di Alfredo Ponte
Anche la presenza del grosso tubo che corre lungo il litorale di Pra’ è maldestramente utilizzata dall’amministrazione comunale come pretesto per giustificare lo stravolgimento dei P.O.R. con quattro corsie non complanari. Per realizzare il progetto originario, secondo il Comune, sarebbe necessario spostare il tubo, il che comporterebbe ingenti extra-costi. Come al solito alla cittadinanza non è stata fornita alcuna chiara informazione in merito basata su documenti scritti. Si narra che il tubo in oggetto fosse stato realizzato negli anni ’50 per alimentare, in caso di necessità, gli altoforni dell’Italsider di Cornigliano con acqua proveniente dalla valle del Cerusa, a Voltri, e non sia in pratica mai stato utilizzato. Premesso che gli altoforni a Cornigliano non esistono più, e che il tubo si presenta in pessimo stato di conservazione, tutto arrugginito, è evidente che, essendo stato costruito dopo la ferrovia, il percorso dell’acquedotto può solo lambire la massicciata, sul lato sud, senza minimamente interessarla. Ciò è confermato dalla posizione del tubo nei punti ove è visibile, ad esempio in prossimità del ponte sul Rio San Pietro, e dai racconti degli anziani che lo ricordano correre a nord della spiaggia, addossato alla ferrovia. E’ perciò evidente come tale tubo non possa interferire in alcun modo con il tracciato dei P.O.R. della nuova via Pra’ che va a cadere completamente a nord del tracciato del tubo. Le nebulose giustificazioni accampate dal Comune sono pertanto spazzate via dalla semplice realtà.
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