I praini alla Maratona delle Dolomiti

Giuseppe Bruzzone –

Nello scenario delle Dolomiti in alta val Badia in Alto Adige domenica
3 luglio un gruppo misto di dieci ciclisti; due atlete e otto atleti della Società Polisportiva Pra’ Palmaro ha partecipato ad un appuntamento unico nel suo genere:la Maratona delle Dolomiti. Guidati dal presidente Gianni Sacco e dal Capitano Sandro Steardo hanno attraversato quattro valli: Fassa, Gardena, Badia, Livinallongo e affrontato i passi immortalati dalle geste dei più grandi ciclisti da Girardengo a Nibali.
I passi Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau, Valparola, Falzarego
con tre percorsi a scelta con distanze di 55, 106 e 138 kilometri, partenza da La Villa e arrivo a Corvara.
La manifestazione è nata nel 1987, via via è cresciuta di importanza, interrotta nei ultimi anni del malo virus, ha ripreso quest’anno con 8000 iscritti tra cui famosi sportivi in attività e no. I nostri baldi ciclisti praesi hanno pedalato in compagnia di Miguel Indurain, Paolo Bettini, Davide Casani, Dorothea Wierer e la madtrina della manifestazione l’ olimpionica Tania Cagnotto, in uno scenario unico al mondo; patrimonio dell’ umanità.
Sono tornati a Prà con al collo una artigianale medaglia in legno di cirmolo e il cappellino tipico. Si sono subito iscritti alla prossima maratona sperando il prossimo anno di essere un bel numero a portare il nome di Pra’- Palmaro in alta quota, a rivedere panorami mozzafiato ai confini dell’ Austria.

Nota redazione –

La montagna è stupenda, accoglie gli sportivi consentendo loro salute e divertimento…ma una bellissima giornata sulle cime potrebbe diventare una tragedia, come il mare sono ambienti estremi, a cui accostarsi con prudenza. Il pensiero va agli amanti dell’alpinismo travolti da una valanga pietrosa, sulla Marmolada. Anche i ghiacciai soffrono, la temperatura si alza e quindi nel ricordare le vittime, poniamo sempre attenzione anche ai cambiamenti climatici.