Abulafia–
Come dice il detto “Errare è umano ma perseverare è diabolico”. Ed è evidentemente diabolica l’abitudine di alcune istituzioni (se non di tutte) nello sbagliare, farne pagare le conseguenze ai cittadini, e quindi tornare a sbagliare come se nulla fosse accaduto. Le ultime elezioni avrebbero dovuto segnare, da questo punto di vista, un punto di svolta epocale. Il pessimo risultato ottenuto dai partiti “canonici”, sbaragliati dai movimenti populisti, è stato il primo tangibile risultato del fatto che continuando a sbagliare, nello specifico continuando a non tenere in alcun conto l’opinione dei cittadini elettori, prima o poi si paga dazio. Per la prima volta, la conseguenza dell’errore fatale di mantenere una distanza eccessiva tra il cittadino e coloro i quali in teoria dovrebbero essere i suoi rappresentanti, si è abbattuta sulla classe politica: la popolazione ha dato fiducia a movimenti che ha considerato, a torto o a ragione, più vicini alla sua sensibilità.
Ma i partiti che, ci perdonerete, chiameremo “classici” non hanno fatto alcun tesoro di questa débâcle. Non si sono chiesti come mai la popolazione si è rivolta al primo venuto che ha fatto mostra di darle ascolto, a prescindere dalla sua inesperienza e addirittura incompetenza, e hanno continuato, in prima persona o attraverso le istituzioni che controllano, ad andare avanti come sempre, prendendo decisioni, quando queste decisioni vengono prese, seguendo logiche incomprensibili e senza la minima presa d’atto che esiste una opinione pubblica alla quale rendere conto. Ci sono evidentemente delle notevoli difficoltà di comprensione.
La recente dichiarazione dell’Autorità Portuale di Genova, di voler trasferire serbatoi di idrocarburi nel bacino portuale di Pra’ ne è prova evidente. Senza che il tema sia mai stato messo in discussione con la popolazione, ecco “L’Autorità”, Rossini avrebbe detto “La Forza”, che cala dall’alto della sua onnipotenza la decisione irrevocabile e la spaccia, chiaramente, come l’unica e migliore possibilità.
La popolazione praese ha dimostrato in questi anni di avere un’enorme senso di responsabilità e di voler partecipare alle scelte con spirito di partecipazione e disponibilità. A questo atteggiamento costruttivo, l’Autorità Portuale e il Comune hanno risposto con l’insulto di una decisione unilaterale e mostrando la più totale indifferenza per le opinioni dei cittadini, che non sono stati minimamente coinvolti e solo tardivamente e maldestramente informati.
Pra’ e i praesi ne prenderanno atto; sviluppando tutte le forme di contrasto che il vivere civile mette a disposizione e sicuramente, nella solitudine della cabina elettorale, sapranno come ripagare coloro che li hanno così ben rappresentati. Del resto forze con così evidenti difficoltà di comprensione non meritano l’onore e l’onere della rappresentanza politica.
Bellissimo pezzo, Abulafia.
Circa le ultima quattro righe dell’articolo sarebbe meglio organizzarsi prima e non aspettare di essere da soli nella cabina elettorale.
Come ci dicevano da bambini al catechismo Dio ti vede, anche lì dentro.
E magari anche i politici poi vengono a sapere.
Molto meglio un solido e compatto MOVIMENTO ORGANIZZATO PRIMA del voto.
Lo sapevate che Prà con un voto COMPATTO potrebbe mandare un europarlamentare a Strasburgo?
Questa sì che sarebbe una scelta concreta e incisiva.
Il resto rimane solo mugugno del giorno dopo.
Come dicevano i latini esattamente: “FLATUS VOCIS”.
In genovese : “ANEMMU DISCURSCI”.
Comunque un articolo FORTE e CORAGGIOSO: Sono totalmente d’accordo.
Abulafia era un antico filosofo di origine iberica….di grande cultura ed acume e chi scrive ha scelto bene il suo pseudomino, per darci una narrazione senza ” peli sulla lingua”, come dice Francesco, coraggiosa e di impatto.
Bisogna con forza far capire che serve la riqualificazione a Palmaro (fascia di rispetto che collegherebbe Pra a Voltri)spostando due semplici binari lato sud ,cambiare la griglia e inserirne una nuova con del verde in modo da creare fonoassorbenza.
Poi far capire che Pra Palmaro hanno già dato e che devono convivere con fatica con la realtà portuale enob possono pensare di ricevere addirittura un petrolchimico!!
Quindi con chiarezza si dice no al baratto riqualificazione /petrolchimico ma si a cose intelligenti che creino sinergia tra attuale attività portuale e quartiere.
Il petrolchimico va messo nella zona carbonifera dove non occorrono riempimenti.
Idee semplici e chiare!!
Rocco, bella idea e concreta. Ma non giochiamo al ribasso.
Riappropriamoci di quello che una volta era nostro e adesso per viverci dobbiamo chiedere il permesso.
Mi sembra che Francesco metta il dito sulla piaga ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere.
Invece che guardare ai particolari cerchiamo di riprendere in mano le redini di tutto. Troppo difficile da capire?
Coraggio, magari ce la possiamo fare davvero.
Ma bisogna parlare chiaro e onesto, qui non si gioca alle tre tavolette e neanche a nascondino. Chi ha responsabilità parli.
Beh avere una microfascia a Palmaro e magari una fermata metropolitana e un po’ di verde fonoassorbenti e una griglia nuova lato ferrovia lunga x tutta Palmaro(300 metri) sarebbe un passo in avanti sicuro.(a Pra fatta a Palmaro no..sinceramente da fastidio anche questa diversità avvenuta nel Por precedente)
Il ribasso c è attualmente in quanto mancano le cose sopracitate.
Occorre fare chiarezza in quanto non vorrei che al Sindaco balenasse idea di dare contentino x la riqualificazione in cambio di qualcosa di più dannoso x il ponente.
Chiarezza anche nella progettualita’ è fondamentale..propio per evitare errori da parte delle istituzioni..visto oggetto dell articolo.
Importante è procedere uniti anche nela progettualita’ per Pra Palmaro ..cosa che è mancata,nel Por precedente.
Vorrei vedere e mi sembra stia accadendo un ponente unito nella riqualificazione e una microfsscia che unisca Pra a Voltri e arrivi fino ad Arenzano sarebbe un ottimo risultato!
Ottime idee, concrete.
Ma forse ti sfugge il significato del mio discorso.
Bisogna andare oltre queste visioni settoriali e parziali delle cose. Tutto serve, giusto e chiaro. Ma qui bisogna ripartire da più lontano, con un progetto più globale e ambizioso.
Essere NOI i protagonisti, in politica e nelle istituzioni a qualunque livello. Ma forse questi discorsi danno fastidio, vengono ignorati volutamente e lasciano spazio a una mentalità tipica dei sudditi che chiedono il favore, la grazia, la concessione, l’elemosina.
Non ci siamo. Qui si galleggia ma non si parte.
Mentalità costruttiva..poi se uno arrivasse al potere decide.
La prima difficoltà di comprensione sta nella nostra testa e nei limiti che ci diamo da soli. Continuiamo su questa strada. Resteremo con il classico pugno di mosche in mano. NOI abitiamo QUI e chiediamo agli ALTRI? Per favore? Per pietà
Non esiste!
Hai ragione Cecilia, è un problema di testa.
Se uno ci arriva bene, altrimenti inutile insistere.
Tu e Rocco parlate due lingue diverse.
Rocco: quale potere? Quello che ci spetta.
Due lingue diverse le parli tu:
Discorso è chiaro..o fai una secessione da Genova e ti prendi il potere o diversamente se dipendi da altri subisci il potere questo è chiaro a tutti.
Ci vuole progettualita’ x fare qualcosa non solo discorsi
Detto questo fino adesso x Palmaro non si è fatto una mazza..il mio è un.invito a fare qualcosa proponendo un.progetto realizzabile
Ti è chiaro almeno questo??
Leggendo i vari passaggi e vedendo nel concreto ieri i progetti delle ffss x il futuro,mi sono reso conto che nuovamente Palmaro rischia di essere tagliata fuori addirittura con un progetto ferroviario dove non è piu’ prevista la fermata metropolitana a Palmaro(lo era mi sembra di aver capito nel 2009,ma in base ai nuovi disegni in circolo non è menzionata.)
Quando dico che ci vuole progettualita chiara quindi è perche se si vogliono cambiare le cose in meglio!!!!!
I cittadini di Palmaro avevano chiesto già ai tempi di Doria lo spostamento di due binari lato sud inserendo una microfascia ciclabile e alberata che colleghi Pra a Voltri (pas
sando appunto x Palmaro..teniamo conto che a Pra la fascia c è e a Voltri hanno la passeggiata)e mettendo un semplice gabbiotto per la fermata metropolitana..poca spesa ,tanta resa.!!
Risultato tante belle promesse..effettivamente diventare indipendenti potrebbe essere una soluzione..per questo capisco invito a riflettere in questo senso delle persone che hanno scritto precedentemente.
O decidi direttamente o devi andare al tavolo di chi decide e sbattere i pugni x ottenere..forse sta cambiando qualcosa adesso perché le persone essendo stufe di promesse esigono fatti e propongono soluzioni concrete come quelle da me sovraesposte che sono realizzabili e non utopistiche!
Ottima idea.
Ottima soluzione.
Ottimo suggerimento.
Il problema non è in Te, caro Rocco.
Il problema è che sono più di 50 anni che vengono fatte promesse, corredate di progetti, poi regolarmente smentite e mai realizzate.
Il classico specchietto per le allodole.
Non dovevamo permettere che il porto fosse edificato davanti alle case di Pra’ e Palmaro.
Far mettere la siepe a posteriori è un rimedio peggiore del male.
Quindi concludo: avendo FORSE più esperienza e più anni di Te, penso che se andiamo avanti con altre promesse ci metteranno tutto ciò che altrove non vogliono, davanti a casa. Tutta la schifezza del mondo.
Tanto poi noi metteremmo tappulli qui e là.
Bisogna avere una visione PREVENTIVA e più AMPIA del problema. Anzi, bisognava pensarci prima.
Cosa si fa ora?
Chiamiamo i gilet gialli a Prà?
Oppure andiamo avanti con progettini tappabuchi?
Oppure invece che tappare il lavandino chiudiamo il rubinetto?
Quale?
Mah, quello dei voti ad esempio. Quello che a “LORO” (tutti) interessa di più.
K..il discorsi sul voto è giusto.
Sul resto ormai il porto c è..io quaranta anni fa avrei scelto diversamente,ma ora si cerca di proporre qualcosa di fattibile x conviverci(da cmq lavoro) e cercare di ottenerlo.