Niclo Calloni#
Per Alfredo
Via Cordanieri non era ancora asfaltata, a metà degli anni ’50, quando la famiglia di Alfredo era venuta ad abitare lì; era il tempo che c’erano gli orti dei Pilli e Palaeu partiva col suo cavallo la mattina e tornava il pomeriggio tardi e lo spazzino suonava la trombetta per avvertire di portare giù il secchio della rumenta.
Con due pietre facevi la porta e le partite erano tutte giocate col coltello nei denti, io già portiere e lui mancino naturale; contava solo vincere, così imparavi a lottare e la strada era maestra e chi ha mangiato quella polvere sapeva che non bisognava mollare mai.
Chi ha mangiato quella polvere si è nutrito di un cibo strano, un alimento un po’ particolare che una volta metabolizzato ti lasciava per sempre dentro al cuore l’orgoglio di un’identità precisa, un marchio che ti diceva essere figlio di quella terra che dovevi solo amare tanto perché potevi prendere solo quello che aveva: sé stessa e la fierezza di quella fatica che sapeva di mare e di terra: un mare da tenere e una terra da fermare.
Si è cresciuti così, succhiando da quel seno la fierezza di non chinarsi mai, né a Levante tantomeno a Ponente, e quella strada da maestra è diventata mamma.
Poi si diventa grandi e allora ognuno va per sé, le vie diventano diverse come le esperienze e la vita ti disperde nel suo via vai ma, quando ti incontri e ti riguardi negli occhi, ti accorgi che quella luce è sempre accesa, nonostante le ferite del tempo, del cemento colato, della rapina della spiaggia e dell’ignobile incurante incoscienza di chi ha pensato che niente potesse cambiare e nulla potesse succedere.
Tu questo lo hai avvertito sempre, fin da subito, e per amore e per coerenza non hai esitato nella denuncia e nel costruire coscienza, non hai mai smesso di sporcarti le mani rendendoti esempio di disponibilità e passione ripercorrendo quella strada, un po’ maestra e un po’ mamma, che ci lasci come testimonianza della capacità e della volontà di non inchinarsi mai di fronte a nessuno e di non uscire dal tracciato che porta alla Pra’ Futura che insieme abbiamo sognato e per la quale, tanto, hai dato.
Se incontri Palaeu, salutamelo.
Ciao Alfredo, caro amico, quella polvere così sacra, adesso sei Tu.
Niclo Calloni
Ciao Alfredo, ci mancherai….bellissime parole Niclo!
Questa narrazione di Niclo, così fedele e struggente, è un bellissimo saluto ad Alfredo, che ci ha lasciati in modo così repentino e doloroso.
Manca già moltissimo a tutti, non sembra vero non incontrare, per le vie di Pra’ed in Fondazione, il suo sorriso, a volte beffardo ed irriverente, ma sempre dolce ed aperto.
Non voglio che sia dimenticato, propongo di dedicare ad Alfredo Ponte l’approdo della futura Nave-bus, suo sogno grande.
Ci impegneremo per tale realizzazione…
Un forte abbraccio alla sua famiglia.
Lo sapevamo che poteva succedere, ma quando succede il dolore dentro è grande. Cinquant’anni di amicizia lasciano un segno indelebile. Senza Alfredo Pra’ è veramente più povera… Ma dobbiamo tutti insieme imparare da lui, imparare che non ci si deve arrendere…MAI….!
Imparare che se posso pensarlo posso farlo e poi andare avanti, credere nelle nostre possibilità, cercare alleati, senza timori reverenziali perché ogni uomo ha pari dignità, qualunque sia la sua posizione e il suo incarico. La nave-bus è stata da sempre un suo obiettivo e si è impegnato per dimostrare a tutti che si poteva fare….ricordo quando organizzò una gita in battello per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Pra’, per consentire loro di fare un’esperienza bellissima e per mostrare a tutti che era “possibile” .
Dedicare a lui l’approdo sarebbe giusto e doveroso.
Grande Alfredo, è stato un privilegio conoscerti e collaborare con te.
Maria Luisa Decotto
Purtroppo ci hai lasciati troppo presto in troppo velocemente.
La tua energia e caparbietà ci mancheranno tantissimo.
A me persolamente mancherà vederti per le nostre strade e prodigarti a informarmi sullo stato delle cose, sulle tue visioni .
Ho ancora vivo il ricordo di quando abbiamo imbracciato i decespugliatori in due caldissime giornate di luglio per tagliare l’erba incolta nel parco lungo e restituire uno spazio di gioco dignitoso ai nostri bambini.
Mancherai a tutti
Ciao Alfredo
Ciao, Alfredo
tante scritte stanno parlando di te, sei stata una persona stupenda, Pra’, la fondazione Primavera, perdono una persona che ha sempre combattuto in prima linea. Buon viaggio amico mio.