Chi rompe…paghi

Velocifero #

Sono passati già 3 mesi dai due episodi (novembre 2014, vedi SuPra’Tutto Magazine numero 1, pag. 24) che hanno visto i container della “Nuovo Borgo Terminal Container” abbattersi sulla pista ciclo-pedonale della Fascia di Rispetto di Pra’, sospinti dalle trombe d’aria e, ancora, non sono stati completamente riparati i danni arrecati alle strutture pubbliche in gestione a Pra’ Viva. A dire il vero, la società che da qualche anno, complice l’improvvido parere positivo del Municipio Ponente, turba la vista mare dei Praesi con le sue montagne di scatoloni di metallo vuoti che vanno ben oltre i “due tiri” fisiologicamente accettabili non ha neanche sentito il dovere morale di chiedere scusa per il rischio che ha arrecato alla sicurezza dei cittadini praesi. Resta il fatto che tre pali dell’illuminazione sono stati seriamente danneggiati, mettendo anche fuori uso alcuni altoparlanti, senza contare gli alberi divelti. I cittadini

osservano sempre la situazione, aspettando che la NBTC provveda alle riparazioni del caso. Nel frattempo, ad ogni buon contro, la FondAzione PRimA’vera già il 19 novembre 2014 ha preso carta e penna ed ha richiesto alla società, con copia ad Autorità Portuale e Capitaneria di Porto e Municipio, chiedendo “di adottare tutte le misure necessarie per prevenire il ripetersi del fenomeno denunciato ed in particolare ridurre l’altezza delle pile dei container in modo tale che non superi l’altezza delle dune alberate di separazione area operativa portuale – pista ciclo-pedonale Fascia di Rispetto di Pra’, riposizionando ed allontanando inoltre le suddette pile di container a distanza di sicurezza dalle suddette dune interponendo una opportuna distanza di sicurezza

dalle aree di pubblico interesse ed interessate dalla libera frequentazione dei cittadini. ” Nel frattempo l’Autorità Portuale il 9 gennaio 2015  ha riscontrato la lettera della FondAzione precisando che: “è ritenuta necessaria -da parte di NBTC- una auto-valutazione del rischio su tenuta containers valutandone, ad esempio, compattezza, tiri e sistemi di contenimento (tipo wind-breaker), distanze di sicurezza dalla pista retrostante”. Resta comunque il fatto che la Nuovo Borgo Terminal Container si è ben guardata dall’abbassare le file dei containers e tantomeno di provvedere alle riparazioni che, per legge, deve effettuare. La NBTC interpreta alla perfezione la parte che molti, in passato, hanno svolto, considerando il territorio praese come una risorsa da sfruttare a piacimento, senza minimamente curarsi dei sacrosanti diritti ed

aspettative dei cittadini. Però, oggi, tale comportamento appare goffo e fuori dal suo tempo, nel momento in cui i Praesi si sono svegliati dal letargo e si stanno riappropriando del loro territorio, dei loro interessi e del loro futuro, e anche le autorità ed enti vari hanno cominciato a comportarsi in modo positivo, collaborativo e comprensivo.  Pra’ Viva, interpellata sul tema “non ha intrapreso alcuna azione ma è al corrente che l’Autorità Portuale sta provvedendo alle riparazioni”. Effettivamente qualcosa nel frattempo è stato fatto, ma un palo resta comunque ancora piegato e pendente, e le corone porta megafoni, pur rimontate al loro posto, risultano ancora deformate dagli urti. I pali, prima della caduta dei containers, erano in buone condizioni, (così come le corone) e rettilinei, e come tali dovrebbero essere riportati dopo le riparazioni. Si augura che la NBTC (o la stessa Autorità Portuale) completi in fretta le riparazioni dei danni, porga le dovute scuse alla cittadinanza praese e cominci a comportarsi in modo più attento e rispettoso nei confronti della comunità che li ospita. Cominciando ad abbassare le file di container a “due tiri” in modo che, specie dopo la realizzazione delle dune alberate, non siano più visibili dall’abitato.