Velocifero –
La prima nave portacontenitori alimentata a LNG a scalare a Genova è la CMA CGM Iguacu, ed ha attraccato nel pomeriggio di mercoledì 9 giugno al Bacino Portuale di Pra’, terminal PSA Genova – Pra’, proveniente da Marsiglia. E’ anche, SE&O, la prima nave del genere a toccare un porto italiano, stabilendo così un nuovo, importantissimo, record per lo scalo praese. E’ una nave nuovissima, consegnata all’armatore dai cantieri Sud Coreani Hyundai solo lo scorso 26 aprile. E’ grande, stazza 150.844 tonnellate, (14.812 TEU), lunga 366 metri, larga 51, ha un’immersione massima di 16. E’ stata accolta al terminal praese con una cerimonia celebrativa tenutasi sulla banchina, sotto all’immensa prua della nave, durante la quale è stata consegnata una targa commemorativa al Comandante. Sul palco, a sottolineare le caratteristiche innovative della nuova unità l’Amministratore Delegato di CMA CGM Italia, Paolo Lo Bianco e il Direttore Generale di PSA Genova Pra’, Roberto Goglio. Presenti tra i vari invitati l’Assessore Comunale allo Sviluppo del Porto, Francesco Maresca, il Presidente del Municipio VII Ponente, Claudio Chiarotti e Guido Barbazza, Presidente Onorario della FondAzione PRimA’vera. La nave è dotata di un gigantesco motore principale a due tempi di tipo “Dual Fuel” con 11 cilindri in linea del diametro di 900 mm, in grado di funzionare indifferentemente con LNG (Liquified Natural Gas, o Gas Naturale Liquefatto) o con combustibile liquido, bio-combustibili inclusi. L’utilizzo dell’LNG consente alla nave di azzerare le emissioni sia degli ossidi di zolfo (SOx -95 %), sia dei particolati (Pm -99%), di ridurre considerevolmente le emissioni di ossidi di azoto (NOx -85%) e di ottenere comunque una importante riduzione anche per l’anidride carbonica (CO2, -30%) rispetto al funzionamento con i tradizionali combustibili fossili liquidi in ciclo diesel. Interessante notare come i primi camion a ricevere i container sbarcati dalla nave siano stati proprio nuovissimi mezzi della IVECO anch’essi alimentati a LNG. Peccato che con un numero sempre crescente di mezzi funzionanti a gas a fare la spola da e per il Porto di Pra’ non esista ancora in zona un distributore di LNG. «Nell’attesa di vedere finalmente attivata l’alimentazione elettrica delle navi da terra in “cold ironing” è estremamente positivo che comincino a scalare a Pra’ navi alimentate a LNG. L’utilizzo dell’LNG consente diminuzioni così importanti delle emissioni inquinanti da rendere auspicabile la realizzazione quanto prima di un apposito impianto di distribuzione presso il Bacino Portuale di Pra’, destinato a camion, autovetture e mezzi portuali, per incentivarne ed agevolarne l’utilizzo, nell’attesa dell’avvento, in un futuro prossimo, dell’utilizzo dell’idrogeno, che potrà finalmente portare la propulsione navale e l’autotrazione alla completa decarbonizzazione» ha dichiarato Guido Barbazza. Francesco Maresca ha così commentato << Sono molto contento che a Pra’ sia arrivata la prima nave a GNL, sintomo che anche i tavoli che stiamo organizzando come Comune e Consiglio di Comunità Praese stanno sensibilizzando tutte le istituzioni e le aziende sulla sostenibilità ambientale anche nel rapporto tra città e Porto. Vedere arrivare questa nave oggi a Pra’ è stato un segno inequivocabile di crescita>>. Il Presidente del Municipio Claudio Chiarotti ha dichiarato << Notizia sicuramente positiva per la comunità praina: una nave alimentata a LNG vuol dire ridurre l’inquinamento ambientale e acustico. Ora ci aspettiamo l’operatività delle banchine elettrificate per azzerarare questa criticità almeno per quanto riguarda l ‘attracco delle navi. Questa è sicuramente la strada da seguire per coniugare l’operatività portuale col sacrosanto diritto dei cittadini di poter vivere in armonia. Saremo sempre vigili perché ciò accada: quello di oggi è solo un importante tassello>>.
Finalmente una buona notizia verso una diminuzione dell’inquinamento. Certamente l’elettrificazione delle banchine e l’alimentazione da terra risolveranno anche il problema del rumore, ma l’uso di carburanti più puliti migliorerà l’aria che tutti respiriamo.
Ottima notizia ed e giusto fare un distrubutore per il gas al porto di Pra’ altrimenti continueremo ad avere camion diesel inquinatori.
Bene fa Guido Barbazza a sollecitare il collegamento delle navi alla rete di terra ma altrettanto giusto e’ ridurre l’inquinamento con il gas. Il rumore si sente ma non fa male piu’ di tanto, linquinamento atmosferico non si vede ma uccide
Io da praino anziano sono orgoglioso di vedere un record per il nostro porto dopo anni di prese per i fondelli con il porto di XXXXXX
I valori di riduzione dell’inquinamento sono impressionanti e’ quello che ci vuole
GNL. ( miscela quasi tutta di metano allo stato liquido). Il tema è controverso, complesso e non “liquidabile” nelle righe che seguono. Il metano è il combustibile fossile meno inquinante, ma il suo effetto serra va da 30 a 100 volte quello dell’anidride carbonica (CO2) ed anche con piccolissime perdite, quanto più sarà diffuso, tanto più aumenterà il suo peso, come effetto serra, a livello mondiale. Da cui il suo utilizzo in mancanza di alternative può avere un senso, vedi in navigazione, senz’altro no quando la nave è ancorata in porto ove l’unica realtà ad inquinamento minimo e l’elettrificazione delle banchine, oltre che principale mezzo valido per abbattere il rumore dalle navi. Le centrali elettriche, anche quelle che vanno a metano, hanno tutti altri mezzi per abbattere inquinamenti e rischi rispetto all’uso del gnl sulle navi. Non si riduce il problema rumore, che non ammazzerà come l’inquinamento atmosferico, ma c’é ed è non poco fonte di stress. ( la nave di qualche giorno fa ne è un esempio). C’é il tema molto delicato della collocazione dei siti dedicati allo stoccaggio del gnl. Se si fanno un minimo di ricerche, a secondo della quantità di gnl stoccato si passa da classi di deposito “meno” pericolose a classi di deposito molto più pericolose. La quantità di gnl destinato alla autotrazione è piccola rispetto a quella necessaria alla alimentazione navale e soprattutto le stazioni di stoccaggio sono molto piccole ( per esempio se uno va dal “benzinaio” difronte alla ex ILVA di Novi Ligure, assieme a benzina, gasolio, metano compresso, a lato, c’é il distributore di GNL). Ultimo, ma non ultimo come importanza ed istituzioni se ci siete battete un colpo, la gente è STUFA ( ed a ragione NON SI FIDA) , qui a ponente, da Sampierdarena a Voltri, di ritrovarsi sempre più servitù fonte di rischi pericolosi, inquinamento atmosferico ed acustico e relativi rischi per la salute, svalutazione del territorio, degrado ambientale. Oltre che aggiungere occorre imparare anche a togliere e sia chiaro che togliere non è spostare!
Le opere di mitigazione ( vere) devono essere a progetto e contestuali alle infrastrutture, occorre investire e molto per quelle mitigazioni mai fatte anche su infrastrutture recenti , degli anni 2000: copertura di Lungomare Canepa, copertura dello scalo merci di Palmaro con relativi progetti presentati alla popolazione interessata. Occorrono compensazioni e che siano sul territorio che le servitù subisce. Istituzioni pensate ad un nuovo waterfront per il ponente, una restituzione anche simbolica del mare alle delegazioni, cittadini partecipi, come il parco della lanterna allargato, per Sampierdarena, il lungo Polcevera o similare per Cornigliano, per Sestri non so , ma penso che i cittadini delle delegazioni tutte di suggerimenti ne abbiano per rendere più bello e vivibile il proprio territorio. Nell’estremo ponente, da Multedo a Voltri una passeggiata, pedonabile e dove possibile ciclabile, che unisca tutto il litorale con vere fasce di rispetto anche dove oggi a riguardo dei cittadini c’é il nulla, fasce, con alberi ovunque, a separazione dalle innumerevoli e tanto ingombranti servitù che abbiamo.
Evidentemente nei paesi scandinavi e in altri paesi avanzati dove da anni puntano sul gas naturale per le navi e altro per motivi ambientali sono tutti stupidi e qualcuno che continuamente dice male di tutto e di tutti pensa di avere il dono della verità. Suggerirei un po’ più di modestia nello scrivere e fare affermazioni con tale sicurezza e presupponenza, per chi magari non ha mai neanche messo piede su una nave e il GNL lo usa a casa sua per fare il caffè. Poi vedo confondere il distributore per i camion a LNG proposto nell’articolo con i depositi per le navi che nessuno ha mai proposto di mettere a Pra’, anzi. Eppoi la copertura del parco ferroviario a Pra’ Palmaro chi la propone se la volesse mettere lui sotto casa sua che magari non sta neanche a Pra’. Ma se lo immagina un muro alto 5/6 metri davanti alle case di via Pra’ lungo qualche chilometro che bello spettacolo ? Trasformerebbe il sestiere praese in un bronx, in un fossato. E sarebbero queste le proposte di valorizzazione ? Io davanti alle finestre preferisco le dune di Ridiamo il mare a Pra’ – Palmaro e aria libera altro che un’altro orrore, un altro baraccone, ma come vengono certe idee negli incubi notturni ? Però è bello e facile per taluni non fare niente e criticare chi si da da fare e neanche parlare del progetto di spostamento a mare della ferrovia e delle dune tra il branega e il san giuliano che è diventato progetto del Comune forse perchè non lo ha proposto lui ? Largo alle persone competenti che sanno di cosa parlano e non sparano stupidaggini tanto per farsi vedere. Uno NON vale uno.
Ma andiamo su chi è in mare naviga, chi è in terra critica lo dicevano anche i nostri vecchi. Lo sanno tutti che il GNL non è la soluzione finale ideale superfiga e che bisognerà arrivare all’idrogeno. Non c’è bisogno di comitati sbraitanti e santoni e parlatori e di tanto bla bla bla lo sanno anche le capre. Le capre capre capre come direbbe Sgarbi. Però il GNL adesso c’è esiste è reale e ci serve non come l’idrogeno che arriverà tra un bel po e ci può togliere già un bel po’ di inquinamento. Certo che bisogna anche attivare il collegamento elettrico da terra, bella scoperta. E ben venga il distributore di metano in porto a Pra’ per i camion che quelli non prendono la corrente da terra e inquinano un bel po’ con tanti velenosi particolati Ciodue eccetera eccetera ancora più vicini alle nostre case qui in via porrata. Ci vuole pragmatismo sapere di cosa si parla e smetterla di criticare e sparare sentenze che sempre meno sono disposti ad ascoltare.
ma chi è questo genio che vuole coprire tutto il parco ferroviario di Pra che è lungo chilometri e largo centinaia di metri ? Ma si rende conto delle belinate che spara ? che se lo metta davanti alle SUE di finestre che di sicuro non abita qui a pra. Tutti a fare i professori
e a sparare balle sulle nostre spalle. Siamo NOI a essere stufi di quelli di fuori o venuti a abitare qui tre giorni fa che non sanno neanche dove sono e che vorrebbero comandarci a casa nostra e dirci cosa dobbiamo fare ma facciateci il piacere almeno di stare zitti. Imbeliniamo giù le lavatrici invece che sarebbe meglio invece di tirare su altre schifezze tristi e questi sarebbero quelli che vogliono valorizzare ma andate a lavorare
Eccolo di nuovo, ci mancava ma finalmente è ritornato, si è rifatto vivo l’Oracolo del “Nulla” , il mentore dei “Zero Tituli” . la “Voce” dei paladini della mitigazione, il “Teorico” dei sostenitori della copertura dello scalo merci di Pra’, Il “Vate” del come riuscire a non ottenere neanche un minimo, piccolo risultato come quello di far togliere un cesso, scusate un obbrobrio di gabinetto pubblico in quel di Pra’ Palmaro. Per fortuna che a Pra’ ci sono persone che hanno messo a disposizione del territorio i propri talenti e, con competenza, visione, impegno, determinazione, dialogo con le istituzioni, piano, piano, nei tempi consentiti dai legaggi della burocrazia, stanno dando concretezza ai progetti che hanno pensato, proposto e valorizzato in modo tale che le istituzioni li hanno fatti propri. Intanto la prima nave LNG è approdata a Pra’, il Tavolo Tecnico con le Istituzioni continua a lavorare sulle soluzioni ai problemi generati dallo scalo praese, senza bacchette magiche, consapevoli e convinti che la missione è possibile . . . con meno fumo . . .con meno rumore e sopratutto senza inutili manie di protagonismo per darsi un minimo di visibilità. Chi sa fa e chi non sa propone un muro alto sette metri e lungo un chilometro e mezzo davanti alle case di Pra’ Palmaro. Sono degli illuminati. Solo il pensarlo mi fa tremare le vene dei polsi.
Chi sa fa e chi non sa insegna…più LNG meno coperture e zero chiacchiere
…. era il 1830 quando fu inaugurata la prima linea ferroviaria tra Liverpool e Manchester e numerosi allevatori e pastori si opponevano alla stessa identica maniera di chi oggi critica la nave a LNG. La storia si ripete e l’uomo non è capace di apprendere dal passato.