Luciano Bozzo #
Manca ormai davvero poco all’arrivo della Costa Concordia a Pra’ per il suo penultimo viaggio: l’ultimo sarà quello che la porterà da Pra’ verso il porto di Genova verosimilmente verso la fine dell’anno.
Ma già da qualche giorno l’attesa ed i preparativi per questo evento hanno letteralmente scompaginato la vita della nostra Delegazione, solitamente abbastanza pigra e tranquilla in questo periodo estivo dell’anno.
La presenza di giornalisti e troupe televisive, genovesi, italiane e straniere, da una decina di giorni a questa parte, è andata sempre più intensificandosi e negli ultimi giorni stiamo assistendo ad una vera e propria pioggia di servizi, dirette ed interviste su giornali, notiziari, telegiornali e vari programmi di informazione come mai era accaduto prima da queste parti. Si vedono troupe, telecamere, giornalisti al lavoro, nelle vie del centro storico di Borgo Foce, nelle strade di Longarello e di Pegli Lido, sulle alture di Pra’ e tra i palazzi delle “Lavatrici” che si riscoprono oggi per la loro invidiabile ed ambita posizione di balcone dominante su tutta l’area del porto dove transiterà e dove sarà poi ormeggiata e lavorata la Costa Concordia.
Pra’ ed in parte la vicina Pegli sono oggi al centro dell’attenzione di tutti i media e gli occhi dell’informazione sono sempre più puntati sul nostro territorio e sull’evento che a breve avverrà proprio qui davanti a noi.
Il massimo lo si raggiungerà sicuramente domenica 27 luglio giorno dell’arrivo della Costa Concordia ma l’attenzione del cosiddetto circo mediatico rimarrà quasi certamente elevata ancora per un bel po’ nei giorni successivi.
Del resto il rigalleggiamento, il trasporto e quindi le lunghe operazioni di demolizione del relitto di una nave così mastodontica costituiscono un insieme di eventi unici al mondo, resi poi ancora di maggiore interesse dal carico di dolore e di tragedia che si sono purtroppo legati al nome della Costa Concordia e a quell’incredibile, sciagurato naufragio di due anni fa.
I pochi alberghi presenti nel Ponente genovese a Pegli, Pra’ e Voltri sono già pieni per le numerose presenze sia di giornalisti che di lavoratori che arrivano da fuori.
Di sicuro domenica 27 luglio a Pra’ e nelle zone attigue di Pegli ci sarà davvero tanta gente ad assistere allo “spettacolo” dell’arrivo della Costa Concordia sia tra i Praesi ed i Pegliesi che tra i foresti; il Comune ha addirittura predisposto delle pattuglie di polizia municipale e di volontari per presidiare e controllare i punti di maggiore assembramento di spettatori e per evitare problemi di ordine pubblico.
Di fronte a tutto ciò l’opinione pubblica a Pra’, da quello che si legge sui giornali e da quanto si percepisce dai discorsi della gente, appare abbastanza divisa. Una parte dei Praesi esprime timore e un po’ di fastidio per il probabile aumento del rumore e del disagio, altri temono per un possibile inquinamento dell’acqua o del territorio circostante ed anche per la possibilità che dopo la Concordia possano arrivare a Pra’ altre grandi navi da demolire con il loro fardello di ulteriore disturbo da sopportare. C’è anche chi, e non sono pochi, guarda al circo mediatico con il suo “gran bailamme” di giornalisti, di curiosi e forse anche di turisti, come ad una cosa poco rispettosa della tragedia e del carico di vittime che quella nave porta con se e chi parla addirittura di sciacallaggio e si dichiara disgustato; altri invece magari sono semplicemente un po’ infastiditi dall’improvviso “invexendo” di questi e dei prossimi giorni e rimpiangono invece la solita abituale tranquillità della Pra’ di fine luglio.
Probabilmente però i più vedono e valutano soprattutto gli aspetti positivi della vicenda, a partire dalle possibilità di lavoro, in prima battuta per le centinaia di addetti alle operazioni di alleggerimento della nave ed in seconda battuta per gli alberghi, i bar, le trattorie, i ristoranti ed in generale gli esercizi commerciali di Pra’ e delle zone limitrofe, qualcosa di più di una semplice boccata d’ossigeno in un momento di così grande difficoltà economica. Più di uno si è poi proposto per affittare terrazzi e stanze con vista sulla Costa Concordia (si parla ad esempio di una terrazza affitttata ad una troupe di Sky per una cifra davvero considerevole) o per accompagnare con la propria barca persone desiderose di uno sguardo o di una foto ravvicinata al gigante d’acciaio ferito e morente sulla diga foranea. Importante è poi la grande visibilità di cui sta godendo il nostro paese, visibilità che, se opportunamente sfruttata ed indirizzata, potrebbe, o forse meglio dire dovrebbe portare a decisi passi in avanti verso un miglioramento della qualità della vita dei residenti e verso una diversa e più armonica convivenza tra il centro abitato (anzi i centri abitati rappresentati dai sei sestieri praesi) ed il porto container e le servitù ed i servizi (ferrovie, autostrada, Aurelia etc) con cui ci troviamo a dover fare i conti, un rapporto diverso, questa volta maggiormente rispettoso dei diritti dei cittadini da realizzarsi ad esempio con la proposta di limitare ed allontanare progressivamente l’impatto ambientale di porto container e ferrovia e di estendere, ampliare e consentire quindi una migliore fruizione della Fascia di Rispetto. Un altro deciso passo in avanti va fatto verso la valorizzazione del terriorio, della sua storia, della cultura, delle tradizioni, delle sue bellezze ed eccellenze, della sua stessa identità a partire anche dal riconoscimento, finalmente ed una volta per tutte del nome corretto del suo porto: “di Pra’ “ e non più “di Voltri”. Qualcuno di quelli “a favore” ti potrà anche dire che dopo la vergogna della tragedia dell’Isola del Giglio questi ultimi eventi che stanno riguardando la Concordia rappresentano invece una sorta di riscatto nazionale e di Genova in particolare, di una città e di una nazione capaci anche, una volta tanto, di sfruttare al meglio le proprie capacità, risorse, competenze per stupire il mondo questa volta in positivo.
Ma probabilmente il tipico approccio praino e genovese, sempre abbastanza scettico e disincantato, mai troppo facile ad abbandonarsi né all’ottimismo sfrenato ne all’eccesso di critica e di negatività guarda e soppesa con un po’ di distacco gli aspetti positivi e quelli negativi, speranzoso per quanto di buono questo evento potrà portare ma al contempo anche un po’ giustamente preoccupato per i rischi ed i possibili problemi che può presentare; essere sì parte dell’evento ma con un equilibrio guardingo ed un po’ diffidente, in attesa di vedere se poi queste ricadute positive che si annunciano per il territorio saranno davvero tali o alla fine il tutto non si risolverà invece con l’ennesima occasione di mugugno, “l’elemento primario” che da queste parti viene sempre prodotto in abbondanza. Del resto la fregatura avuta con il porto e le promesse di migliaia di posti di lavoro che poi non si sono mai visti è ancora fin troppo recente e ancora dolorante.
In questo contesto la FondAzione Primavera ha appena incontrato giornalisti ed operatori dell’informazione locale e nazionale per contestualizzare l’arrivo della Costa Concordia nel territorio di Pra’ che si appresta ad ospitarla. Attraverso la presentazione e la diffusione di un filmato e di una vera e propria guida turistica in Italiano ed Inglese ad uso e consumo di giornalisti e non solo la FondAzione ha fornito un’importante e al tempo stesso sintetica documentazione sulla storia, i monumenti, le bellezze e le eccellenza che il territorio di Pra’ è in grado di offrire: dalle chiese millenarie alle antiche residenze nobiliari, dal centro storico con aree pedonali, eleganti palazzi e negozi ben riforniti, alla Fascia di Rispetto, dal canale di regata alle passeggiate tra verdi colline e panorami spettacolari, dalla piscina “I delfini” a Punta Martin, dal basilico alla focaccia.
La guida contiene anche informazioni logistiche sui servizi di quotidiana utilità (alberghi, banche, farmacie, autofficine, ferramenta, punti vendita dei produttori di basilico etc) e suggerisce anche alcuni dei luoghi di più comoda osservazione e ripresa della Costa Concordia. La guida è consultabile e scaricabile sul sito www.supratutto.it. Contestualizzare vuol dire anche mostare in maniera chiara ed evidente, come sta facendo la Fondazione Primavera, che il porto insiste quasi totalmente solo sul territorio e sull’abitato di Pra’, che proprio Pra’ (insieme alla parte di Ponente di Pegli) ne subisce il pesantissimo impatto ambientale giorno e notte e che per consentire la sua costruzione ha dovuto subire la perdita del suo bellissimo litorale naturale, per secoli fulcro della storia e della vita sociale ed economica del nostro paese. Continuare a chiamarlo “Porto di Voltri” suona alle orecchie di noi Praesi come un’offesa irritante e ormai non più sopportabile. Di porto a Voltri non ce n’è neppure un metro, ma c’è invece, per fortuna, una bella ed ampia spiaggia, spiaggia che invece noi Praesi abbiamo visto sacrificata nel nome del progresso a beneficio dell’intera città di Genova. Dopo la precedente campagna di sensibilizzazione e di pressione sulle istituzioni per il cambiamento del nome del porto e del casello autostradale la Fondazione, in questo periodo, ha rivolto le proprie attenzioni al mondo dell’informazione bombardando con e-mail redazioni di giornali ed emittenti televisive per ottenere che il porto venga correttamente indicato con il suo giusto nome, ottenendo evidenti risultati; accanto al tradizionale ed errato nome di Voltri ora sui media locali e nazionali si sente sempre più spesso la giusta attribuzione del porto di Pra’ o di Pra’-Voltri; per il cambio del nome definitivo e universalmente riconosciuto ci vorrà probabilmente ancora un pochino di tempo ma la strada ormai è sicuramente aperta vista anche la disponibilità in tal senso ottenuta da Comune, Autorità Portuale e anche dalla PSA Voltri-Pra’ (ex VTE).
La conferenza stampa di giovedi è stata anche l’occasione per comunicare le richieste e le preoccupazioni della Fondazione e dei cittadini di Pra’ relativamente all’approdo ed alle operazioni che interesseranno la Costa Concordia. Si chiede che il tutto si svolga in modo sicuro per i lavoratori ed i cittadini e nel totale rispetto dell’ambiente, e che nessun materiale proveniente dalla nave venga lasciato, nè in modo temporaneo nè tantomeno definitivo, all’interno del porto di Pra’ o sul territorio della Delegazione.
Inoltre si chiede il massimo impegno per non generare rumore eccessivo, in particolare nelle ore serali e notturne, al fine di non aumentare ulteriormente il disagio che la cittadinanza è già costretta a sopportare a causa delle navi portacontenitori e delle operazioni portuali.
All’inizio ed alla fine dell’incontro con la stampa e le televisioni però l’attenzione è stata posta sulle vittime della tragedia che è all’origine di questi avvenimenti e sul rischio che una eccessiva spettacolarizzazione degli eventi ne offuschi o peggio ne cancelli il ricordo.
I cittadini di Pra’ che aderiscono alla FondAzione auspicano quindi che nei giorni dell’arrivo della nave sulla nostra costa si commemori con una giusta cerimonia il ricordo delle 33 vittime del naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio e che il piazzale antistante la stazione ferroviaria di Pra’, ancora oggi senza nome venga intitolato “Piazzale della Concordia”.
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