Sono socia di Pra’Viva fin dalla sua fondazione e ho continuato nel tempo a rinnovare la mia adesione perché mi sembrava importante, come cittadina nata e residente a Pra’, partecipare a questa interessante forma di gestione solidale di una parte del nostro territorio.
Una parte molto preziosa, la Fascia di Rispetto, preziosa perché conquistata a fatica dai cittadini di Pra’, che sono riusciti a strappare all’ingordigia del Porto un tratto di terra e di acqua per non perdere del tutto il contatto con quella che era sempre stata da secoli e secoli la loro quotidianità, legata indissolubilmente alla spiaggia e al mare
Sono consapevole di essere una goccia nel mare, una formica al cospetto dei giganti, ma in questo momento in cui la forma di gestione della Fascia è in procinto di cambiare in modo significativo, vorrei almeno avere la possibilità di manifestare il mio pensiero, sperando che anche altri, molto più importanti di me, lo condividano, almeno in parte.
Da quanto ho potuto leggere nella proposta della nuova Convenzione, ho notato che ci sono delle carenze che probabilmente vengono da lontano, ma che sarebbe bene colmare, così come alcune irregolarità nel citare nomi e luoghi che penso sarebbe bene correggere in un documento tanto importante e che influirà moltissimo sulla nostra vita.
Non si parla, per esempio, della genesi della Fascia, nata dalla devastazione del nostro bellissimo litorale, sede di stabilimenti balneari, cantieri navali e attività di pesca professionistica e che molte delle Società storiche per decenni hanno svolto attività sportiva e sociale opponendosi al degrado della discarica portuale … credo che sia fondamentale ricordare questo per comprendere come la Fascia non sia minimamente paragonabile ad altre realtà come la Marina di Sestri o il Porto Antico: qui c’è una storia e una socialità che vanno valorizzate e salvaguardate.
Penso che proprio le società storiche, da sempre legate a Pra’, dovrebbero avere una posizione preminente e veder salvaguardata la loro presenza e la loro attività.
E i cittadini di Pra’, i residenti, vedranno riconosciuto il loro sacrificio? Sarà possibile riservare loro un trattamento agevolato? E i parcheggi? Saranno ancora al servizio dei cittadini praesi? Ci sarà la possibilità di partecipare all’organizzazione di quegli spazi?
Altro aspetto importante è quello della corretta identità: il nome di Pra’ non è scritto con l’apostrofo, ma con l’accento … Vedo citato il Castelluccio come “Castelluccio di Pegli”, mentre sarebbe corretto scrivere “Castelluccio di Pra’” ( fu eretto proprio in difesa del territorio di Pra’ e si trovava appunto all’interno del territorio storico praese, che arrivava fino al Rio Sant’Antonio), viene citato il terminal portuale come VTE, mentre ormai il nome ufficiale è “PSA Genova-Pra’”.
Nei dettagli tecnici non entro, perché non ne ho la competenza.
Come dicevo all’inizio, io sono una formica … spero tanto che i giganti colgano questi miei “sentimenti” e portino quei miglioramenti che io penso siano necessari.
Maria Luisa Decotto
buongiorno Sig.ra Decotto
Mi annoveri tra chi è d’accordo su quanto scrive specie sull’accento Prà .
L’ ignoranza grammaticale è un carenza che la si riscontra anche in valide penne della nostra letteratura , ma… non è mai troppo tardi per imparare ,(vale anche per i presuntuosi).
Un cordiale saluto
Giorgio Bruno