Riceviamo e pubblichiamo questo contributo di Antonella Freri-
Il modo migliore per risolvere qualsiasi problema nel mondo è per tutti quanti sedersi e parlare(Dalai Lama)
Prà mi ha dato i natali, è il mio paese, vederlo trasformato in una metropoli, vedere che le spiagge sono solo un ricordo che solo i più grandi possono vantare di possedere mi crea disagio, ma ancora più disagio mi creano le separazioni, i muri virtuali che dividono le delegazioni.
Ascolto i problemi della gente, non hanno confini per me, i malesseri non hanno patria, vorrei farmi carico di risolverli, vorrei che come d’incanto il problema sparisse, non per millantare un credito, ma perché comprendo l’angoscia che crea il proprio paese deturpato.
Non c’è una criticità che ha priorità su un altra, nessuna è più importante di un altra, i problemi non hanno confini e quello che oggi non ci tocca perché è relegato al nostro vicino un giorno potrà riversarsi su di noi.
Sperare nelle tre delegazioni del ponente unito, una unica forza, un’unica mano che tiene la spada contro le ingiustizie da anni perpetrate al nostro territorio, è una battaglia che voglio continuare a combattere, una battaglia che spero possa ingrossare le fila con cittadini armati di determinazione, pronti a scambiarsi la casacca a combattere anche per il vicino.
Pegli i camion
Prà il porto
Voltri la criminalità
Ci può essere una priorità? Quale di queste tre difficoltà ha più valore dell’altra, ma quale potenza può avere una forza unica, unita che marcia compatta e determinata a raggiungere la meta.
E Nervi? Nervi ha il problema degli scoiattoli dal pelo corto.
Uno sguardo un po’ nostalgico e malinconico verso il passato con la consapevolezza, però, che oggi è necessario un maggior senso civico da parte di tutti per migliorare e ritornare a sentire più e nuovamente “nostri” i luoghi nei quali viviamo.
Brava Anto! Fermarsi a riflettere e condividere le proprie emozioni e i propri sogni è se
mpre bello e, perché no…forse utile a creare nuove aspettative da realizzare.
Hai ragione Antonella, tuttavia sono convinta che un pizzico di campanilismo e una sana competizione tra delegazioni appartenenti allo stesso Municipio, possa rappresentare uno stimolo a migliorare ciascuno il nostro territorio.E cosi’ scopriamo che ai Praesi piace visitare Villa Pallavicini o Villa Duchessa di Galliera,abbronzarsi sulla spiaggia di Voltri, partecipare alle sagre dei paesini limitrofi, mentre i Pegliesi e i Voltresi amano ballare al Palamare di Pra’, passeggiare lungo il canale di calma e usufruire dei vari impianti sportivi sulla Fascia di Rispetto.E allora perché non unirci a risolvere le varie problematiche di ogni delegazione, si sa l unione fa la forza, lo spirito di squadra e’ vincente, non dividiamoci ma condividiamo idee per realizzare progetti e insieme supereremo le difficoltà che attanagliano da sempre il nostro territorio.Invito anche le istituzioni a svolgere il loro ruolo correttamente, a una giusta distribuzione delle risorse, applicando il principio di uguaglianza e solidarietà, diretto a garantire il benessere delle tre delegazione appartenenti al VII Ponente.
Veramente sarebbe…. “divide et impera”. E non è una differenza da poco.
“Divide” è un imperativo…. vuol dire…. “fai così e governerai”.
Comunque la logica è questa, a Prà, a Genova, a Roma, a Londra, a New York……”omnia saecula seculorum” per restare nel latino.
Cioè da sempre.
Scriveva Pirandello nella novella La giara: “Chi è sopra comanda, chi è sotto si danna”.
Questo non vuol dire che non ci si debba dare da fare. Ammiro – molto- il tuo impegno e la tua forte motivazione. E te ne ringrazio, anche come Praese…..
Hai ragione… Il correttore ha cambiato in “dividi” io distrattamente non ho controllato.
Dovrei usare meno i correttori o forse controllare di più.
Speroni si voglia perdonare la distrazione
)Ma certo, perdoniamo tutti, basta che siate sinceri e non offensivi, poi gli errori, si sa, ci scappano, anche sopra” spero mi si…”e poi definire Pra’ una metropoli mi sembra un po’ azzardato, forse volevi dire un altra cosa, metropoli sono Calcutta, Roma, Londra ecc.ra.Citta’ di notevole grandezza e multietnicita’.
Non ce ne volere, Francesco ed io proveniamo dal mondo della scuola, e ci e’ rimasta addosso questa distorsione professionale!