Audizione di Associazioni e Comitati a Palazzo Tursi

Maria Luisa Decotto –

Venerdì 12 maggio, alle ore 9.30, a Palazzo Tursi è stata convocata la Commissione Comunale VI – Sviluppo Economico con all’ordine del giorno “Strategie e pianificazione dello sviluppo delle aree portuali genovesi: approfondimenti e ricadute sul sistema città”. Un tema molto importante per tutti i cittadini genovesi, ma in particolare per coloro che abitano vicino alle aree portuali e convivono con questa ingombrante presenza. Erano previste audizioni e infatti più di quaranta realtà associative tra realtà associative di cittadini, Comitati e Associazioni di Categoria, nonché i rappresentanti di Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, si sono iscritti a parlare. Erano mesi che i Consiglieri comunali attendevano la convocazione di una Commissione sulla portualità e in questo tempo sono stati molti i temi che si sono accavallati e che richiedono attenta riflessione . Per questo motivo e anche per l’ assenza del Sindaco la prima ora ha visto un vivace scontro dialettico tra opposizione e maggioranza con richieste di sospensione e invito a proseguire. Alla fine la decisione è stata di continuare, visto che erano presenti tanti cittadini che avevano tutto il diritto di essere auditi e che comunque la Giunta comunale era rappresentata dall’ Assessore Francesco Maresca, titolare della delega al Porto. Gli interventi sono stati molto interessanti e nel complesso sono emersi alcuni punti chiave: i cittadini vogliono chiare risposte sulla situazione “cassoni” e sulle intenzioni di Autorità Portuale nei riguardi del “dentino” che doveva essere provvisorio e invece è sempre lì, esprimono assoluta contrarietà all’allestimento di una fabbrica per la costruzione dei cassoni sul sesto modulo del Porto di Pra’, sono contro qualsiasi ipotesi di ampliamento della piattaforma di Pra’ non solo a levante e a ponente, ma anche verso mare e hanno motivato tale contrarietà sia per motivi di sostenibilità ambientale , sia per la tutela della salute, sia perché non esiste nessuna necessità oggettiva in quanto le aree esistenti non sono neppure utilizzate completamente. Si è avanzata la questione “retroporto” , visto che tale attività può tranquillamente essere svolta in altri siti, anche oltre Appennino, mentre parecchie aree in ambito portuale potrebbero e dovrebbero essere trasformate in zone verdi per mitigare i disagi derivanti dalla presenza del porto e dalle sue attività. Una frase è stata ripetuta e poi ripresa dagli organi di stampa: “Senza lavoro si muore di fame, ma senza salute e qualità di vita si muore e basta!”. È stato anche ribadito che coloro che vivono in diretto contatto con il Porto sono a tutti gli effetti degli esperti nella convivenza città-porto e che per questo devono essere consultato e ascoltati. L’elettrificazione delle banchine e il suo effettivo funzionamento è stato presentato come primo punto di cui tenere conto nella stesura del Piano Regolatore Portuale. Costruirle è importante, ma farle funzionare è indispensabile. È stata evidenziata la assoluta necessità di avere i Municipi presenti al tavolo di costruzione del Piano stesso, soprattutto il Municipio VII Ponente. Indispensabile implementare le centraline di controllo dell’aria e dei rumori, tavoli di confronto periodici tra cittadini e porto, ricerca di soluzioni per le tante problematiche che emergono . A proposito del prolungamento della Fascia di Rispetto con la lama d’acqua fino al Rio San Giuliano è stato chiesto di anticiparne il più possibile i tempi di realizzazione. Non è mancato un richiamo alla riflessione sull’effettiva necessità della Nuova Diga e sul relativo progetto. I rappresentanti sindacali hanno chiesto attenzione al tema del lavoro anche alla luce delle ipotesi di spostamenti di alcune attività in ambito portuale. L’Autorità di Sistema Portuale dal canto suo ha presentato il Documento di Pianificazione Strategica, un documento propedeutico al futuro Piano Regolatore Portuale, all’interno del quale compaiono obiettivi come: sostenibilità ambientale, aumento del valore per il territorio, tutela del lavoro, apertura alla città di zone portuali, aree di copianificazione città -porto e soprattutto l’apertura ad una condivisione massima possibile con la città. Anche per Autorità di Sistema Portuale l’elettrificazione delle banchine è una priorità. Dall’Assessore Maresca è giunta l’assicurazione che ci saranno dibattiti pubblici in fase di preparazione del Piano e che tramite le apposite Commissioni potranno esserci proposte da parte dei Consiglieri comunali. Sulla piattaforma portuale di Pra’ è intenzione del Comune rispettare i confini del sesto modulo e del Rio San Giuliano e viene confermata la previsione del prolungamento del parco (passeggiata ciclo pedonale e Dune) lungo il sesto modulo. Maresca ha confermato che esiste grande attenzione al tema dei retroporti e alla loro collocazione sia in ambito cittadino sia altrove e ha assicurato circa l’intenzione di mantenere le Riparazioni Navali nel sito attuale. Da parte degli auditi è stato ricordato alle Istituzioni presenti che è compito della politica trovare un giusto equilibrio tra le attività industriali e la salute dei cittadini, richiamando alla memoria le parole di Karima Delli, Presidente della Commissione Europea dei Trasporti : “La città non deve subire il porto, è il porto che deve adattarsi alle esigenze della città “. La Commissione si è conclusa verso le 13.30 con un nuovo appuntamento, mercoledì 31 maggio alle ore 8.30 . Il lavoro continua e i cittadini continueranno a vigilare su questo tema fondamentale per la loro vita e per il loro futuro.