Redazione: Riceviamo e volentieri pubblichiamo affettuosi ricordi per Luigi Mori
Francesco Provinciali
Eravamo amici ai tempi degli impegni comuni in Circoscrizione . Dopo la scomparsa della figlia ha fatto vita ritirata ma di studio e ricerca . È stato un validissimo collega giornalista , sempre curioso e informato . Lo piango e lo rimpiango perché mi ricorda tempi un cui si credeva in un futuro migliore per Pra. Caro Luigi hai saputo conciliare modestia e competenza, tenacia e determinazione. Sei sempre stato un uomo coerente , ricco di valori e incline al dialogo e alla condivisione. Mai supponente , mai divisivo . Pulito e retto. Sempre Non ti dimenticherò Francesco
Fulvio Sorbara
La Banda Musicale di Pra’ , della quale Luigi Mori è stato Presidente e del quale sono stato successore, si unisce al cordoglio per la sua scomparsa porgendo sentite condoglianze ai famigliari.
Da suo vice alla presidenza della Banda, condotta con entusiasmo,
lo ricordo per i suoi molteplici interessi vissuti con grande professionalità e per il contributo dato alla creazione del Comitato Culturale Praese.
Ciao Luigi.
Saluto a Luigi Mori… di Longarello
Buongiorno , ho letto con dispiacere l’ articolo sul Direttore Responsabile Luigi Mori che conoscevo (la moglie era cugina di mio padre).
Mi è venuto un piccolo scritto. Cosa dici si può mettere nei commenti dietro a quello di MLD, o lo si tiene per l’ anno prossimo?
A Pra’ in quel di Longarello manca una figura inconfondibile: Luigi Mori, che io conoscevo essendo parenti; era diventato uno di Lunghelu (Longarello) sposando la cugina di mio padre Benedetto, la Marisa della famiglia praina dei ‘Caracchi’ da parte di madre. Nato in Emilia aveva il tipico carattere aperto degli emiliani molto affabile e alla mano, un tecnico progettista di opere portuali, seguiva i lavori nel porto di Genova e nel mondo, appassionato di giornalismo attivo su diverse riviste, in pensione divenne Direttore Responsabile del ‘Praino’ e poi di ‘SuPra’tutto’. Eravamo vicini di casa io al 22 lui al 24 di via Ratto abitavamo nelle case dei ‘Caracchi’. Sapeva che ero un progettista di una delle più grandi aziende di progettazione al mondo l ‘Italimpianti’, a sera tornando verso casa lo incontravo sovente, mi raccontava dei suoi lavori marittimi, si interessava molto al problema del nuovo porto criticandolo aspramente e mi diceva ‘Dovevate progettarlo voi (Italimpianti) lo avreste fatto come un’ isola staccato da terra!’ Ci fermavamo a parlare innanzi il suo portone e venivamo richiamati all’ ordine dalle mogli come le mamme di una volta di via Ratto ’ La cena è pronta!’ Mi esortò nel 2007 a partecipare a ‘ Un’ idea ce l’avrei’; un concorso indetto dal Comune di Genova. Presentai un progetto di massima della parte est della fascia di rispetto: l’ aera comprendeva un impianto per il gioco delle bocce, un piccolo palasport da 400 posti con posteggio e il complesso di atletica leggera per sette discipline ( area purtroppo realizzata dal Comune sconsideratamente). Me lo fece spedire a tutti gli Assessorati comunali genovesi e addirittura all’Urban Lab di Renzo Piano… ma senza esito. Fu pubblicato anche sul nostro giornale cartaceo il ’Praino’. Devo a lui se scrivo sul nostro giornale locale ‘SuPra’tutto’ ‘Sei una persona curiosa e ti interessi del territorio, prova a scrivere, discendi da una famiglia che ha una storia che devi raccontare’ Anni fa lasciò Pra’ andò in riviera presso la figlia a Sanremo dove è mancato nel maggio 2024. Quando passo per via Ratto mi sembra di vederlo: con gli occhiali neri e il borsello i suoi discorsi appassionati sul porto da modificare e migliorare. Ora è seduto lassù sulla nuvola dei progettisti di opere marittime che guida con entusiasmo pronti a suggerire nel sonno ai moderni progettisti migliori soluzioni sulle future opere portuali genovesi. Grande Luigi promosso… praino sul campo. Giuseppe Bruzzone