422 anni di Attività Storiche Praesi – Focus su Merceria Bruzzone, Casa Viva, Oreficeria Ferrando

Guido Barbazza –

Nonostante i pesanti danni subiti dalla gente e dal territorio di Pra’ a causa della realizzazione in modo scriteriato, invasivo e penalizzante del Bacino Portuale di Pra’ e dei quartieri collinari, Pra’ ha mantenuto intatta una sua particolare ricchezza, bellezza e identità, ed un grande potenziale. Tra gli attori fondamentali della “tenuta” e della rinascita di Pra’ figurano le attività economiche e gli esercizi commerciali, che hanno mantenuto e mantengono viva Pra’ non solo con le loro offerte, i loro servizi, ma anche organizzando sagre e manifestazioni di pregio, spesso, e non a caso, in collaborazione con associazioni, fondazione e comitati locali. Per rendere omaggio agli esercizi commerciali locali, la FondAzione PRimA’vera ha istituito, con il Patrocinio del Municipio Ponente le “Attività Storiche Praesi”, creando uno specifico registro e realizzando delle targhe personalizzate per le attività economiche ed esercizi commerciali attivi a Pra’ da almeno 50 anni. Sono stati così selezionate le prime sei attività insignite dello status che, assieme, assommano ben 422 anni di attività. Sono, in ordine alfabetico: Merceria Bruzzone, ex Sorelle Ratto (61 anni), Casa Viva, ex Candejaee (100 anni), Oreficeria Ferrando (63 anni), Macelleria Mauro, (89 anni), Farmacia Palmaro (54 anni), Rossi Elettrodomestici (55 anni). Cominciamo a conoscere le prime tre. La Merceria Bruzzone fu aperta nel 1959 dalle sorelle Anna e Francesca Ratto, per vendere merceria, maglieria e biancheria, nella sede ancora attuale di via Airaghi 28 r. , rilevandolo dal precedente proprietario, Aldo Scaniglia. All’epoca il retro del negozio veniva usato come abitazione dalle proprietarie, venendo poi trasformato in magazzino asservito al negozio. Nel 1989 comincia a lavorare nel negozio il figlio di Anna, Luigi Bruzzone. Dopo la scomparsa di entrambe le fondatrici, Luigi, nel marzo 2020, rileva la società. Il negozio Casa Viva è attivo almeno dal 1920 quando iniziò come emporio, detto “candejaee”, dove si vendeva un po’ di tutto, oltre che candele, tra cui quaderni, penne, cappelli, casalinghi e articoli di ferramenta. In quei tempi le titolari abitavano nell’appartamento soprastante. Il negozio è poi stato rilevato da Angelo Casale e poi gestito da un ex-colonnello dell’Aeronautica con la figlia. Nel 1992, mutando il nome in “Casa Viva” la titolarità è passata a Katia Visora e Corrado Ferrando, che hanno subito dovuto superare le difficoltà dell’alluvione del 1993. Nel 1998 l’esercizio ha ampliato l’offerta con i servizi di duplicazione chiavi, vendita ed assistenza di serrature, tende, tapparelle e zanzariere. Infine, a seguito dello sviluppo della Fascia di Rispetto di Pra’, si è specializzato nel materiale nautico. L’attività dell’Oreficeria Ferrando va avanti da tre generazioni: iniziò nel 1957 ad opera di Giacomo Ferrando che, partendo completamente da zero, aprì un negozietto-laboratorio in via Murtola. Giacomo non solo era un “mago” del tornio, creando orologi di rara qualità e di manifattura impeccabile, ma era anche un inventore provetto, ideando e brevettando una speciale attrezzatura per aprire e chiudere le casse degli orologi. L’attività di oreficeria si divise poi tra i figli Gianfranco, che andò ad operare ad Albisola, e Giuliano, che rimase a Pra’ spostando la sede in via Pra’ 171-172 r. Nel 2020 la conduzione dell’attività di famiglia è passata ai figli Maurizio e Roberto. Questa straordinaria storia continua alla seconda puntata.