Aeguasanta 2023

Giuseppe Bruzzone –

La seconda domenica di settembre è un giorno speciale per Pra’: il pellegrinaggio della Madonna dell’ Assunta al Santuario dell’ Aeguasanta (Acquasanta), un appuntamento che si perde nella notte dei tempi, i nostri progenitori lo facevano tutto a piedi, allora c’ erano solo muli e cavalli ! Per chi non è di Pra’ ecco una piccola cronaca della giornata che da anni si svolge così: la cassa della Madonna di buon mattino esce dalla chiesa dell’ Assunta in Palmaro con davanti i Cristi processionali della Confraternita, a questa processione quest’anno si vedrà il Cristo moro recentemente rinnovato. Arriva in zona Acque Sulfuree vicino al casello autostradale, rapidamente vengono smontati i canti dai crocifissi e poi tutti sui camion direzione Santuario. Giunti all’ Acquasanta sono accolti dai Cristi delle confraternite invitate e dalla Banda Musicale Città di Voltri. La partenza dal rettilineo prima della salita al santuario è uno spettacolo: la processione è aperta dai tre Cappe di testa, dietro i piccoli pellegrini poi la fila dei crocifissi con i canti scintillanti che vibrano nell’ aria, chiudono la processione i fratelli della Confraternita con le loro cappe e tabarri neri e rossi davanti alla cassa della Madonna “ du ciccioin”. I Crocefissi affrontano la discesa della cappellina e si portano dinnanzi alla Scala Santa di 33 gradini dove lo stramuou (che cambia il portou/portatore) leva con mossa veloce il crocifisso dal crocco del portou per trasferirlo al portou “scalatore”; il più forte e sicuro per affrontare la scalata: salire i 33 gradini senza fermarsi chi con 130 o 90 chili non e’ da tutti. Un’ impresa che ricorderà per sempre. Arrivati in cima alla scalinata ancora un gesto di armonia e forza: l’ inchino davanti all’ immagine dell’ Hecce Homo circondato dalle autorità religiose e laiche. Un’ azione che riceve l’ applauso dei numerosi fedeli e no, attorno alla Scala Santa.  Ancora un’ ultima fatica; la salita al piazzale del Santuario dove il crocifisso viene preso in consegna dal portuo “ ballerino” che sulle note delle allegre marce prima di entrare in chiesa fa ballare il Cristo secondo il proprio stile; chi balla in circolo saltellando, chi da fermo,chi lo fa ruotar come una trottola; movenze emozionanti! Nel frattempo arriva davanti alla Scale Santa la cassa della Madonna portata da più di venti portoui. Scoppiano i mortaretti ( in uso dal 1851) e come una palla di schioppo la cassa parte all’improvviso, inclinata in mezzo alle teste dei fedeli sembra che salga al cielo: E non finisce lì! Attesa dai Cristi sulla piazza la cassa con abili manovre viene messa in posizione entra in chiesa ed inizia la Santa Messa. Dopo la messa mentre la cassa dell Assunta riposa in chiesa guardata a vista da 4 fratelli d’ otoiu (i custodi ) i cristezzanti e i pellegrini si ristorano chi sui prati all’ ombra dei alberi o nelle trattorie attorno al Santuario. Dopo il riposo inizia il secondo tempo, nel tardo pomeriggio si ritorna a Pra’ facendo il percorso inverso. Rimontati i Cristi in piazza Sciesa si attraversa tutta Pra’ accompagnati dalla banda fino alla piazza della chiesa di Palmaro; con ancora un ultimo ballo dei Cristi la cassa dell’ Assunta entra in chiesa a riposare… dopo una grande e intensa processione! E’ una giornata unica, emozionante: di fede, di amicizia, di incontri, di promesse matrimoniali, di fidanzamenti; occasione di vedere persone che non si vedono da tempo, di visi genuini abbronzati stando a giaminà in ta villa o in officinn-a, espressioni forti e sorridenti dopo gli sforzi, un caleidoscopio di immagini e suoni emozionanti che si porta dentro. Una manifestazione da vedere domenica il 10 settembre: intorno alla cassa dell’ Assunta ci saranno tanti protagonisti: i cristezzanti, i fratelli di otoiu, le piccole pellegrine e pellegrini, i religiosi,i fedeli e no che animeranno la festa di fede e dedizione che è unica; fuori di Liguria non ha eguali. 

Rifaccio la domanda; perchè Maria Assunta è detta Madonna do Ciccioin?