Elis@Provinciali –
La Liguria tutta, in special modo nell’entroterra, annovera numerosi siti che furono teatro di barbari eccidi contro i partigiani, ma anche la costa ci parla dei vili massacri perpetrati nei confronti di coraggiose donne ed uomini, la cui unica colpa era opporsi fieramente allo strapotere dei nazi-fascisti, italiani e tedeschi. Uno di questi, particolarmente significativo per noi, ebbe per protagonisti anche due giovani fratelli praesi, Alfredo e Celso Meldi, che vennero trucidati dai militari tedeschi insieme ad altri 20 partigiani genovesi, quasi tutti ventenni, sulla spiaggia rocciosa dell’Olivetta nei pressi di Portofino. Fu uno dei tanti eccidi che, tra il 1943 e il 1945 videro i nazi-fascisti uccidere migliaia di partigiani e prigionieri. La famiglia Meldi, originaria di Sestri Ponente, nel tempo si era trasferta a vivere a Prà. I fratelli Alfredo (21 anni) e Celso (23 anni), erano fiancheggiatori della 334° Brigata Est SAP, addetti in particolare alla manutenzione settimanale delle munizioni. Insieme a venti prigionieri politici 
furono prelevati dalla IV sezione del carcere di Marassi, quasi certamente su ordine del tenente colonnello Engel. I prigionieri furono condotti in segreto sulla costa di Portofino, torturati, trucidati e gettati in mare in zona Olivetta, dopo averne zavorrato i corpi imbrigliati in reti da pesca e fil di ferro.
Per molti anni, a ricordo e monito di tale sacrificio, si svolgeva una traversata Pra’-Portofino, e nella mattinata del 10 luglio, in collaborazione con la ASD SMS Pescatori Pra’e I Barcaioli delle grazie, l’Anpi di Genova Pra’, presidente Silvano Chierotti, ha raggiunto via mare, partendo dal canale di calma, il luogo in cui il Dicembre del 1944 vennero gettati in mare i corpi di 22 martiri, (21 Partigiani e un civile). << L’iniziativa ha voluto richiamare l’usanza degli antifascisti praesi, che nel dopoguerra ricordavano i martiri raggiungendo, a bordo di alcuni gozzi quel sito.
Un momento di forte emozione, quando i nipoti dei fratelli Meldi, insieme a tutti i presenti, hanno gettato in mare 22 fiori, uno per ogni vittima.
Ringraziamo di cuore per la partecipazione Massimo Bisca, presidente provinciale ANPI Genova, Don Mauro, il presidente del municipio Claudio Chiarotti, e le persone che hanno contribuito alla riuscita di questa iniziativa, che auspichiamo venga presto aperta al pubblico non appena possibile, tra cui Lorenzo Spera e Roberto Ferrando. In rappresentanza della SMS Pescatori anche il nostromo Nicola Di Dio e il consigliere Alessandro Massa.>>
Cosi’ ci ha informato Chierotti, mentre Spera ha inviato al giornale una serie di foto che testimoniano la traversata.
E questo è il fiore, del partigiano, morto per la libertà
A ricordo di Alfredo e Celso Meldi: Praesi, Partigiani, Eroi
Per non dimenticare… MAI.
Gli anni passano ma “questi ricordi” devono essere perpetuati e resi attuali e questo evento è una ottima modalità per onorare e ricordare coloro che hanno sacrificato la loro vita affinché noi, oggi, possiamo essere liberi. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questo importante gesto di testimonianza.
Commovente articolo, ragazzi così giovani massacrati in questo modo…
Molto apprezzabile l’iniziativa dell’Anpi Pra’, coadiuvata dalla SMS Pescatori…penso che renderla pubblica, l’anno prossimo, sia una bellissima idea, una piccola flottiglia di barche che insieme, giungono all’Olivetta per rendere omaggio a questi eroi!
Grazie Silvano, Lorenzo e Claudio.
…Sorry, e Roberto, insieme a tutte le persone che vedo in foto!
Mi sono commossa leggendo questo episodio della Resistenza ligure e praese…grazie Elisa e tutti i volontari per la rievocazione.
Ora più che mai occorre ricordare l’importanza di coloro che hanno sacrificato la loro, spesso, giovane vita, per affermare il diritto alla libertà. I testimoni ancora viventi sono ormai pochi quindi spetta a noi, che godiamo il frutto di tanti sacrifici, non far cadere nell’oblio il ricordo del sangue versato…Anche per le generazioni future!