A Nicolo’ Bozzo, il Generale di tutti noi

Nino Durante –

Ciao Nicolo’, vicino di casa per casualità

ma per fortuna soprattutto mio amico,

compagno di tante intriganti chiacchierate

quando, assetato del tuo tempo antico,

pendevo dalle tue labbra affascinato

da quelle pagine di storia

che avevi scritto con dedizione e con pazienza

riguardanti naturalmente fatti veri

che, se non proprio dei giorni nostri,

erano comunque cronaca dell’immediato ieri.

Mi son reso conto così di avere il privilegio

di abitare accanto ad un eroe

senza macchia e senza alcun peccato

che aveva agito servendo in silenzio,

in obbedienza e fedeltà

e che in cambio troppo poco aveva ricevuto

riuscendo comunque a mantenere immacolata

la sua garbata immagine e la sua inespugnabile dignità.

Un eroe dal cuore tenero, a dire il vero,

come tutte le persone semplici e sensibili

che spesso, durante i miei concerti,

ho avuto occasione di appurare,

quando, alla fine, mi veniva incontro per ringraziarmi

con i lucciconi agli occhi perché,

così diceva lui, ero riuscito a farlo emozionare.

Certo che per me, umile cantore,

era motivo d’orgoglio e di grande gioia

in quanto lui non si limitava a dirmi “Bravo Nino!”

ma mi abbracciava con l’ardore

di chi sa stupirsi come è capace di fare solo un bambino.

Canterò ancora per te Nicolo’

anche se mi mancheranno

i tuoi cenni d’intesa e di compiacimento,

ti ricorderò nelle mie canzoni

ma soprattutto nelle mie preghiere.

E a pensarci bene un’attività in comune

l’abbiamo pure avuta, di tipo sportivo,

e chissà, fra noi due, chi sarà stato più bravo come portiere?

E magari un giorno potremo anche confrontarci

giocando l’uno contro l’altro, viso a viso,

in quel campionato dove nessuno perde mai

e dove il più bel premio, e per tutti quanti uguale,

è la gioia di vivere nella gloria in Paradiso!