Francesco Provinciali –
Sarebbe un delitto, un’occasione persa, una rinuncia senza prova d’appello non aderire all’iniziativa della Fondazione “Mandando 4 mail puoi fare tanto per Pra’….”.
Perché lamentarsi non servirebbe più, diventerebbe un puerile e inutile piagnisteo, un segno di debolezza che le Istituzioni potrebbero interpretare come “abbandono”…… ancora una volta un lasciarsi andare alla “filosofia del maniman” che tutto vede storto, che soffre le ingiustizie, che impreca, vede colpe a destra e a manca, si lagna ma poi – quando si tratta di metter mano al cambiamento, di provare, di agire con fiducia………..volta o scrolla le spalle e si affida al destino.
Perché lasciare decidere sempre agli altri delle questioni vitali che ci riguardano?
Perché accettare sfiduciati e perdenti che sempre altrove si decida di noi?
La Fondazione Primavera ha dimostrato di avere le idee chiare sul passato, sul presente e di mettere sul tavolo delle cose da fare una progettualità documentata, argomentata, sapiente, competente.
Di avere le risorse umane per proporsi come autorevole interlocutore per ogni passo che riguardi la destinazione d’uso delle aree utilizzabili.
Nessuno l’aveva mai fatto prima con tanta intensità e desiderio di promuovere il bene comune.
Con una progettualità “tecnica”, in un’ottica di condivisione step by step delle cose da fare, riconoscendo il ruolo delle istituzioni e proponendosi per un cammino “fianco a fianco”.
Ci si attende una grande adesione da parte della popolazione praese: ogni lasciata è persa.
Dopo anni e anni di promesse, smentite, illusioni, prese in giro, differimenti, rinvii, dibattiti inutili e inconcludenti, marce e fiaccolate, pregiudiziali politiche sterili e improduttive adesso è l’ora della presenza fattiva e della proposta.
Tutto quel che s’ha da fare riguarda il futuro nostro e dei nostri figli, l’ambiente, il territorio , gli stili di vita, la loro qualità.
Aderire e sostenere la Fondazione è un dovere che ci riguarda tutti, da vicino.
Mi chiedo quanti PC, smartphone, tablet ecc ci siano a disposizione nelle case degli abitanti della delegazione.
Non ci sono alibi per dire “non posso, “non so”, non voglio sapere”.
Basta un clic, l’invio di una mail, per dire ci sono anche io, condivido, sostengo, mi faccio presente, “i care”… mi interessa perché mi riguarda.
Non aderire significa celebrare la dissolvenza della nostra comunità, il funerale anticipato del cosiddetto bene comune.
La Fondazione riconosce e rispetta tutti gli interlocutori politici e istituzionali, non vuole porsi ai margini di un dialogo onesto, trasparente e civile, che tuteli le competenze e anzi le sostenga in un cammino di condivisione.
Adesso però si aspetta che tutti i cittadini la sostengano, finora non si sono poste altre alternative alla sua progettualità.
La Fondazione si fonda sul volontariato e sul disinteressato perseguimento degli interessi della collettività.
Per questo fatta la sua proposta attende ora fiduciosa un’adesione larga e convinta, che la metta in condizione di essere rappresentativa della nostra Comunità.
Si tratta di scegliere tra l’autodeterminazione e le incognite del destino: non dovrebbero esserci dubbi…..
Forse si potrebbe promuovere l’iniziativa non solo attraverso il sito ma anche attraverso volantini.
Grazie Barbara…sempre attenta:i volantini sono dal tipografo, presto li vedrai in giro:-)
E chi e’ iscritto a FB, Twitter ecc, se convinto e d’accordo, diffonda l’iniziativa.
SE troviamo uno sponsor, manderemo un drone con lo striscione:”Aiuta Pra'”…scherzo, naturalmente. CMQ non lasciamo nulla di intentato!
Per un attimo ci ho creduto per davvero. ..:) su fb c’è un gruppo “solo il bello di prà ” dove ogni tanto vengono pubblicate delle foto dall’alto credo fatte da un Drone… 😀
Perdere questa occasione per partecipare alle decisioni che riguardano il nostro futuro sarebbe un errore senza prova d’appello.
Tanto lavoro di preparazione buttato al vento. Spero che i praini-praesi non resteranno con le mani in mano. Ci voleva qualcuno che dicesse, come il Balilla: “Che l’inse”? Coraggio cittadini di Prà dimostriamo di essere ancora una comunità solidale dove lealtà, impegno, senso di appartenenza sono valori ancora attuali.
Bella, Caterina, l’immagine del Balilla, molto calzante … lui era armato solo di un sasso, dalla rabbia e dal coraggio, noi abbiamo molto di piu’ e bisogna metterlo a frutto. Io confido nel passaparola e nella diffusione capillare dei volantini. Poi, resta il buon senso, che speriamo sia altrettanto diffuso.
Grazie, cara Paola! Mi è venuto spontaneo pensare al Balilla! Qui ci vuole qualcuno che scuota dal torpore la gente. Hai ragione in pieno: confidiamo nel tam tam del passaparola e nella diffusione dei volantini. Sempre che i partiti non ci mettano il bastone tra le ruote: loro hanno tutto l’interesse a conservare lo scettro del comando, qui, a Genova, in Liguria, a Roma. Ovunque!
Speriamo che questa ennesima e quasi accorata esortazione del Prof. Provinciali faccia altro proselitismo. Abbiamo le idee, i progetti,le persone giuste, le competenze.Basta coi complessi di inferiorità.
Accidenti, è proprio così! Anche a me in passato e ogni volta che sono a Prà capita di raccogliere lamentele e segnali di malessere e sfiducia.
Non credo molto nella “pedagogia sociale” ma spero che ciascuno faccia i conti della serva: stare meglio fa bene a tutti. Poi ognuno è libero di ritirarsi nelle sue nicchie sempre più anguste e ristrette a meditare su mali dell’umanità. Avere spazi a disposizione amplia gli orizzonti.Impiantare strutture e dotazioni crea offerte e attira investimenti e interessi. Insomma vivere di (bei) ricordi può consolare ma pensare al futuro è una cosa molto più salutare. Vediamo un pò se il mugugno esce dalla tana, se i diffidenti “credono”, se gli indifferenti si scaldano i cuscinetti, se gli ignavi inciampano su qualche selciato mal messo, in qualche buca, su un marciapiedi fatto male e si convertono all’azione, come San Paolo sulla via di Damasco. Andrebbe bene se accadesse anche al mitico signor Tizio sulle vie di quel di Prà………
La Fondazione e i suoi followers, i volontari, chi condivide il percorso intrapreso: in tanti sostengono e si danno da fare. Il Magazine è un ottimo canale di informazione e di scambio di idee. Ma bisogna che sia la maggioranza dei cittadini a convincersi. Non credo che il messaggio lanciato non sia efficace. Anche questa ripresa dell’argomento ha il senso di sollecitare, ricordare, fare riflettere. Gli “assenti” hanno sempre torto ma alla fine sono sempre maggioranza silenziosa. Ottima idea i volantini, ottimo il passaparola, eccellenti gli articoli del Magazine e il canale dell’invio della mail.
Se i partiti condividessero prenderebbero posizione. Se stanno zitti vuol dire che avranno le loro buone ragioni. Mettere qualche manifesto in giro per le vie e le piazze, come usava una volta, no? Dobbiamo provarle tutte per stanare i cittadini e farli sentire parte attiva di un progetto che li riguarda.Forse c’è anche tanta delusione, in giro. E bisogna capire. Le fregature bruciano a lungo e resta la diffidenza:un male sempre difficile da estirpare. Comunque grazie e speriamo bene!
Grazie Vincenzo, per il tuo articolato commento…posso garantirti che metteremo in campo tutte le risorse possibili, come Fondazione, ma ognuno deve fare la sua parte, diventando “catalizzatore ” di energie positive. I partiti, per il momento, non sono in campo:qui gioca la gente di Pra’ e non solo, che come giustamente asserisci,ha un passato bruciante di delusioni, di promesse non mantenute, da cui la diffidenza.
Ma…hai presente”la goccia cinese”? una raffinata tortura, per noi una metafora di tante, piccole goccioline che, giorno dopo giorno, scavano persino il granito.
Non abbiamo (ragionevolmente!) fretta, ne’ sarebbe realistico aspettarsi dall’oggi al domani il cambiamento totale, il risveglio collettivo, la rivoluzione: ma, tutti insieme, riusciremo a fare qualcosa di buono per Pra’.Credici…
Il fatto è che se va buca stavolta non penso si creeranno di nuovo le condizioni per provare a cambiare la realtà e a costruire un futuro più vivibile. A volte mi domando come ci si possa abituare al peggio: rumore, inquinamento, devastazione del paesaggio, privazione del mare, ambiente violentato e stravolto. In tanti gridavano “dagli all’untore”, poi molti si sono adattati allo sfacelo. Noi possiamo fa girare volantini, appendere manifesti, fare il passaparola, il tam-tam, i cortei ecc. ma se la gente pensa che tutto questo sia inutile, che la politica faccia e disfaccia a suo piacimento nonostante la buona volontà di un manipolo di “eroi”…. ho paura – cara Elisa – e vorrei tanto sbagliarmi che la goccia di cui parli diventerà sempre più rada fino a che qualcuno chiuderà il rubinetto della speranza.
Cara Graziella,
sono osservazioni reali, le tue, ma la conclusione, ti prego no…!
Perche’ mai, appena iniziato, dovremo pensare/temere/prevedere di non riuscire?
Non siamo sognatori dell’impossibile, gia’ Comune ed Autorita’ Portuale condividono la visione “Porto Isola”, ed in questi due-tre anni,tanto abbiamo ottenuto. Ed altrettanto potremo avere per Pra’, basta non lasciarsi prendere dallo sconforto e continuare a perseguire l’OBIETTIVO. Grazie a te ed a tutti coloro che lo faranno!
Pensavo che forse non tutti hanno un’e-mail…soprattutto certe generazioni. Se si organizzasse un “banchetto “dotato di portatile e connessione in una delle piazze di prà x dare la possibilità alle persone di inviare il testo della mail da un indirizzo comune?
Ottima idea, grazie Barbara!
Vedremo come fare a renderla operativa.
Fantastica idea quella di Barbara di un banchetto posizionato strategicamente con un pc portatile per l’invio delle mail da parte di persone non dotate di tecnologie, non abituate ad usarle, per gli anziani, i pigri, gli indecisi che vogliono vedere cosa fanno gli altri ecc. Un gazebo di raccolta delle adesioni. Bellissimo, Barbara!
L’idea del banchetto era balenata anche a me, ma a scopo illustrativo/divulgativo … alla postazione informatica “social” non avevo proprio pensato, il bisogno aguzza l’ingegno, brava Barbara!
Belle proposte escono fuori dal serrato confronto di idee. Io dico che ce la facciamo ad organizzare una super-raccolta di mail da record. Una cosa che deve colpire (in senso buono, s’intende) i nostri interlocutori. Ci sono cose che vanno chiarite e altre che vanno impostate, programmate.
Volantini, manifesti, gazebo: perfetto,speriamo che si passi all’azione. Intanto non tralasciamo di mandare e far mandare le nostre mail. Bravi TUTTI.
Grazie, mi sento lusingata 🙂
Penso che qualche mail, a voler essere pessimista, sia stata mandata. Magari non tante ma gli uffici destinatari si saranno accorti che qualcosa bolle in pentola. Una domanda sorge spontanea: è arrivato qualche riscontro? Qualche accenno di risposta? Qualche promessa o impegno? Ufficialmente tutto tace su questo ma credo che la Fondazione dovrebbe a sua volta informare i cittadini (ai quali chiede giustamente di aderire) sull’avanzamento delle istanze inoltrate e sulla situazione presente. Grazie.
A un giorno dell’invio della email, ho ricevuto un riscontro alle due comunicazioni inviate alla Regione, con l’informativa che quanto evidenziato sarà posto all’attenzione degli assessorati di riferimento, per opportuna conoscenza e per gli approfondimenti di competenza istituzionale. Penso, ovviamente, la comunicazione arriverà a tutti i mittenti informatici, trattandosi di una sorta di “presa in carico” della richieste, comunque cortese e apprezzabile. Dagli altri interlocutori, nulla.
Idem
Cara Mary,
la petizione e’ partita da circa una settimana, ed ovviamente, sta provocando scompiglio qua e la’…taluni hanno ricevuto questi riscontri, altri no…diciamo che si deve un po’ regolarizzare ed “assestare” il tutto e poi, certamente, arrivera’ l’informazione ai lettori:-)
Come fai notare, è doveroso da parte della Fondazione, ma vorrei rimarcare che aderendo,il piacere ce lo facciamo a noi stessi ed a Pra’.
Comunque, è molto bello questo vostro interessamento e partecipazione, grazie!
tutto bello ma nessuna risposta alle mie numerose e mail dove è il Barbazza??????
Caro Antonio, visto che mi hai evocato…eccomi qua. La petizione, nonostante qualche problema tecnico (forse è per questo che alcune risposte non arrivano) è partita molto bene, con i pc e i server di Comune, Municipio, Regione, Autostrade che vanno in fibrillazione. Non è un caso che dalla sera alla mattina un cartellone gigante con su scritto “Voltri Terminal Europa” sia stato sostituito da uno con “Bacino Portuale di Pra’ “, il Difensore Civico abbia aperto un procedimento contro la Società Autostrade, il CONI stia dimostrando interesse per Pra’ To Sport, un pool di architetti si sia messo a disposizione per progettare il PalaPra’, RFI si sia resa disponibile per un re-styling della “nuova stazione” e per la vecchia solo ieri ci sia stato un sopralluogo congiunto Comune-Municipio-AMIU-FondAzione per iniziare il percorso per la sua ristrutturazione e conversione in “Centro Civico Culturale Praese”. Ma se pensate che possa essere una cosa rapida e facile, toglietevelo dalla testa: a Pra’ dobbiamo recuperare decenni di disastri, scelte sbagliate, mugugno fine a se stesso, errori madornali, come ad esempio quello di lasciar calpestare persino il proprio nome, la propria identità. Noi della FondAzione crediamo che PRA’ FUTURA sia possibile, ce la stiamo mettendo tutta, ma proprio tutta, per invertire il trend, e sono sicuro che ce la faremo, specie se riusciremo ad inondare l’etere del web con una SUPER PETIZIONE POPOLARE PRAESE E-MAIL. ATTENZIONE ATTENZIONE: IL MOMENTO E’ ORA. Ciao, e grazie, c’è bisogno della voglia, dell’impegno, della passione, DI TUTTI. UNITI, PER PRA’, PER IL PROPRIO BENE E PER IL BENE COMUNE. Guido
Eppure qualcosa si muove! Avete visto il sevizio del Tg3 sulla nuova intitolazione del Porto di Prà? Avanti tutta, Praini e Praesi!