Riceviamo dalla FondAzione PRimAvera e pubblichiamo –
Caro Presidente Claudio Chiarotti,
come potrà notare dall’immagine allegata, purtroppo, come peraltro previsto da questa FondAzione, il primo (o la prima) teppista ha imbrattato un muretto di cemento armato del POR Pra’ – Marina, verniciato a nuovo solo da poche settimane.
Questa FondAzione è pertanto a riproporre nuovamente e formalmente direttamente a Lei Presidente una delle richieste e proposte migliorative raccolte tra i cittadini già più volte avanzate in ambito Osservatorio POR Pra’ – Marina e rimasta purtroppo inascoltata:
“Fasciatura in pietra di tutte le superfici in vista di cemento armato, in particolare di quelle dei muri di separazione tra le carreggiate a Sapello e Longarello, dei muri dello scolmatore e del parapetto sul Rio San Pietro e della parte aggiunta, lato mare, dei giardini di Piazza Bignami”.
E’ triste ed avvilente rilevare come a Pegli i muretti in corso di realizzazione nella zona “Risveglio” siano stati accuratamente fasciati in pietra, come tutti gli altri realizzati sulla passeggiata di Pegli, e a Pra’ venga riservato un trattamento di minor attenzione e pregio continuando a realizzare manufatti in cemento armato dopo le brutture ed obbrobri urbanistici delle “Lavatrici”, della Nuova Stazione Ferroviaria e dei sottopassaggi di accesso alle passeggiate a mare della Fascia di Rispetto, che come dimostrato dal caso segnalato, diventano in breve tempo ancora più brutte e degradate/degradanti a seguito delle azioni di idioti, maleducati e teppisti imbrattatori.
Riteniamo che nell’ambito del Municipio tutte le tre realtà storiche che lo compongono, Pegli, Pra’ e Voltri debbano essere trattate in modo equo e omogeneo, senza ricevere lavori, opere o servizi di “serie A” o “serie B” a seconda della Delegazione in cui vengono effettuati, secondo il ben noto principio della “PAR CONDICIO MUNICIPALE” da noi lanciato e radicatosi saldamente nelle opinioni dei cittadini praesi che Lei rappresenta.
La preghiamo pertanto di fare in modo che, in ambito POR o attraverso altri percorsi, vengano messe in atto le opportune azioni per rimediare agli errori ed alle mancanze di progettazione del POR già ampiamente segnalati ed in particolare siano fasciati in pietra tutti i manufatti di cemento armato di cui sopra.
Con l’occasione richiamiamo la sua attenzione per la velocizzazione dei lavori di eliminazione dell’obbrobiosa gabbia raccogli-spazzatura di via Ausiliatrice con realizzazione di una scalinata in pietra decorosa e a tutta larghezza.
Certi di un suo pronto e fattivo intervento, e ringraziandola per l’attenzione e per un pronto riscontro, porgiamo distinti saluti.
SEGRETERIA
Bene, ovviamente concordo a 360 gradi e mi accodo nel sollecita attenzione su quanto richiesto. In particolare, per quanto riguarda il rivestimento in pietra dei muri e muretti oggi in obbrobrioso cemento, è chiaro che lo stesso soddisfa un criterio di bellezza estetica e non mette al riparo da gesti vandalici. Nella fattispecie, dall’esibizionismo idiota di questi incivili che “marcano” il territorio come le bestie. Esistono, però, vernici che opportunamente stese sulle superfici da preservare consentono di rimuovere il danno o quantomeno di contenerlo. Triste dover parlare di “rimedio”. Così è. A monte, il problema non si può risolvere. Nemmeno lo spauracchio delle telecamere mette un freno allo spregio del bene pubblico. Forse, funzionerebbe l’obbligo di ripristinare la situazione “ante”, l’obbligo al servizio civile, al risarcimento con l’impiego del proprio tempo. È bisognerebbe ri-applicare certi “modus operandi” dei genitori vecchio stampo … “occhio che se la maestra ti da uno schiaffo, a casa ne prendi due”. Non sarà stato politically correct, ma io sono cresciuta senza traumi, con un miliardo di difetti ma, credo, dritta come un fuso. Al massimo, suonavo un citofono e scappavo.
E’ vero che vandali e teppisti purtroppo possono scivere dappertutto, ma a farci ben caso le loro attenzioni si rivolgono quasi esclusivamente alla supercìfici in cemento che si prestano alla perfezione ai loro atti vandalici. Ne sono conferma i muri del terrapieno ferroviario: dove sono rivestiti in pietra non c’è scritto su assolutamente niente, dove sono stati lasciati in cemento a vista sono tutti imbrattati. Infine, per pulire un muro in pietra basta una idropulitrice, e comunque la pioggia e gli agenti atmosferici hanno un effetto dilavante, mentre il cemento, anche pitturato come i muri del POR assorbe la vernice e fissa ancora di più le scritte dell’idiota di turno. Ha perfettamente e sacrosantamente ragione la FondAzione a chiedere il rivestimento in pietra, e anche pari trattamento: se deve essere cementaccio armato, a vista o pitturato lo deve essere anche a Pegli, altrimenti come spero che sia decoro e qualità estetica per tutti. In Italia, e a Genova in particolare paghiamo le tasse più alte di Europa, e meritiamo molto di più di quello che stiamo ricevendo, a partire dal POR.
E’ incredibile come Comune e Municipio riescano a rovinare un’opera quella dl por tutto sommato bella e valorizzante per approssimazione e scarsa attenzione ai dettagli che poi sono quelli che fanno la differenza. Fortunatamente i muri si possono fasciare in pietra o piastrelle similpietra anche a posteriori ma bisogna cominciare a pensarci quindi mi unisco alla fondazione nella richiesta di farlo e di farlo per favore signor presidente anche presto.
Il o la maleducato/a che ha imbrattato il muretto del por dovrebbe essere preso/a a calci nel sedere e condannato a ripitturare alla svelta tutto il muro a nuovo. Siamo sicuri che non ci siano telecamere di sorveglianza da cui si possa risalire all’identità del teppista e perseguirlo a norma di legge ? Che il municipio ci pensi.
Ha ragione Elsa i muri in pietra non li imbratta nessuno perchè sanno che le scritte non risaltano bene e che poi la pittura si stacca presto dalla pietra in particolare se è stata incerata lasciare il cemento a vista è un invito ai cretini mitomani del circondario. Il teppista in questione ho visto ha imbrattato con la sua stupida sigla anche il muro dell’Axitel a Lungarello non è che magari le telecamere dell’axitel lo o la hanno ripreso ? Sarebbe l’ora di inizare a vedere qualcuno pagare per i danni fatti alla comunità.
Le telecamere, purtroppo, non sono un deterrente. Altrimenti, in stazione dove sono presenti, la situazione non sarebbe quella che vediamo. I muri vengono ridipinti e, il giorno dopo, sulle “pezze”, ricompaiono le stesse scemenze. Non ho ancora capito se non funzionano, se non vengono visionate o se non si fa nulla per qualche inspiegabile motivo. Comunque concordo sulla possibilità di chiedere. E sono d’accordo sulle osservazioni di Pietro ed Elsa in merito all’assoluta necessità di rivestire in pietra ogni possibile superficie in cemento. E speriamo alla svelta. Nel frattempo, cerchiamo di mantenere desta l’attenzione. I migliori guardiani del buon esito del PRO siamo noi che lo viviamo.
concordo lla fasciatura in pietra come nelle altre due delegazioni è necessaria. Possibile che solo da noi nessuna faccia o valuti questo?
La gabbia di via ausiliatrice è veramente uno scandalo non serve a niente altro che a raccogliere e trattenere spazzatura in più è in pieno centro di prà e sotto gli occhi di tutti sarebbe bello vederla sparire una volta per tutte una bella scalinata larga quanto la via è quello che ci vuole per recuperare anche questo fazzoletto di territorio degradato da scelte incomprensibili e schizofreniche come quella della gabbia che non è mai stservita a niente e che tra l’altro costano soldi ai contribuenti.
e non dimentichiampci degli abberanti giochi posti di lato alla vecchia stazione come più volte segnalato
Quel maleducato o quella maleducata ha imbrattato mezza Prà con le sue stupide scritte TR!S seguendo gli altri idioti con i loro imbecilli “5R”. Io credo di sapere chi siano, perchè non sono neanche abbastanza intelligenti da non farsi vedere. Peccato che non sia riuscito a fotografarli
Chiedo al giornale e alla fondazione di continuare a spingere per fasciare in pietra tutto il cemento armato colato nei POR e nella fascia che le colate di cemento le vadano a fare a pegli nervi o albaro qui a Prà abbiamo già abbondantemente dato. Ora basta
Il Signor/a TRIS sta continuando a “marcare” il territorio con una sigla che va di pari passo con “DESMO”, “BORN” e altre scemenze simili che probabilmente gli/le servono per lanciare un segno tangibile della propria esistenza. Non c’è delegazione dove non appaiano le scritte. Sono ovunque e non si è salvato nulla. Facciate, pensiline del bus, cabine AMT, persino un passo carrabile, un palmo di superficie per tre, è stato imbrattato dalla stessa mano. L’incipit di Via Zuccarello, a salire da Piazza Laura, è in uno stato vergognoso. Chiedo: ma è possibile che non si possa far nulla? È possibile che questa gente possa agire indisturbata e impunita distruggendo il decoro di ogni cosa vecchia e nuova, nella massima libertà d’azione? Io non ne ho mai visto uno all’opera. Probabilmente, agiscono di notte. Non è possibile istituire un servizio di vigilanza per provare a mettere fine a questo scempio? O a chiedere che chi di dovere se ne occupi? Del fatto che si pulisca e si ridipinga, se ne strafregano. Non vedono l’ora gli si mettano nuove superfici a disposizione. I muri della stazione ferroviaria insegnano puntualmente. Vanno colti sul fatto e costretti a risarcire ripristinando la situazione ante. Con il portafogli e con il proprio tempo. È chiedere la luna?