Praesi a Marzabotto

Giuseppe Bruzzone –

Marzabotto sui libri di geografia: paese in provincia di Bologna a 130 m.s.l. di circa 6800 abitanti. Nel 1944 tra il 29 settembre il 5 ottobre mancarono circa 770 persone a causa di una grande rappresaglia. Siamo nel pieno della seconda guerra mondiale, l’ltalia è divisa in due dalla Linea Gotica; linea difensiva eretta dal esercito germanico contro l’ avanzata degli eserciti Alleati. Linea che andava dal mar Tirreno da Massa Carrara sino al mar Adriatico vicino a Rimini. La zona attorno a Marzabotto era presidiata dalla Brigata Stella Rossa una formazione partigiana che dava filo da torcere agli occupanti nazifascisti. Il Feldmaresciallo Kesserling comandante supremo delle forze occupanti l’ Italia decise di dare una lezione al movimento partigiano. Mandò una nutrita formazione di SS e soldati Wermacht comandata dal colonnello Rader con l’aiuto di fascisti locali per fare “terra bruciata”attorno a Marzabotto.  Circondarono la zona e le varie frazioni vennero messe a ferro e fuoco, gli abitanti fucilati, i bambini gettati nelle fiamme, nemmeno i luoghi sacri fermarono i carnefici; 180 tra anziani donne e bambini, rifugiati nella chiesa dell‘ Assunta furono mitragliati col loro parroco Don Ubaldo Marchioni. Queste scene durarono per sette giorni, Marzabotto è uno dei luoghi dove è avvenuta una delle più grandi efferate stragi della seconda guerra mondiale, uno dei più grandi crimini contro l’umanità, quello che in Italia ha causato più vittime. Lucia Sabbioni aveva 15 anni, sopravvisse fingendosi morta in mezzo ai cadaveri della chiesa di Casaglia, fu una testimone dell’ eccidio di 150 persone perse 5 familiari, visse 91 anni e morì a Bologna nel 2020. Ai pochi sopra vissuti sono rimasti incubi e ricordi devastanti per tutta la vita. Marzabotto e Monte Sole ora sono un luogo di memoria. Da anni è attiva la Scuola di Pace che organizza iniziative e incontri; ogni 25 aprile centinaia di giovani vanno in pellegrinaggio sui luoghi dove e nata la Costituzione. La sezione Anpi di Pra’ il 2 di ottobre ricevette la visita di Adelmo Cervi, figlio di Aldo l’ unico fratello superstite della famiglia Cervi; sette fratelli antifascisti sterminati dai fascisti, dopo il 9 ottobre guidata dal segretario Silvano Chierotti la sezione ha reso omaggio nel paese di Marzabotto al sacrario dove sono ricordati gli 770 abitanti portando la bandiera della 334 Brigata Est Sap. Nei 7 giorni morirono 770 persone; tra i caduti 95 avevano meno di 16 anni, 110 meno di 10 anni, 22 meno di 2, 8 avevano compiuto 1 anno e 16 nemmeno 12 mesi, quanti fiori che non hanno potuto sbocciare! Una storia che non deve essere dimenticata e che tutti noi dovremmo conoscere. La Sezione praese dell’ Anpi fa e farà sempre il possibile per non far dimenticare tutto quello che è successo.