Dal contenitore esplosivo ai cattivi odori in un’estate non certo memorabile

Luciano Bozzo –

Possiamo dire che a Pra’ questa estate non ci siamo proprio fatti mancare niente. Non ha fatto in tempo a sopirsi (in parte) la preoccupazione e la rabbia della gente per il paventato rischio di ritrovarci appioppata dall’alto una nuova servitù industriale, quella dei depositi petrolchimici forse in uscita da Multedo, che abbiamo dovuto assistere ad una nuova lunga serie di problemi e magagne, tutte sul nostro territorio: dalle centinaia di sacchi bianchi riportanti la poco tranquilizzante dicitura di “materiale pericoloso” stoccati a pochi metri dalle case del quartiere di Palmaro e da Villa De Mari, ai miasmi e cattivi odori a ponente (zona di via alle Sorgenti Sulfuree) come a levante (Isola ecologica), dal container con materiale esplosivo, a causa del quale non si sono potuti fare i tradizionali fuochi artificiali della Sagra di San Pietro, alla vegetazione infestante che lentamente ma inesorabilmente si sta impadronendo sia dei nostri sestieri storici che di quelli collinari, non risparmiando nemmeno le vie più centrali come ad esempio via Sapello. Nel corso di un incontro martedi 30 luglio all’interno della Seconda Commissione del Municipio VII Ponente Giuseppe Canepa, Direttore del Settore Ambiente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale, ha parlato di alcuni di questi problemi per i quali ha fornito interessanti informazioni che qui vi riportiamo. R.F.I ha informato sul contenuto delle centinaia di sacchi bianchi stoccati da tempo davanti a Pra’ Palmaro tra Villa de Mari e l’ingresso autostradale che è poi lo stesso materiale precedentemente accumulato in cumuli alti alcuni metri e liberamente esposti per settimane agli agenti atmosferici, poi coperti da teloni ed infine racchiusi in sacchi bianchi normalmente usati per materiali pericolosi. In risposta a diverse interrogazioni R.F.I ha scritto che si tratta del risultato del movimento del terreno prodotto dai lavori del potenziamento dei binari di ingresso/uscita dal porto di Pra’; è stato stoccato ed analizzato ma non si tratta di materiale inquinante nè tanto meno contenente amianto nocivo alla salute.

E’ stato posizionato lì da tempo in attesa di trovare una discarica per essere smaltito. La stessa risposta è stata data da RFI anche all’assessore del Municipio Maria Rosa Morlè come lei stessa ha comunicato nella settimana precedente, nel corso dell’assemblea del Comitato Palmaro a Villa de Mari.  Veniamo alla questione del container contenente materiale gassoso potenzialmente esplosivo che giace da alcuni mesi nella zona di levante del porto di Pra’, nell’area ormai adibita a “gestire” contenitori pericolosi; Canepa ha fatto sapere che il contenitore non avrebbe dovuto nemmeno essere sbarcato a Pra’ ma quando è stato messo a terra per consentire lo scarico di quelli sottostanti se ne è rilevata la potenziale pericolosità e se ne è deciso quindi la bonifica; <<Bonifica che però è andata molto a rilento perchè i Vigili del fuoco hanno portato la questione in Prefettura che a sua volta ha incaricato la ditta Tecnoambiente della bonifica. Autorità Portuale ha continuato comunque ad occuparsi del problema insieme a Tecnoambiente e in questi giorni finalmente stanno lavorando per concordare e rifinire il piano da presentare la prossima settimana (la seconda di agosto) al Prefetto. A quel punto il problema dovrebbe essere risolto in breve tempo. Purtroppo a causa della decisione del Prefetto dovuta a motivi di sicurezza abbiamo perso i fuochi d’artificio di San Pietro; la Prefettura ha ritenuto infatti il punto di sparo troppo vicino al contenitore quando in realtà la piattaforma di lancio era distante 700 metri. Quando l’equivoco è stato chiarito ormai era troppo tardi per revocare lo stop imposto dalle autorità.>>. Sempre secondo Canepa il cattivo odore emanato alla foce del rio Madonnette nella zona di via alle Sorgenti Sulfuree sarebbe stato invece causato dalla rottura delle pompe di IREN per il trattamento delle acque del CEP e di Palmaro. Da altre fonti siamo venuti a sapere che il problema dovrebbe essere stato ora risolto o quanto meno tamponato dopo avere però ammorbato per lunghe settimane l’aria della zona di Palmaro dove già peraltro i problemi non mancano di certo; resta il fatto che questa estate a Pra’ non sarà certo ricordata molto felicemente.