto la sera prima nell’incontro pubblico organizzato dai cittadini a Villa de Mari invitando la comunità di Pra’ ad essere compatta per avere più forza nel confronto con le istituzioni ed i “poteri forti” e loda l’idea positiva del Consiglio di Comunità praese che va proprio in questa direzione. “Personalmente sono un pò più pessimista sui tempi di realizzazione degli obiettivi indicati ma credo comunque che tra cinque anni la situazione sarà migliore. L’elettrificazione delle banchine è stata confermata da Autorità Portuale che sta invece ritardando l’avvio di quel tavolo permanente di discussione sul nostro territorio che il Municipio va chiedendo da tempo”. Fissa nei prossimi sei mesi il periodo di tempo per verificare che siano fatti i primi passi importanti: l’avvio dei lavori per la copertura autostradale, lo sblocco della questione del cavalcavia, la rimozione della discarica da parte di R.F.I. e l’allontanamento dei container (chiesto a Spinelli già dal 2010). ” La FondAzione PRimA’vera ha aiutato il Municipio a portare avanti istanze importanti nel confronto con le varie parti in causa, da Autorità Portuale a R.F.I. alla Società Autostrade e ad ottenere anche dei buoni risultati ma se entro i prossimi sei mesi non ci saranno passi in avanti significativi su tutti questi fronti credo sia giusto e doveroso anche il ritorno alla protesta di piazza” sintetizza in conclusione.

Elio Giuliani, medico operante a Pra’ Palmaro e portavoce di un gruppo di medici genovesi cita il motto “L’unione fa la forza, e di forza e decisione c’è molto bisogno per contrastare l’invasività di un porto che crea inquinamento e problemi con la diffusione di fumi e micro-particelle molto dannose per la salute, continue colonne di camion in transito e container impilati davanti alle case.” Secondo Giuliani poi la ferrovia potrebbe già iniziare a spostare a mare i propri binari anche senza attendere prima lo spostamento del cavalcavia autostradale. Su invito di Giuliani il Vice-presidente della Commissione sanitaria della regione Liguria Valter Ferrando annuncia che la Commissione stà per avviare un’audizione con i medici di Pra’ per verificare lo stato della salute di chi vive nei nostri quartieri.

Andrea Vella parla della crescita dei traffici nel porto nel 2017, con ben un milione e 192 mila Teu movimentati dal porto di Pra’ nei primi 9 mesi di quest’anno. “Grazie a questi numeri Genova movimenta assai più di ogni altro porto in Italia, e se ci allarghiamo all’Europa, molto meno di Rotterdam e Anversa ma più di Barcellona per fare qualche esempio. Il pescaggio, le grandi gru, consentono di gestire fino a 4 mega navi cariche di container. Il porto è una miniera d’oro che incassa ogni anno 3 miliardi e mezzo di euro tra IVA, tasse di carico e scarico e spedizioni, una miniera d’oro di cui però noi residenti di Pra’ e Pra’ Palmaro non riusciamo ad usufruire ed alla quale è stato sacrificato un’intero litorale in maniera scriteriata e scellerata.” Vella traccia poi le cifre dell’altra faccia della medaglia ovvero la “debacle” del quartiere contrapposta al prosperare dei traffici del porto.
“Palmaro si è spopolata scendendo dagli 11 mila abitanti del 1971 ai 7 mila di oggi. Ci sono meno negozi e sempre più in difficoltà a causa del crollo demografico. Il quartiere è assediato da rumore ed inquinamento. Elettrificazione delle banchine, dune naturali fono-assorbenti, ottimizzazione degli spazi del porto sembrano buone azioni migliorative da perseguire attraverso un dialogo costruttivo, civile e propositivo come da tempo intrapreso dalla FondAzione PRimA’vera. La conoscenza delle cose è l’arma migliore, la base per condurre le nostre battaglie in maniera compatta, coesa e decisa.”

Elisa Provinciali traccia un quadro della situazione dei quasi 500 bambini dai 4 ai 14 anni che frequentano le scuole di Palmaro e che si trovano a soffrire in vario modo per le difficoltà del quartiere. In questo contesto l’impegno e la voglia di riscossa dei residenti ha dato vita a molte inziative positive e cita gli esempi dello spazio giochi realizzato dai genitori della Montanella, delle attività della “Giostra della Fantasia”, gli spazi e le iniziative a Villa De Mari, la presenza delle società sportive tra le quali molto attiva è ad esempio l’Olimpic Pra’ Pegliese. E poi ancora la biblioteca scolastica della Scuola Media Assarotti con laboratori e giochi di ruolo, le Borse di studio per gli studenti più meritevoli messe a disposizione dalla FondAzione PRimA’vera, la visita degli studenti alla Cooperativa dei Piloti del porto di Genova ed al porto di Pra’.

Massimo Currò, Consigliere municipale, pone l’attenzione sulla necessità di avere centraline di monitoraggio per misurare i livelli di inquinamento e l’impatto sulla salute in particolare causato dalle attività portuali anche nell’abitato e non solo dentro il porto. “Trovo scandaloso che ancora non siano state installate.”

Luigi Bozzo, da sempre impegnato all’interno della Parrocchia di N.S. Assunta, rimarca il cattivo stato di manutenzione ed il parziale abbandono delle vie intorno alla chiesa ed anche la scarsità di spazi ed occasioni per il tempo libero dei giovani.

Altri interventi dei residenti sottolineano le criticità, in termini di rumori ed inquinamento causati dall’autostrada, dalle attività collegate al District Park, dai cicalini delle gru e dai tonfi dei contenitori nel porto, dal transito di migliaia di camion ogni giorno da e per il porto.
Qualcun altro chiede invece di ristrutturare le strade, avere parcheggi ben fatti, migliorare l’illuminazione pubblica e avere percorsi pedonali transitabili e tenuti in buono stato.
Su questi ultimi temi Chiarotti segnala la grande difficoltà che il Municipio incontra, ad esempio per il rifacimento e la manutenzione delle vie interne a causa del fatto che tanti tratti di queste vie interne sono di proprietà di privati.

Guido Barbazza in conclusione afferma che, alla luce dei problemi dovuti all’inquinamento ed in attesa che questo venga abbattuto con le azioni in programma di cui si è parlato, “sarebbe necessario avere statistiche precise sulla salute, grazie ad uno studio epidemiologico serio. Le centraline di monitoraggio, altrettanto necessarie, devono anche essere in grado di rilevare i parametri giusti e non quelli che qualcuno ha interesse a mostrare magari per minimizzare i problemi.”
Giusto per far conoscere la distanza abissale che separa l’Italia dall’Olanda in termini di programmazione ed approccio urbanistico-industriale, cita poi il caso di Rotterdam dove “in 7-8 anni hanno costruito un nuovo terminal portuale grande 30 volte quello di Pra’ e molto lontano dai centri abitati. Questo mega porto ha portato la spiaggia dove questa non esisteva e la sua realizzazione è stata preceduta dalla creazione di un museo che descriveva come questo sarebbe stato fatto e quali benefici avrebbe portato.” Barbazza sposa in pieno l’idea che l’informazione e la conoscenza delle cose siano fondamentali ed in tal senso il giornale digitale SuPra’Tutto si sta rivelando un ottimo strumento nelle mani dei cittadini di Pra’ sotto molti punti di vista: informare ed essere informati, proporre e discutere nuove idee, progetti, iniziative ed anche attivare campagne e battaglie in favore di Pra’, dei suoi sestieri, dei suoi abitanti attraverso la tecnica, già ampiamente sperimentata, del bombardamento di e-mail.
Così come un nuovo strumento a disposizione dei Praesi è il Consiglio di Comunità, aperto all’adesione di tutte quelle associazioni e realtà locali che vorranno dare una mano per la difesa del nostro territorio e per contribuire a disegnare un futuro migliore.